Capitolo 40 - LA FINE O L' INIZIO -

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Mi stiracchiai mentre pochissima luce filtrava dalle persiane. Sentivo, ancora sulla pelle, tutte le emozioni che avevo vissuto ieri. Sulla mia destra, Matteo dormiva steso di lato, una mano sulla mia coscia. Lo guardai per qualche minuto, non avevo mai avuto solo per me, niente di tanto bello e prezioso. Morivo dalla voglia di  baciarlo, mi avvicinai e gli diedi un bacio leggero sulla guancia. Fece una smorfia continuando a dormire, allora feci per muovermi e scostai la gamba da sotto la sua mano.

"Hai detto che non ti saresti mossa..."bofonchiò.

"Veramente pensavo di andare a prendere la colazione e portartela" gli mormorai all' orecchio.

Ma con uno scatto, che mai avrei immaginato potesse avere perchè era mezzo addormentato, si girò supino, mi strinse sopra di lui e disse "Sei tu la mia colazione"aprendo gli occhi.

"Buongiorno!"risposi.

"Buongiorno amore!"controbattè semplicemente.

"Ei!!!sei sicuro di stare bene?"

"Mai stato meglio" e mi diede un bacio sul naso. Poi dopo qualche secondo di silenzio, occhi negli occhi, disse "Senti, ieri sera hai detto che a pranzo dobbiamo andare a casa di Fabio, perchè non lo chiami e gli dici che ci andiamo stasera?"

"E perchè?"

"Perchè non voglio muovermi di qui e non lo farai neanche tu" rispose baciandomi sulle labbra.

"Hai già pianificato la giornata Mr Sirmioni?"

"La giornata? Passerei tutta la vita qui, fermo, immobile, con te addosso"

"Adulatore" gli dissi mentre con le mani gli afferrai il viso e avvicinai la sua bocca alla mia. Lo baciai con lentezza finchè sentii le sue mani scendere dalla schiena leggere e appoggiarsi subito sotto le mie natiche "Sembravi addormentato ma sei più che sveglio! direi che tutto il tuo corpo è piuttosto sveglio!" e sapeva bene a cosa mi stavo riferendo, infatti scoppiò a ridere.

"E' mattina ed è colpa tua...lo sai...avresti potuto mettere un pantalone, no?"

"Ma se ci sono 40 gradi!"dissi mentre sentivo le sue mani accarezzarmi lentamente.

"Smetto, se vuoi smetto..."mi ripetè con gli occhi infuocati di desiderio e io sentii la pelle bruciare e l' inarrestabile voglia di toccare la sua. Mi sollevai e mi sedetti su di lui.

"Non mi rendi le cose facili così..."rispose evidentemente eccitato.

Io afferrai il lembo della sua maglietta e lui si sollevò per farsela togliere, lo sentii rabbrividire mentre gliela toglievo piano. Poi incrociò le gambe dietro di me e io feci lo stesso; e subito dopo fece scivolare le mani sotto la mia maglietta e piano la sollevò lasciandomi in intimo. Io passai la mia mano dal suo collo, lenta, al suo petto fino ai muscoli addominali che seguii con il dito, mentre i miei occhi erano puntati nei suoi. Gli presi il viso con le mani e ad un centimetro dalla sua bocca dissi "Non voglio che smetti..."

"Voglio che mi insegni a fare l'amore...voglio fare l'amore con te..."sussurò dolcemente ed io mi sciolsi completamente, come un cubetto di ghiaccio nel deserto.

Non risposi, iniziai a baciarlo piano per poi far scivolare la mia lingua attorno alla sua, lasciando che danzassero all'unisono mentre delicata mi stendevo sopra di lui, che accarezzava la mia pelle con tocchi leggeri delle sue mani calde. Dopo un po', con un solo tocco staccò il gancetto del reggiseno e fece scivolare le mani sulle mie spalle portando con sè le bretelle e liberando il seno; poi si sollevò poco e iniziò a sfiorare con le labbra il mio décolleté mentre io gli lambivo il collo con tocchi leggeri di lingua. Si staccò e presi a correre con la mia bocca sul suo petto, sugli addominali, fino alle fossette che si perdevano nei boxer e lo sentii gemere e accorciare il fiato; allora mi stesi e lui si lasciò cadere piano su di me e iniziò a fare prigioniero il mio corpo di caldi baci, dal collo, al seno, alla pancia, fino all' interno coscia e una scia di fremiti mi percorse il corpo. Pensavo di aver fatto l'amore con Alessandro ma non avevo mai provato nulla di simile, al suo solo tocco. Riaprii gli occhi che avevo socchiusi e annegai nei suoi che mi parlavano e mi scavavano l'anima. Riprese a baciarmi e riprese anche la sua discesa del mio corpo finchè non afferrò l'elastico dello slip e guardandomi negli occhi me lo sfilò. Tornò con la bocca nella mia, mentre i nostri corpi erano uniti e io sentii pervadermi del bisogno di lui. Infilai le dita sotto l'elastico del boxer e feci scivolare le mani sulle sue natiche liberandole dalla stoffa, lui con una mano se ne liberò e li fece scivolare a terra. Poi mi lasciò solo per pochi secondi e indossò la protezione. Feci un grosso sospiro quando ritornò da me e sentii il suo corpo completamente a contatto con il mio; ormai i nostri respiri si erano fatti più pesanti e avevano preso lo stesso ritmo. Lui si rialzò un poco e teneramente lo sentii scivolare dentro di me. Iniziammo ad ondeggiare insieme, con ritmo pacato, mentre i nostri gemiti si facevano più profondi e i nostri cuori ormai battevano in un unico battito come le nostre bocche perse l' una nell' altra. Non c'erano parole, parlavano i nostri occhi e le nostre anime avvinghiate e combacianti. Non avevo mai provato niente di simile, tutto il mio corpo palpitava sotto il suo, le mie mani ardevano dall'eccitazione di ciò che toccavano e la voglia di lui mi esplodeva dentro senza che riuscissi ad arginarla. Lo amavo, lo amavo davvero, senza nessuna riserva. E sentivo che per lui era lo stesso, come mi aveva detto, il cuore non si nasconde mai. Il nostro ritmo si amplificò, il nostro desiderio si impossessò completamente dei nostri corpi e una esplosione di piacere ci rese succubi di quell' amore tanto agognato da entrambi.

Non so quanto tempo passò ma quando fui di nuovo in me, lui mi era accovacciato addosso, con la testa appoggiata sul mio seno e le braccia attaccate intorno alle mie cosce; i nostri corpi erano ancora caldi e sudati. Gli accarezzai la testa e lui la sollevò e mi guardò con gli occhi sorridenti "E' stato meraviglioso...tu sei meravigliosa...ti amo"

"O cavolo! è tardissimo! Devo avvisare Anna che non andiamo a pranzo!"dissi alzandomi in fretta per cercare il telefono.

"Grazie per aver rovinato questo momento così romantico!" mi disse, seguendomi con gli occhi e fingendo di essere arrabbiato.

Scoppiai a ridere "Hai ragione, la avviso e poi mi faccio perdonare... per le prossime 5-6 ore!"dissi facendogli l'occhiolino e lui sorrise compiaciuto.

Il tempo della telefonata ed ero di nuovo tra le sue braccia pronta a scambiarci l'amore che avevamo tenuto sotto chiave per troppo tempo "Ti amo, Matteo... ti amo da impazzire"riuscii solo a dire prima che, ancora, la sua bocca si impossessasse della mia.

Era la fine della mia vita in solitaria e l' inizio della mia vita legata, a doppio filo, alla vita di qualcun' altro. Stavo Vivendo e Amando. Davvero.

Ps Ecco la fine. Spero quest'ultimo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia fatto emozionare...spero anche che abbiate gradito la scena hot ❤

Pps scorrete altri due nuovi capitoli vi aspettano!

In questi mesi mi sono legata così tanto a questa storia che ho deciso di concedermi un capitolo 'plus' che ho scritto in questi giorni e che pubblicherò domani. Spero che apprezzerete 😍

Vivi e Ama ©  #Wattys2019.Where stories live. Discover now