Archer

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Torno a casa dalla ronda verso le 09.30. É stato il sabato sera più infernale della mia vita. La chimera era tornata all'attacco e dei ragazzini dei 15 anni avevano deciso di infrangere le regole per fare i gradassi. Tenerli fuori dai guai è stata una vera impresa. Quando questa mattina li ho riaccompagnati a casa uno per uno i genitori erano così preoccupati. Inoltre credo di essermi creata un piccolissimo fan club. Speriamo non si ripresentino nel bosco questa notte.  Eric e Alex sono ripartiti questa mattina presto, tra meno di un'ora saranno a casa.
Non faccio in tempo ad entrarre in casa che sento delle ruote nel vialetto di casa.
Apro la porta facendomi una coda alta e accolgo Gideon con un cenno del capo.
"Che ci fai qui?" Chiedo chiudendo la porta con una gamba.
"Non ti vedo né sento da tre giorni. Sono venuto a controllare che fossi ancora viva. Novità?" Mi chiede andando in cucina.
"Un paio. Hai già fatto colazione?" Chiedo di rimando. Lui scuote la testa in attesa che io gli racconti cosa è successo.
Gli racconto della notte d'inferno che abbiamo passato io e Helen con i ragazzini preparando due tazze con i cereali. Poco dopo Eric rincasa. Non mi fiondo tra le sue braccia solo perché ho un contegno e sono distrutta.
Quando entra in cucina ci osserva divertito. "Perché ridi?" Chiediamo entrambi? Il ragazzo biondo scrolla le spalle poi saluta prima l'ospite ed infine mi viene a stritolare in un abbraccio da perfetto Boa Costrictor.
"Eric non respiro!" Dico con un filo di voce battendo sul suo braccio facendo ridere entrambi.
"Nottataccia?" Mi chiede lasciandomi andare sedendosi al mio fianco.
"Me ne stava parlando adesso." Dice il detective portandosi una cucchiaiata di cereali alla bocca per poi indicarmi con la testa. Con Eric faccio prima a mostrargli telepaticamente tutto. 
"Ti sei fatta il fan club quindi!" Mi prende in giro lui è io gli faccio la linguaccia. Poi sembra cadere dalle nuvole.
"Mh! Già che ci sei cacciatore. Come te la cavi con arco e frecce?" Gli chiede
"Abbastanza bene perché?" Io e Gideon ci guardiamo straniti, ma io capisco subito dopo. Il biondo scompare dalla cucina, quindi poso il cucchiaio sul tavolo e finisco di mandar giù il boccone per spiegare tutto al cacciatore.
"Abbiamo scoperto che l'argento non è il punto debole della chimera, ma dal sogno che ho fatto potrebbe esserlo l'oro. Non lo avevo mai capito fino a pochi giorni fa. Evidentemente l'ultima volta la chimera è morta per il veleno nei proiettili o ancora potrebbe essere morta per il sangue perso." Dico con un'alzata di spalle.
"Per questo motivo useremo queste!" Il biondo rientra nella cucina con due zaino colmi di frecce d'oro di Artemide.
"Quante ne sono?" Chiedo.
"100"
"Bene quella sera saremo in cinque quindi venti frecce a testa." Esclamo prendendone venti e passandogliele.

"Cinque?" chiede Gideon stranito.

"Sì, cinque: io, te, Eric, Helen, Ryan" dico sovrappensiero rapita dal profilo di una delle punte.

"Sam, stai dimenticando qualcuno." dice Eric interdetto. Alzo lo sguardo aggrottando la fronte.

"No! Saremo in cinque, sette se alla fine decideranno di unirsi anche Mark e Phil." continuo imperterrita.

"Samantha, manca Alex nel tuo conteggio." mi fa notare Eric. Gideon mi guarda soppesando i mio comportamento.

"No! L'ho detto: Alex, io, te, lui, Ryan, Helen. Siamo in_" dico contando sulle dita ma mi blocco quando mi rendo conto che effettivamente non siamo cinque.

"Sei" diciamo in coro tutti e tre. Gideon continua a guardarmi incuriosito.

"Credo di aver avuto un lapsus, scusate. Allora sì siamo sei. Sedici frecce a testa i due migliori arceri ne avranno due a testa in più." dico aggrottando la fronte.

"Perché non hai contato Alex, Sam?" mi chiede Eric non c'è accusa nella sua voce, ma vuole capire se l'ho fatto apposta o no.

"Non ne ho idea Eric, ero certa di averlo fatto. Te lo giuro." dico accigliata.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora