Trattative

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"Bene Eric, dobbiamo essere veloci: abbiamo poche ore a disposizione, al massimo sei. Mi serve qui tuoi zio, il medico dell'ospedale. So che odia gli umani e i cacciatori in generale. La sua presenza potrebbe tornarci utile per evidenziare elementi da mettere nel trattato. Inoltre tu puoi fare le veci di tuo padre, giusto?" chiedo voltandomi a guardarlo.

"Certo che posso, ma mio padre è molto più saggio e esperto di me in trattative e sa come tenere a bada mio zio. Se ne devo chiamare uno posso chiamare entrambi." mi risponde con un pizzico di modestia.

"Sì! Tuo padre sarebbe meglio, ma in questo modo se la trattativa finisce male avrò portato via non uno, non due, ma ben tre membri al vostro branco due dei quali sono un alfa e il suo successore! Che splendida idea non trovi? Sarebbe come dichiarare guerra al tuo branco. " dico sarcastica.

"Eric, Sam ha ragione, tu sei già allo scoperto, ti conoscono, sei comunque in pericolo, sarebbe meglio non esporre anche tuo padre." dice Alex.

"Va bene, farò le sue veci, magari posso riportare quello che dice. Li chiamo e organizzo un modo." risponde il biondo sparendo velocemente al primo piano.

"Bene e in questo modo siamo tre. Stefano?" chiedo speranzosa.

"Certo che ti darò una mano! La tua è un idea rischiosa, ma potrebbe funzionare. Inoltre io conosco i casi critici: lavorando per l'agenzia ne ho viste tante, potrei tornare molto utile." mi risponde con una pacca sulla spalla dirigendosi poi in cucina per fare una telefonata a casa per avvisare dell'imprevisto.

"Bene siamo tutti allora." commenta Alex. Io mi volto a guardarlo interdetta.

"No! Tu non parteciperai alla trattativa! Sei il futuro alfa: se mi succede qualcosa, tu prendi il mio posto Al! Tu andrai molto lontano da qui adesso stesso, così che non ti possano trovare e che tu possa cominciare un nuovo branco in un'altra zona! Chiamerò uno dei membri del nostro branco che era contro l'accordo. Qualcuno che non ha nulla da perdere." dico con tono che non ammette repliche.

"Te lo scordi! Non ti lascio qui da sola. Ho promesso a tua madre che non ti avrei mai lasciata e l'ho giurato davanti alla luna! Non scappo perché tu non puoi sopportare di mettermi nei guai! Questa volta non ti permetterò di prendere tutti i problemi sulle tue spalle!" la sua voce si abbassa di qualche ottava e i suoi occhi diventano gialli mentre comincia a ringhiarmi contro.

"Ho detto che devi andare via!" dico a metà tra un urlo e un ringhio. Sento i miei occhi cambiare colore e le zanne spuntare.

"No!" ringhia Alex con rabbia. Se quando gli avevo ordinato di andare via lo avevo visto vacillare e perdere stabilità ora la sua figura si staglia ben salda davanti a me, i suoi occhi da gialli diventano di un colore azzurro acceso diverso dal suo abituale color ghiaccio. Sembrano due led azzurri.

Mi sento afferrare per le spalle e trascinare in dietro e vedo Stefano che allontana da me Alex allo stesso modo. Entrambi colti di sorpresa siamo tornati alla normalità.

"Ragazzi! Ci mancate solo voi due che litigate adesso! Datevi una calmata!" ci rimprovera Stefano, mentre Eric, che ha notato gli occhi Alex come li ho notati io, esclama: "Ma che diamine! Che cosa hai fatto agli occhi!" il suo stupore misto a preoccupazione è palese e io ne approfitto per scrollarmi di dosso la sua presa.

"Cosa avevano i suoi occhi?" chiede Stefano costringendo Alex a smettere di guardarmi in cagnesco e a voltarsi verso di lui. Solo allora riesco a distogliere lo sguardo dal ragazzo.

"Sono diventate due lampadine blu!" dico schiarendomi la voce per farla tornare umana dopo l'urlo mentre scrollo le spalle per far mollare la presa ad Eric senza molto successo: il ragazzo continua a tenermi ben salda per la collottola

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora