Capitolo 35 - FABIO -

1.1K 147 87
                                    

Ero tornata in camera e avevo pianto per un'ora, forse. Pensavo a Fabio, il figlio del meccanico che amava suo padre e che a causa del mio, era rimasto orfano. Mi sentivo in colpa per la colpa di mio padre. In quei momenti avevo pensato di nuovo ad uno solo dei Sirmioni, lo stesso del giorno precedente: sentivo il bisogno di averlo accanto, di appoggiarmi a lui e avevo preso il telefono, scorso la rubrica e resistito alla tentazione di chiamarlo. Erano ormai le cinque, quando mi svegliai dopo essermi addormentata. Mi alzai, mi infilai il costume e scesi in spiaggia, corsi verso il mare e mi ci buttai dentro. Nuotai per un po', poi mi fermai e mi rilassai a galla. Sentivo l'acqua fresca accarezzarmi la pelle e non pensai a nient'altro. Rimasi in acqua finché le mani e i piedi non mi si raggrinzirono, quindi uscii, mi asciugai e mi misi a contemplare il mare. 

Non mi abbandonava il pensiero di quel nome, di quel figlio, dovevo saperne di più, volevo sapere di più. All'incirca un'ora dopo, ero davanti all'officina la cui insegna citava 'Officina Cavata'; non sapevo da dove altro partire. Era aperta, feci un grosso sospiro ed entrai:

"Salve?!"

"Salve, mi dica" rispose un ragazzo alto, più giovane di me, con la carnagione scura e i capelli scuri corti, gli occhi grandi e un sorriso dolce.

Avevo già elaborato una scusa perché era piuttosto strano presentarsi in un'officina senza un'auto. 

"Salve, so che è una richiesta strana ma non sapevo a chi altro chiedere...è l'unica officina del paese...sono qui per lavoro e avrei bisogno di affittare un'auto..."

"Mi dispiace ma non so proprio come aiutarla, non so di nessuno che affitti macchine. Ha bisogno di andare in qualche posto in particolare? Magari riusciamo a trovare qualcuno che faccia la stessa strada..."

"Sto scrivendo un libro e volevo fare un giro dei dintorni per le ambientazioni e magari parlare con qualche abitante del posto per avere qualche spunto per i personaggi"

"Guardi io sono del posto, i miei erano di qui e non mi sono mai spostato, quindi può parlare con me se vuole; poi, per quanto riguarda il giro nei dintorni, non posso lasciare l'officina altrimenti l'avrei aiutata volentieri ma mi posso informare, se vuole le lascio il mio numero".

"Grazie mille per l'aiuto .. signor?"

"Fabio Cavata ma chiamami Fabio".

Era lui. Era il figlio del meccanico. Era l'altra vittima di mio padre. Cercai di restare calma e non far trapelare nessun tipo di emozione e prendendo il telefono, risposi:

"Grazie, puoi dettarmi il numero".

Fabio dettò il numero poi disse "se mi fa uno squillo e mi dà il nome, memorizzo il suo"

Il mio nome. Il mio non avrei potuto dirglielo. Io non avrei mai dimenticato il nome dell'assassino di mio padre.

"Sirmioni. Claudia Sirmioni. Dammi anche tu, del tu". Dissi in fretta. Lui memorizzò il numero poi mi disse:

"Bene,  domani mattina faccio qualche chiamata e ti faccio sapere. Se vuoi parlare con me, io sono praticamente sempre qui, dalle otto di mattina alle otto di sera".

Sarebbe stato difficile cercare di farlo parlare di suo padre mentre lavorava e con gente intorno. Dovevo inventarmi qualcos'altro ma per adesso non volevo forzare la mano.

"Grazie mille Fabio. Allora ci sentiamo domani, non vorrei crearti altro disturbo".

"Non ti preoccupare, non viene mai nessuno da queste parti, mi fa piacere essere utile" rispose sorridendo. Somigliava a suo padre, nei colori; ma aveva i tratti gentili, forse ereditati da sua madre, chissà.

"Allora vado, grazie ancora"

"Di nulla, ciao"

Tornai in camera, avevo lo stomaco chiuso, mi buttai sul letto e cercai di sgomberare la testa dai pensieri. Ero combattuta, stavo mentendo e omettendo la verità a Fabio, la persona che probabilmente aveva vissuto lo stesso mio identico dolore, se non di più; ma allo stesso tempo, volevo sapere di più, conoscere la verità sui nostri genitori e magari riuscire a capire chi portava i fiori sulla tomba di mia madre. Mi addormentai ma il mio sonno fu agitato.

La mattina successiva passò in fretta, andai al cimitero e poi in spiaggia, controllando il telefono in continuazione aspettando la chiamata di Fabio che non arrivò. Forse avrei dovuto chiamarlo io e con la scusa di poterlo ringraziare per la disponibilità, invitarlo a pranzo; ma sembrava un' idea azzardata e non volevo passare per invadente nonostante volessi esserlo. Stavo impazzendo. Decisi di aspettare ancora e passai il pomeriggio in camera a leggere. Mi appisolai e il suono del telefono mi svegliò; era Luisa.

"Ciao Luisa!"

"Ciao tesoro, come stai? come vanno le cose?"

"Bene...mi sto rilassando, il tempo è bello e me ne sto in spiaggia...voi?"

"Stiamo bene, Francesco ti saluta...sei ancora indecisa?hai sentito i fratelli Sirmioni?"

"Salutamelo...sì, ancora non sono convinta e no, non ho sentito nessuno, stanno rispettando il mio silenzio..."

"Hai bisogno ancora di un po' di tempo ma vedrai che capirai..."

"Si, suppongo..."

"Ora vado a preparare la cena, ti chiamo in questi giorni, ok?"

"Grazie Lù"

"E di cosa...un bacio"

Era tutto troppo complicato e non accennai alla storia di Fabio, di suo padre e di mia madre. Posai il telefono e dopo nemmeno un paio di minuti il nome di Fabio lampeggiò sul telefono:

"Claudia?"

"Ciao Fabio"

"Ciao, scusa se ti chiamo a quest'ora ma ho avuto poco tempo, ho fatto un po' di chiamate e purtroppo non sono riuscito a trovare nessuno..."

"Grazie comunque, sei stato davvero gentile, non..."ma fui interrotta.

"Ma volevo dirti che domani mattina, poichè è sabato, ho un paio di ore libere e posso accompagnarti io, così possiamo anche parlare..."

Mi ammutolii. Ero eccitata e terrorizzata allo stesso tempo.

"Sempre se vuoi...se hai ancora bisogno di aiuto..." continuò.

"Sì, sì " Mi affrettai allora a rispondere prima che cambiasse idea.

"Sei all' affittacamere?"

"Sì, alloggio qui"

"Immaginavo, passo lì per le undici, va bene?"

"Perfetto. Grazie, a domani"

"Ciao"

Avrei avuto del tempo per parlare da sola con lui, ma avrei dovuto essere cauta. Era tutto già fin troppo complicato. Mi buttai sotto la doccia per calmare i nervi a fior di pelle aspettando domani.


Ps Rieccomi! Anche la settimana di Matteo è finita e Claudia è "scappata"...

Ha fatto bene? Stare lontano dai Sirmioni la aiuterà?

E cosa succederà ora che ha conosciuto Fabio? scoprirà la verità?

Lasciatemi la vostra opinione!



Vivi e Ama ©  #Wattys2019.Where stories live. Discover now