Il tempio

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Per la prima volta dopo una settimana finalmente riesco a dormire per più di cinque ore senza essere interrotta da qualcuno o dai miei sogni. Mi rendo conto di cominciare a svegliarmi perché comincio a percepire i rumori della strada e del mare che scroscia sulle rocce. Un momento: rocce? Al molo non ci sono rocce: no, non di nuovo quell'incubo, non quello. Provo a vegliarmi ma non ci riesco.

Sono nel vialetto di casa mia sto aprendo la porta, accanto a me il detective sta ridendo.

"Sicura di te, eh Moon?." Io sorrido in risposta spalancando la porta, sto per rispondergli ma poi lo vedo sbiancare e mi giro prima che lui possa fermarmi. Stesi a terra ci sono i miei genitori senza vita. Sulla finestra e sul muro un messaggio di sangue: "QUESTO PER AVERMI PORTATO VIA ENTRAMBI I MIEI FIGLI, RIDAMMI IL MIO NOHA."

"Mamma! Papà! No!" Gideon prova a bloccarmi ma non ci riesce e io vado ad abbracciarli.

Mi alzo di scatto madida di sudore, e in lacrime, svegliata da dei colpi alla porta. Dimenticando di essere in mutande e reggiseno vado a vedere chi è senza preoccuparmi troppo di mostrare tutta quella pelle a chiunque asciugandomi gli occhi.

"Chi è?" Chiedo aprendo la porta quasi del tutto con la bocca impastata dal sonno e una mano sugli occhi per togliermi l'immagine dei miei, morti, sul pavimento dell'ingresso. Dall'odore capisco chi mi è davanti senza nemmeno guardarlo.

"Vaughn! Sono le 4 e mezza del mattino. Cosa vuoi da me?" sibilo facendomi scivolare la mano dalla faccia e appoggiandomi allo stipite della porta. Lui sta osservando ipnotizzato ogni fibra visibile del mio corpo. Scocciata gli prendo il mento fra le dita e lo costringo a guardarmi negli occhi, sfoggiando il mio miglior sguardo killer: "Assicurati che la tua scusa per venirmi a svegliare a questora sia valida, altrimenti ti ammazzo qui seduta stante, detective."

"Mettiti qualcosa addosso, dobbiamo parlare e porta il diario. Se non parliamo adesso non so come fare oggi, ieri abbiamo avuto la caccia al tesoro nella foresta, oggi non c'è. E ho bisogno di risposte." Il suo sguardo lotta ancora per rimanere fisso nei miei occhi. Io lo guardo inarcando il sopracciglio. Gli faccio segno di aspettare un secondo e gli giro le spalle camminando verso la sedia accanto al letto abbassandomi sulle ginocchia per estrarre il diario con gli appunti presi ieri dal taschino per evitare di chinarmi in avanti.

"Ti prego Samantha! Non hai la minima vergogna? Già sei mezza nuda, potresti evitare di essere anche così provocante quando ti muovi? Sembra che tu lo faccia apposta!" sbotta lui sottovoce. Io mi giro a fulminarlo con lo sguardo allibita, visto che stavo già cercando di darmi un contegno: "Che c'è Gideon, non hai mai visto una donna mezza nuda." Bisbiglio scimmiottandolo sottovoce con aria di sfida appoggiandomi nuovamente allo stipite della porta poggiandogli al petto i diari. Poi avvicinando il mio viso al suo : "Ora: mettiamo in chiaro una cosa, non è nemmeno l'alba, tu vieni qui a bussare alla mia porta e io mi sono appena svegliata, sto facendo uno sforzo immane per cercare di capire se questo sia un incubo o se sono davvero sveglia, ma ho avuto addirittura l'accortezza di non chinarmi ma di abbassarmi in ginocchio. Perciò ora tu scendi nella hall, calmi i tuoi bollenti spiriti e cominci a leggerti questo e quando scendo fammi trovare una tazza di caffè se vuoi che io sia minimamente collaborativa questa mattina." Lo spingo indietro e gli chiudo la porta in faccia lasciandolo letteralmente sbalordito.

Mi siedo sul letto cercando di svegliarmi senza molto successo. Sono stremata. Prendo la mia divisa scolastica, i cerotti per la medicazione che mi servivano per continuare la farsa, lo spazzolino e il pettine e vado in bagno a prepararmi. Man mano che mi sveglio sento come una sorta di euforia crescermi nella pancia e comincio a sentire prepotente il richiamo della luna piena. Se non fosse che il richiamo del mio cuscino mi sembri ancora maggiore di quello della luna non esiterei ad andare a correre nella foresta.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora