Fratelli

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Rimaniamo in centrale ancora per un po'. Helen decide di non raccontare tutta la verità ufficialmente a Gideon, e quindi di non sporgere denuncia verso Alex. L'uomo che Alex ha colpito non sporgerà denuncia solo perché io ho giocato un po' con i suoi ricordi contro ogni mio principio, ma abbiamo deciso di tenere d'occhio Alex per contenere i danni e nel frattempo continuare a difenderlo. Se fosse rimasto in prigione non avremmo potuto farlo.

Io ed Eric decidiamo di dividerci, io accompagno Helen a casa, lui prende Alex e lo porta da Stefano Lauren e Mattia per spiegare loro l'accaduto e cominciare a farli lavorare su un antidoto. Ora che si è calmato Alex sembra essersi reso conto di tutto quello che è successo ed è sinceramente dispiaciuto e non sa più in che lingua chiedere scusa. Durante il tragitto verso casa di Helen l'ha richiamata venti volte finché la ragazza non ha trovato il coraggio di rispondere e alla fine lei sentendolo in quello stato lo ha perdonato, in parte. Io non so se lo avrei fatto, ma capisco anche che non era il ragazzo che conosciamo in quel momento. Quello che so e di cui anche Helen è consapevole è che potrebbe ricapitare, quindi perdono sì, ma Alex non può sperare in una rappacificazione totale, mi spiace.
Una volta a casa ho chiamato Eleanor e senza dirle cosa era successo chiedo se Alex può rimanere a casa con me e Eric. Dopo essere tornati dal loro viaggio Alex aveva deciso di dirle chi era davvero Eric e lei ne era stata molto contenta. Al telefono mi da subito l'ok. Vuole che i due fratelli stringano un legame sincero tra loro. Perciò quando Eric torna a casa con lui c'è anche Alex. Questa sera Eric dovrebbe essere di ronda, ma decido di prendere io il suo posto così che lui possa controllare Alex. La notte dopo sarebbero andati in due in ronda e così alternati per tutti i dieci giorni successivi. Durante questi 10 giorni le mattinate scorrono tranquille, Alex è sempre il solito Alex anche se sempre più irascibile man mano che la luna piena si avvicina, io ed Eric non abbiamo più molto tempo per noi, non dormiamo più insieme per non lasciare Alex da solo, ma va bene così.  Noi possiamo aspettare. Al no! Dopotutto viviamo ancora sotto lo stesso tetto, ci vediamo comunque tutti i giorni, suoniamo insieme mentre Alex disegna, e questo ci basta.  Per quanto ci riguarda non vogliamo far sentire Alex il terzo incomodo per nessuna ragione al mondo quindi tentiamo di coinvolgerlo il più possibile in tutto quello che facciamo e si vede quanto lui lo apprezzi. Sembra addirittura aver finalmente capito che tutto quello che ho fatto è sempre stato per lui. La piccola Luna invece ormai si è adattata bene nel bosco e la incontro solo durante le ronde. Mi aiuta a stare sveglia quando ho troppo sonno per riuscirci.
Anche gli allenamenti con Gideon procedono molto bene. Le sue abilità sono incrementate parecchio in poco più di due settimane! Ho continuato a trattarlo come al solito, ma lui non è stupido ha capito che c'è qualcosa che gli sto tenendo nascosto anche perché è sorpreso quanto me di essere migliorato tanto in così poco tempo. Quando mi chiede della ricerca che gli avevo fatto fare rimango sempre sul vago, e puntualmente lui non ci casca. Helen ed Alex hanno ripreso a vedersi, ma sempre con me o Eric o Ryan armato di pistola a dardi pieni di sonnifero nei paraggi. Helen di contro è sempre sulla difensiva ormai e Alex lo nota e ci sta male, ma poteva pensarci prima di prendere il siero. Deve essere grato piuttosto che lei stia facendo lo sforzo di provare a stare ancora con lui per come la vedo io.
Il problema principale di questi 10 giorni sono le notti. Tra quelle passate insonni per le ronde e quelle in cui sono perseguitata dallo stesso incubo non dormo molto e da quel che Eric mi racconta anche le sue notti con Alex stanno diventando un problema.
Oggi è giovedì l'ultimo giorno prima della luna piena e l'euforia comincia già a farsi sentire. Questa notte la ronda spettava a me, ma della chimera non c'era traccia. Sembra sparita totalmente da 10 giorni. Anche Michelle non si è più presentata a lavoro da quella sera il che ha costretto Gideon a tenere al centralino Micael che gliene combina di tutti i colori.
Verso le 06.30 torno a casa e appena entro dalla porta sul retro ci trovo Eric coperto di graffi e le mani tra i capelli.
"Ehi!" Dico preoccupata andando a sedermi vicino a lui.
"Ti prego dimmi che la tua notte è stata tanto tremenda quanto la mia, almeno non ti ho fatto stare sveglia per nulla."  Mi dice circondandomi la vita dandomi un bacio a stampo per poi poggiare la fronte nell'incavo del mio collo mentre io gli accarezzo la schiena.
"Mi dispiace, è stata un ennesima perdita di tempo. Cosa è successo?" Chiedo prendendogli il volto fra le mani per guardarlo meglio.
"Queste sono ferite da argento o sbaglio?" Aggiungo dopo.
"No, non sbagli. Alex a quanto pare ora ha gli artigli in argento. Ha provato a ferirsi per tutta la notte nel sonno. Non è ancora immune all'argento quindi può ancora ferirsi a morte con quello.  Ha anche provato a scappare per ben due volte. Alla fine sono stato costretto a legarlo alla testata del letto. È come in trance quando ha quegli attacchi. Non so nemmeno se ne sia cosciente." Mi racconta.
"Credo di no. Non ti trasformi per guarire?" Chiedo.
"A che scopo? Sono solo graffi, in più domani sera ci sarà la luna piena mi trasformerò in ogni caso molto presto." Fa spallucce e io rido piano alzando gli occhi al cielo per non svegliare Alex che ancora dorme profondamente.
Il biondo mi avvicina a lui ancora di più e comincia a baciarmi delicatamente, ma poi come al solito quel bacio innocente si trasforma in un bacio disperato che esprime tutta la frustrazione che i nostri corpi provano nello stare lontani.
"Eric, detesto dirlo, ma non possiamo. Di sopra c'è Alex che dorme." Protesto svogliatamente mentre lui scende con i baci lungo la mandibola.
"Appunto, dorme e ne ha ancora per un po'!" Si separa da me con un sorriso malizioso per poi riprendere dove aveva lasciato. Io sospiro rassegnata abbandonandomi completamente a lui, che dopo un po' mi prende in braccio portandomi nella camera degli ospiti dove ci riuniamo dopo quella che sembra un eternità anche se sono in realtà solo due settimane. Quando finiamo ci stendiamo uno accanto all'altro come se il mondo fuori dalla porta non esistesse, come se non ci fosse nessuna battaglia imminente la sera dopo, come se questa potrebbe non essere l'ultima volta che stiamo insieme se qualcosa andasse storto.
Gli racconto del mio fan club che questa notte mi ha reso un'altra imboscata. Fortunatamente con me c'era Gideon quindi non ho faticato molto a rimandarli a casa questa volta.
"Però sono stati carini, mi hanno lasciato un mazzo di fiori con un bigliettino in cui mi ringraziavano per quelli che facevo per tutti loro ogni notte." Lui si mette a ridere e improvvisamente si ricorda una cosa.
"Ma lo sai che una volta sono comparsi durante il mio turno con Alex? Ci hanno chiesto di te, alla fine uno di loro ha trovato il coraggio di chiederci se uno di noi due fosse il tuo ragazzo. Non ho avuto il coraggio di dirgli che ero io! Non volevo dargli quella delusione!" Mi confessa disegnando dei cerchi sulla mia spalla.
"Grazie davvero! Ora me li ritrovo quasi tutte le sere in giro." Rido.
"Non c'è di che!" Scherza lui è io gli tirò un pizzico tra le costole, poi guardo l'ora e a malincuore dichiaro la fine della piacevole pausa. Tra poco devo prendere il pullman e qualcuno deve andare a svegliare Alex.
"Aspetta Sam! Prima che tu vada, volevo darti uno dei regali che ti avevo preso, così puoi cominciare a farci la mano. È dentro quell'armadio."

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora