Il detective

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Finché sono in pubblico non posso usare i miei poteri perciò la mia attenzione è tutta concentrata sugli agenti di polizia e le loro analisi. Lauren ad un certo punto mi chiama e io mi dirigo da lei.

"Samantha, il capo delle indagini che è stato affidato a questo caso è uno sveglio, ed è un cacciatore che ha grossi sospetti sulla nostra associazione e potrebbe chiederti di fargli vedere le tue ferite. Perciò resisti almeno fino a sta sera poi quando torni a casa valuta tu se è il caso di trasformarti e guarirle o di tenertele e cauterizzarle magari: i sieri dovrebbero fartela guarire come se tu fossi umana, quindi senza una copiosa e ininterrotta perdita di sangue, ma potresti comunque avere dei problemi: quelle sono ferite molto gravi anche per un umano, è già strano che tu riesca a tenerti in piedi e se è davvero sveglio anche il detective se ne renderà conto. Decidi anche in base a come ti sembra il detective." io annuisco e mi sdraio sul lettino libero che era riuscita a portare con sé nella foresta mentre aspetto che anche il detective arrivi sul luogo, ma stando ferma rischio di addormentarmi. perciò mi rimetto sul campo.

Comincio ad aiutare gli agenti e solo dopo una decina di minuti di lavoro di campionamento ininterrotto arriva un ragazzo sulla trentina, forse più giovane, palestrato ed alto molto più di me con i capelli castani portati disordinati e senza gel con una frangia un po' più lunga che gli copre l'intera fronte. Indossa un paio di jeans, una maglietta bianca attillata ed una felpa pesante, ma in vita porta una fondina e un distintivo.

Tutti gli agenti lo salutano chiamandolo detective, noto che Lauren e Mattia si irrigidiscono e si scambiano una strana occhiata, ma non posso leggere i loro pensieri perché il ragazzo è proprio difronte a me e mi sta porgendo una mano.

"Tu devi essere l'agente speciale Moon. Molto piacere, per te sono il detective Vaughn, dirigerò le indagini riguardanti il caso degli assassini vampiri, come lo chiamano tutti, per conto della polizia di stato. Mi è stato detto che tu sarai a capo delle indagini per quanto riguarda la tua unità speciale, o sbaglio?" mi sorride per gentilezza, ma non si fida, non mi dice nemmeno il suo nome.

"Molto piacere detective. No, non sbaglia. Per qualsiasi informazione sul caso, non esiti a chiedere, sarò felice di condividere le mie risorse con lei, se anche lei farà altrettanto, ovvio. Dopotutto mi sembra di capire che siamo alleati, no?" decido di optare un approccio diplomatico e amichevole, magari in questo modo riesco a catturare la sua fiducia.

Detto questo però ritorno ad aiutare un agente della scientifica a raccogliere alcuni campioni per dimostrargli che non sono una che si perde in chiacchiere. Mi chino con un po' di fatica per terra per prendere un campione dal corpo da catalogare. I miei capelli intrisi del mio sangue, cosa che non passa inosservata, mi finiscono davanti al viso, perciò modifico la mia pettinatura a favore di un messy bun bloccato con i due fermacapelli.

"Si è ferita durante il combattimento signorina Moon? Ed è ancora qui? Va bene la diligenza ma mi sembra eccessivo lavorare in questo stato." Commenta prendendo una ciocca sfuggita dall'acconciatura tra le dita lasciandola poi ricadere immediatamente.

Io mi volto a guardarlo sorridente: "Oh, non si preoccupi per me, Detective, sto bene, sarà l'adrenalina ma non le avverto come ferite molto profonde, ed inoltre il nostro medico sul campo ha già provveduto a medicarmi e a darmi il permesso per restare. Tanto domani è domenica e posso riposarmi tutto il giorno." Dico ostentando sicurezza.

"Non ne dubito. Posso vedere le sue ferite per poterle descrivere nel mio rapporto. Devo scrivere del suo intervento, sa come sono importanti le nostre scartoffie per i miei superiori" mente, ma io non mi faccio intimorire: "In realtà non credo che lei debba davvero scrivere su di me nel suo rapporto sul caso, ma soddisferò comunque la sua curiosità." dico voltandomi e abbassando la giacca senza toglierla fino ai gomiti coprendomi sul davanti, scoprendo così sia la fasciatura che il cerotto di garza che le bende tengono bloccato e che lui solleva per controllare che sotto ci sia davvero una ferita. Poi mi risistema il cerotto e mi aiuta a rimettere la giacca. Quando mi giro sembra deluso per aver trovato davvero le ferite e per non essere riuscito a fregarmi, ma allo stesso tempo sembra preoccupato.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora