Capitolo 8 Parte 2

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GIULIO POV

Mi ero svegliato stranamente tranquillo, mi ero preparato il caffè e l' avevo sorseggiato con calma in cucina. Ero arrivato in anticipo, avevo salutato con un cenno della mano la segretaria all' ingresso ed ero salito nel mio ufficio. Avevo aspettato le nove per dare il tempo a Claudia di arrivare in azienda. <Devo stare calmo, devo solo guardarla negli occhi e in base a quello che vedrò, deciderò che fare>. Pochi altri minuti dopo le nove, le avevo inviato un messaggio breve e conciso 'Ciao Claudia, potresti raggiungermi nel mio ufficio?' A quel punto avevo iniziato ad andare su e giù per la stanza, non era per niente facile restare calmi, poi mi ero appoggiato alla scrivania, in attesa. <Verrà >.

Sentii bussare e risposi. La porta si aprì di botto e la vidi. Immobile. Bella; ogni volta, era sempre più bella. "Ciao, chiudi la porta" le dissi e le andai incontro, anche lei fece lo stesso. Mentre mi avvicinavo cercavo di fingermi tranquillo. Quando ci trovammo vicini le dissi che volevo sapere come stava e se aveva apprezzato il tortino, dato che non c'eravamo sentiti. La guardai fissa negli occhi e non vidi indifferenza o disappunto, anzi quando non riuscì più a reggere il mio sguardo, io non riuscii più ad aspettare. Sentivo il bisogno di sentirla, di toccarla, di assaporarle le labbra. Feci tutto con calma, gli attimi divennero infiniti: con la sinistra le presi la mano e con la destra le sollevai il viso per avvicinare la sua bocca alla mia. Le diedi un bacio dolce che le sue labbra ricambiarono castamente.  Mi staccai un solo secondo per poterla guardare ancora negli occhi e appurare che non fosse un sogno; e lì la attirai più a me, per sentire il suo corpo attaccato al mio e riprenderla a baciare per ore... ma...sul più bello sentimmo bussare. Ci staccammo turbati. Dopo pochi secondi Matteo fece il suo ingresso. Avrei voluto ucciderlo.

"Buongiorno!vedo che siete già al lavoro! Ma un caffè almeno, lo avete preso??"

Claudia era sconvolta, dovevo rispondere. Presi tempo e iniziai ad arrovellarmi per trovare una scusa che riuscisse a mandarlo via di lì. Dovevo riprendere con Claudia quello che avevamo interrotto ma... "immagino tu non abbia ancora raccontato a Giulio di come hai cercato di rendermi la cena impossibile, ieri sera." 

Questa frase mi risvegliò dal sogno. Lo fissai. Non se ne accorse nemmeno,  scrutava lei. Era riuscito a portarla a cena, e da come sorrideva sembrava essere andata davvero bene. Sentivo ribollire il sangue. Credevo che lei non ci sarebbe mai stata ed invece mi ero sbagliato. Ero irritato. Con una scusa la congedai.  Lei rispose a mezza bocca e quasi scappò via. Non ero solo irritato, ero furioso.

"Quindi è venuta a cena con te!?" dissi non appena fummo soli.

"Uomo di poca fede!te l'avevo detto!" Replicò fiero.

"E com'è andata?"

"Bene...molto bene, anche se all'inizio è stata dura! L'ho portata in quel posto chic dove sei venuto con me un paio di volte e lei era vestita come se stesse andando ad un concerto rock, dalle sue parole ho capito che aveva architettato tutto. E' completamente folle!!!...comunque, poi, con le mie doti ammalianti, sono riuscito a metterla a suo agio e a metà serata si era sciolta"

Anche lei non era riuscita a resistergli, l'avevo sopravvalutata. "Quindi l' hai baciata e che altro?" dissi tutto d'un fiato stizzito.

"Gne gne gne, ma non è che sei geloso?"mi fece il verso.

"Io? La conosco a malapena!"mentii spudoratamente.. o forse davvero non la conoscevo se era finita a letto con lui!

"Pensi di sì?" ribattè, fissandomi e prese una lunga pausa "E ti sbagli!!!ma non perchè non lo volessi, sia chiaro; perchè non mi sembrava il momento giusto".

Non sapevo se tirare un sospiro di sollievo o presagire il peggio "Quindi hai intenzione di rivederla fuori di qui?"bofonchiai.

"Ovvio! E non solo di rivederla! Credo mi piaccia, in un modo diverso, che non mi so spiegare..."

A quelle parole ebbi quasi un tracollo. Le piaceva in un modo diverso, perchè era Lei ad essere diversa. Pensai che era il momento giusto per dirgli che anche a me piaceva e che avrei fatto di tutto per stare con lei. Ma riuscii solo a dire "Basta, mettiamoci a lavorare ora" mentre non smettevo di pensare a quelle labbra.

Vivi e Ama ©  #Wattys2019.Where stories live. Discover now