Avvertimenti

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Entro in macchina, mia madre mi guarda allarmata.

"Tutto ok cucciola? Come è successo. Helen mi ha raccontato che per difendere un certo Alexander ti sei esposta troppo e Marcus ti ha ferito per gelosia. Chi è questo nuovo ragazzo?" comincia a tempestarmi di domande.

"Mamma, calmati, non è niente, tanto entro domani mi sarà già passato tutto farò finta che mi faccia male per altri due giorni solo per non destare sospetti. Per quanto riguarda Alexander se metti in moto la macchina e partiamo ti racconto. Non voglio rischiare che qualcuno ci senta."

Durante il viaggio le racconto della mia giornata e le dico cosa ci siamo detti io e Alex.

"Molto bene cucciola! Hai fatto bene ad invitarlo nel nostro branco e a metterlo in guardia dai pericoli. Perché non lo inviti a cena mercoledì, potremmo approfittarne per conoscerlo meglio e per insegnarli a controllare le trasformazioni. A proposito bella trovata quella di fargli ascoltare il tuo battito cardiaco. Sono fiera di te." Mi sorride scompigliandomi i capelli

"Proverò ad invitarlo. Ma forse avrà bisogno di tempo per fidarsi. È tutto così nuovo per lui."

Arrivate a casa papà ha voluto che gli raccontassimo tutto quello che era successo. E anche lui sembra contento di come io mi sia comportata. Dopo cena provo a fare un po' di compiti ma sono esausta e decido di mettere fine alla giornata. Mi tolgo la benda ormai zuppa di sangue (I cerottini per chiudere la ferita non sono serviti a niente) e tento di allungare il braccio. Fa ancora male. Decido di guarirlo almeno un po', il resto lo farà la notte. Mi guardo allo specchio che ho in camera e i miei occhi diventano gialli. Piego e stendo il braccio un paio di volte e quando non sento quasi più dolore torno alla normalità. I tagli continuano a sanguinare e continueranno per un altro giorno se non li cauterizzo o non li chiudo in qualche modo.

Maledetto argento.

Vado in bagno e prendo il kit per suturare con ago e filo. Non bloccherà del tutto il sangue ma almeno non morirò dissanguata durante la notte. Dopo essermi messa qualche punto mi infilo il pigiama e metto a letto. Crollo quasi subito.

Il giorno dopo straordinariamente mi sveglio da sola molto prima di tutti anche se abbastanza stordita. Ho addirittura il tempo di fare i compiti se mi sbrigo.

Scendo dal letto e mi stiracchio. Controllo il braccio: a parte un grosso livido bluastro e la fascia che avevo messo per contenere la perdita di sangue che è ormai da buttare per quanto è sporca, è tutto ok. Per non destare sospetti terrò comunque la fasciatura per qualche giorno. L'allenamento della squadra di ginnastica posso farlo lo stesso, eviterò gli esercizi più complicati, ma il resto lo posso fare.

Vado a preparare la colazione per tutti. Mentre nella padella il grasso della pancetta si scioglie apparecchio la tavola e preparo limpasto dei pancake. Cucino sia uova che pancake. Appena è tutto pronto metto a bollire l'acqua per il the e vado a svegliare i miei, ma non cè bisogno di farlo perché ci ha pensato l'odore della pancetta. Mangiamo in silenzio perché i miei genitori sono ancora in coma. Dopo colazione mi vado a preparare e una volta vestita torno in camera a studiare.

Il mio posto preferito per studiare la mattina è sul davanzale della finestra perché da lì posso vedere l'alba.

Ho un'oretta ancora prima che si sia fatta l'ora di andare a prendere lìautobus ma a finire i compiti ci metto meno di mezzora. Guardo in cortile e vedo i miei che si allenano nel combattimento corpo a corpo e decido di unirmi a loro.

"Come va il braccio Sam?" Chiede mia mamma appena mi vede in cortile con la fasciatura nuova fatta.

"Mah, a parte i due tagli che non si rimarginano, benissimo. Posso allenarmi con voi?" chiedo. Mia mamma mi fa cenno di avvicinarmi ma quando la raggiungo tenta di colpirmi. Io schivo il colpo.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Where stories live. Discover now