Prima il dovere o il piacere?

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Uscita dalla centrale ricevo un messaggio da Eric che ha finito anche l'ultimo dei suoi compiti e si propone di accompagnarmi almeno fino a scuola e io accetto.

Gli do' appuntamento dove ci siamo lasciati quella mattina. Pochi istanti dopo eccolo comparire al mio fianco.

"Come è andata? Ci hai parlato?" mi chiede il biondo mentre camminiamo

"Sì. L'ha presa bene. Di solito si infuria con me e ha istinti omicidi. Questa volta sembra semplicemente aver accettato la cosa." dico scrollando le spalle facendo ridere il ragazzo al mio fianco.

"Eric, ma se cambiassi le leggi? Se dicessi a tutti che io sono l'alfa, che comando io e che non mi sposerò? Dici che mi lincerebbero sul posto?" chiedo mentre cammino sul bordo del marciapiede come se fossi una funambula.

"Lo sai che è non è possibile! Sono leggi radicate nella nostra cultura da quando esistiamo."

"Appunto per questo! Siamo nel ventunesimo secolo non nel 1000 d.C. Il mio branco non segue più nemmeno le tradizioni più antiche da anni ormai. Perché questa dovrebbe fare eccezione?"

Il ragazzo fa spallucce in segno di resa scuotendo la testa.

"Stefano mi aveva consigliato di fare solo un nome. Potrei farlo e dire che lui sarà il mio futuro sposo ma che non lo sposerò prima di essermi laureata. Dici che così lo accetterebbero di più?"

"Probabile! Ma farebbe davvero la differenza? Tanto poi gira che ti rigira dovrai comunque sposarti con quella persona!" mi fa notare

"Che palle, hai ragione!"

"Al massimo potresti provare a togliere la clausola figli entro un anno altrimenti declassamento. Quella è la più ingiusta e vecchio stampo secondo me."

"Non hai tutti i torti. Cercherò di lavorarmi  il branco in questi giorni, magari riesco ad ottenere almeno questo. Va bene io sono arrivata. Grazie per la compagnia." dico arrivati al cancello del liceo. Non ci metto a notare l'espressione gelida che si dipinge sul volto di Eric che ha lo sguardo fisso in un punto alle mie spalle.

"Eric" domando perplessa mentre comincio a girarmi per seguire il suo sguardo. Prova a fermarmi ma ormai è tardi ora vedo anche io quello che vedeva lui. Mentre guardo Alex che bacia appassionatamente Helen e lei che ricambia il gesto in cortile mi sento come se una doccia ghiacciata mi colpisse con la forza di un uragano. Mi riprendo solo quando Eric poggia una mano sulla mia spalla.

"Credo che Alex si sia appena cancellato definitivamente dall'equazione, di nuovo!" Dico seria voltando le spalle a quella scena cominciando ad allontanarmi. Non riesco a farlo per più di un passo perché Eric comincia a tirarmi indietro dalla spalla.

"Va' da lui. Adesso."

"Che cambierebbe? Non gli interesserebbe comunque quello che voglio dirgli." dico stizzita tirandomi su i capelli in una coda alta per il nervoso.

"Non sai nemmeno perché lo stia facendo. È da questa mattina che si comporta in modo strano no? Va' a parlargli."

"No!" dico incrociando le braccia al petto scuotendo la testa come una bambina viziata.

"Samantha Selene Moon! Fallo!" sentire il mio nome completo con quel tono che usava solo mia madre mi riporta bruscamente alla realtà. Immediatamente lascio cadere le braccia lungo i fianchi per poi puntare il dito contro il biondo: "Questo è sleale! Non puoi usare i miei ricordi contro di me! Non la passerai liscia!" poi comincio a muovermi verso la foresta a grandi falcate che trasudano tutta la mia rabbia.

"Però ha funzionato!" lo sento rispondere. Non c'è bisogno di guardarlo in faccia per capire che sta sorridendo. Per tutta risposta alzo il braccio e lo mando a farsi fottere mostrandogli il medio senza voltarmi. Lo sento ridere e allontanarsi nella direzione opposta e decido di contattare Alex mentalmente. Appena entro nella sua testa capisco già che ci ha fiutati da un po'.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Where stories live. Discover now