Metamorfosi

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Il lunedì scorre tranquillo, quando torno a casa i miei sono tornati e gli racconto tutti gli eventi del fine settimana. Mia madre sembra preoccupata per l'intromissione del detective Vaughn, ma non lo vuole dare a vedere.

Martedì mattina, dopo una mezza nottata di ronda nei boschi, mi sveglio di soprassalto. Di nuovo lo stesso sogno sulla chimera, questa volta identico al precedente.

Chi è quella donna? E perché sento di tenere così tanto a quel Gideon? Chi è?

Guardo l'orario. Sono in mega ritardo, arriverò sicuramente in ritardo anche a lezione. Mi alzo di scatto e il mondo comincia a vorticare. Allo specchio vedo una ragazza più magra rispetto a quella che sono abituata a vedere riflessa, pallida ed emaciata con la fronte imperlata di sudore.

Mi sento febbricitante, mi fanno male le ossa e i muscoli. Le ferite non sanguinano ma fanno più male del solito

Mia mamma entra in camera e guardandomi mi vieta di andare a scuola.

"Ho un compito in classe con la Write ti prego." dico.

"No, stai cambiando, sei molto più instabile e vulnerabile in questo momento e non puoi fidarti delle tue emozioni: potresti trasformarti involontariamente anche per una cavolata."

"Vado solo per il compito. Vado di corsa a scuola così mi calmo un po'. È in seconda ora tanto, e poi o tu o papà mi venite a prendere." supplico. Lei è preoccupata ma alla fine accetta raccomandandomi di non esagerare con la corsa e mi dà un calmante. Dall'odore penso che contenga un estratto di valeriana, camomilla e non so che altro. La mando giù: è disgustosamente dolce e sa di medicinale, ma comincia a fare quasi subito effetto. Mi preparo ed esco.

Arrivo a scuola a metà tra la prima e la seconda ora. Gli ambienti mi girano vorticosamente attorno. I collaboratori scolastici mi consegnano una giustifica da far firmare a mia madre e mi chiedono di aspettare che suoni la campanella per entrare in classe. Mentre aspetto vado in aula di musica e mi metto a suonare, ma non mi riesco a concentrare, mi fa troppo male la testa e gli occhi passano da modalità lupo a modalità umana senza controllo. Come se non fosse abbastanza, sento la pelle andare a fuoco e prudere, come se il mio corpo volesse uscirne.

Forse era davvero il caso di starmene a casa.

Al suono della campanella mi spavento per quanto la avverto intensamente, poi salgo al secondo piano e mi dirigo in classe, busso e quando entro massaggiandomi il braccio per calmare il bruciore, con mia grande sorpresa vedo la professoressa di letteratura che ha appena finito di presentare alla classe il detective Vaughn e sta dicendo: "Ragazzi il signor Vaughn ha da darvi un messaggio; signorina Moon, alla fine si è degnata di arrivare commenta." Io borbotto delle scuse e le consegno la giustifica prendendo a sfregare anche l'altro braccio. Pur tentando di ignorarlo non posso fare a meno di notare lo sguardo preoccupato del detective.

La professoressa è una ragazza laureata da poco, perciò ha tra i ventiquattro e i ventisei anni, con me è sempre stata un po' più acida che con gli altri, ma oggi si sta comportando più acidamente del solito, forse perché vuole fare colpo su di lui facendo vedere che è una brava insegnante capace di mantenere il controllo, o forse sono solo io che sono più insofferente del solito.

"Prima che lei ci degnasse della sua presenza stavamo dicendo che giovedì partiremo per una gita di due giorni alle Heaven's islands, forse se il tempo non sarà clemente rimarremo anche la seconda notte. Per motivi di sicurezza verremo accompagnati dal detective Vaughn qui presente. Ora senza fargli perdere ulteriore tempo, sentiamo cosa ha da dirci." mi aggiorna mentre mi siedo al mio posto.

"Sam tutto bene? Sei cadaverica" mi chiede Alex sporgendosi verso di me io annuisco senza girarmi pizzicandomi l'attaccatura del naso strizzando gli occhi con una mano e con l'altra continuo a sfregarmi la pelle. Da fuori deve sembrare quasi che io me la voglia togliere, perché anche Ryan, che mi siede accanto, sembra preoccupato. Mi afferra il polso per farmi smettere, ma ritira immediatamente la mano, sorpreso da quanto io sia calda. Io afferro i bordi del banco tentando di trattenermi. Ogni tanto devo chiudere gli occhi, perché non riesco a mettere a fuoco le cose o perché li sento cambiare. Il Detective, che guarda in tutte le direzioni fuorché la mia, avvisa la classe che in giro c'è un assassino pericoloso e che è stato emesso un coprifuoco. Nessuno può uscire dal tramonto all'alba.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Where stories live. Discover now