A.S.C.S.L.

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Il giorno dopo vengo svegliata da Alex che mi si butta addosso a peso morto e che ignorando il fatto che io abbia fatto le ore piccole per salvargli la vita, mi sta prendendo in giro perché sono dormigliona. Essere svegliata da quegli occhi di ghiaccio però non mi dispiace affatto.

"Ora mi alzo, ho capito rompi-palle!" borbotto con la bocca impastata dal sonno stropicciandomi gli occhi. lui rede e mi scompiglia ancora di più i capelli prima di scendere dal mio letto.

Alla fine, arriviamo in aula giusto in tempo per la prima lezione. E così anche venerdì. Alex ed io ci comportiamo normalmente, come se non fosse mai successo nulla nella foresta. E continuiamo a scherzare e stuzzicarci come sempre da quando è arrivato. Le giornate scorrono tranquille e per lo più lotto contro il sonno mentre le notti le passo appostata facendo a turni con mio padre vicino casa di Alex imbottita di caffeina. Fortunatamente la chimera non si ripresenta più da quelle parti, ma la avverto comunque nei pressi della città che ormai riesco a coprire interamente con la mia mente, ma schermo le menti delle persone per rispettare la loro privacy.

Ho imparato a riconoscere due diverse chimere, una molto più assetata di sangue dell'altra, credo che una sia una donna e l'altra un uomo e quest'ultima è quella più affamata. La osservo mangiare sempre più animali di piccola taglia non trovando prede più grandi. La sua mente da umano in quella forma non è minimamente presente sembra solo un animale, quella della donna è più cosciente, ma in ogni caso non è più umana nemmeno lei in quella forma. Non si presentano mai contemporaneamente, si alternano ma lui sta diventando sempre più frequente.

Quando sono in classe provo a cercarle di tanto in tanto ma loro non ci sono più.

Anche sabato è arrivato, oggi è il fatidico giorno. Alex mi aveva chiesto il giorno prima se potevamo vederci questa mattina per studiare insieme e magari per consigliargli cosa mettersi e come comportarsi con Helen. Io avevo accettato ma non sapevo che mio padre questa mattina non si sarebbe presentato al solito posto per darmi il cambio. È l'alba quando la bestia scompare, ovvero sono le 7.30 del mattino e io non ho chiuso minimamente occhio.

"Cominciamo bene la giornata" borbotto. Torno a casa e mi bevo l'intera caraffa di caffè per sembrare almeno un minimo sveglia. In quel momento scende mio padre fresco come una rosa che quando mi vede, sbianca

"Dove diavolo eri finito! Dovevi darmi il cambio! Alex sarà qui tra meno di un'ora e oggi pomeriggio devo uscire e ho la bellezza di 48 ore di sonno arretrato!" gli sbraito contro ringhiando.

Lui mette le mani avanti per proteggersi dalla mia furia: "Stai calma lupacchiotta di papà, ricordi? Autocontrollo"

"Autocontrollo un cavolo! Ho sonno! Tu hai dormito queste notti, io a malapena due ore al giorno, e tu hai il coraggio di non sentire la sveglia?" gli urlo a zanne sguainate lanciandogli addosso la caraffa ormai vuota del caffè che lui prende al volo.

"Hai ragione. Scusa. Per farmi perdonare ti vado a preparare un bel bagno caldo. Ma ora ti prego calmati che mi fai paura, più di quanta me ne faccia tua madre quando si arrabbia" Dice e corre via per mettersi in salvo.

Cinque minuti dopo sono in vasca circondata dal profumo degli oli essenziali di limone e lavanda per rilassare e rinfrescare la mente. Senza nemmeno accorgermene mi addormento con la testa appoggiata sul braccio.

Sono difronte ad una donna accanto a me c'è Alex sotto shock per qualcosa che la donna gli ha rivelato. Lui comincia a ringhiarle contro e io mi sento fare lo stesso. La donna ha lunghi capelli neri e gli occhi color del ghiaccio hanno le pupille nere e allungate di un serpente. Anche i suoi denti sono quelli di un serpente. Ha una coda cosparsa di aculei d'argento. A terra il cadavere dissanguato di un ragazzo che non riconosco: ha dei lineamenti indistinti e dei capelli castani che io sento di conoscere e vederlo lì a terra inerme e privo di vita mi provoca un dolore indescrivibile, anche se non riesco a collegare a nessuna persona quelle emozioni. Poco più in là i corpi quasi senza vita di Phil, Helen e Ryan. Sono tutti armati, ma le armi non sono bastate.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Where stories live. Discover now