Capitolo 37 - LA CERTEZZA -

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Volevo la verità e l' avevo avuta. Mia madre aveva un amante e non si era suicidata perchè era stanca della vita, era stata uccisa da lui: il meccanico, il padre di Fabio; e mio padre non era un pazzo, come dicevano in paese, quando sosteneva che quell' uomo aveva ucciso sua moglie e  per questo l' aveva vendicata.

Io avevo ingannato Fabio, mi ero finta un' altra per guadagnare la sua fiducia e sapere la verità ma se gli avessi detto il mio nome non mi avrebbe mai parlato.

Camminai a passo veloce fino all' affittacamere, mentre le lacrime continuavano a bagnarmi le guance e finivano sulla maglietta; ma non appena vidi il mare, cambiai direzione, mi tolsi i vestiti e mi buttai in acqua in intimo. Nuotai e non riuscii più a distinguere il sapore delle lacrime che si confusero con quello dell' acqua marina. Intorno a me era il deserto, faceva caldo e ed erano forse le tre e mezza del pomeriggio. Rimasi a galla finchè non mi calmai, poi uscii, mi rivestii e andai all'affittacamere con i capelli ancora gocciolanti e gli occhi gonfi. Il proprietario, vedendomi, strabuzzò gli occhi ma mi porse la chiave senza dire nulla. Io mi chiusi in camera, mi spogliai e mi buttai sotto la doccia. Il contrasto dell' acqua calda con il mio corpo freddo mi diede piacere e mi rilassai.

<Devo smettere di pensare a quello che è successo, i pezzi del puzzle sono andati a posto e nonostante questo non mi sento meglio. Devo pensare ad altro...pensa a lui, a lui, solo, ai suoi occhi, alle sue mani, al suo corpo...>

Ecco: il suo viso, il suo sorriso, mi riempirono la mente; chiusi gli occhi sotto l' acqua che scendeva e risentii il suo profumo, il suo calore; rividi nella mia testa le sue mani su di me, il suo corpo a contatto con il mio e sentii un' energia divamparmi per tutto il corpo. Lo avrei voluto al mio fianco, ora come non mai, lui e nessun' altro, l' unico Sirmioni che, ormai da giorni, faceva battere il mio cuore, che invadeva la mia mente e che il mio corpo bramava di amare. Non sarei riuscita a resistere un' altra settimana senza di lui, specialmente nell' umore in cui ero ora, mi mancava, mi mancava da morire. L' indomani a mente lucida l'avrei chiamato.

Finita la doccia, mi rivestii e mi stesi sul letto, ero sfinita e mi addormentai.

GIULIO POV

Era passata una settimana, ero stato preso dal lavoro e avevo cercato di tenere lontano il pensiero di Claudia. Non ne avevo più parlato nemmeno con Matteo. Lui aveva fatto lo stesso. Era sabato sera e lo chiamai:

"Ciao, che stai facendo?"

"Ciao Giulio, niente di che, me ne stavo fuori in giardino, tu?"

"Ero in giro con la moto e volevo sapere se ti andava di mangiare qualcosa insieme."

"Sì, dai, mi passi a prendere?"

"Fra un quarto d' ora sono lì"

"Ok"

Quando ci sedemmo in pizzeria, uno di fronte all' altro, lo osservai attentamente: era strano, dimesso, non era brillante come al solito.

"Stai bene?" gli chiesi

"Sì, sì..." Poi dopo un respiro più lungo riprese "ma sto impazzendo...non sapere dov'è e come sta...per rispettare il suo volere, mi trattengo praticamente ogni ora per non chiamarla ...ma sto andando fuori di testa...mi capisci perfettamente no?!"

Mi mancava, pensavo a lei, avevo voglia di sentirla; ma non mi sentivo così agitato e fuori di testa com'era lui, eravamo diversi e prendevamo questa cosa in modo diverso.

< Oppure è davvero innamorato di lei...>pensai mentre lo guardavo grattarsi la nuca.

"Tu sei certo di amarla!?"chiesi

Mi guardò sbalordito poi rispose "Io sì, quello che non è certo dei suoi sentimenti sei tu e quindi pensi non lo sia nemmeno io".

Colpito e affondato. Chiusi il discorso perchè mi sembrava serio e sincero ed io ero a disagio. Passammo il resto della serata a parlare di altre cose. Poi lo riaccompagnai e tornai a casa.

FABIO POV

Ero rimasto in piedi davanti al tavolo mentre quel nome mi risuonava in testa 'Petrelli'. Era la figlia dell' assassino di mio padre e mi aveva raggirato per sapere la verità. Anna mi mise le mani sulle spalle e mi obbligò a sedermi poi si sedette di fronte a me "Parlami, Fabio..."

"Mi ha usato, mi ha mentito, io sono stato gentile con lei...lei...suo padre..."non riuscivo a parlare.

"Lo so. Però pensa anche al fatto che anche lei è sola come te...tuo padre ha ucciso sua madre".

Mi misi la testa tra le mani e iniziai a piangere mentre Anna mi accarezzava.

"I vostri genitori hanno fatto degli errori tremendi e hanno già pagato le loro colpe; voi non ne avete, siete entrambi delle vittime, siete uguali, siete fratelli in questa immensa disgrazia che vi ha uniti. Tu ti senti in colpa per sua madre e ogni settimana le porti un girasole, credo che lei debba saperlo e credo che come te, anche lei non sia fiera che suo padre sia un assassino. Pensaci, Fabio, avete così tanto in comune...forse ha solo bisogno di un po' d' amore anche lei..."

Mi conosceva meglio di me stesso e aveva detto tutto ciò che avevo dentro e non riuscivo a far uscire. La amavo come il primo giorno. Alzai la testa e la abbracciai.

"Sono troppo nervoso oggi, ma domani andrò da lei...se vorrà parlarmi"

"Lo farà"mi disse sorridendo.

Passai il resto della giornata con Anna e la piccola Greta e piano piano ritrovai un po' di pace.

CLAUDIA POV

Mi svegliai molto presto e non appena aprì, andai subito al cimitero. Raccontai a mio padre tutto ciò che era successo e poi decisi di andare a salutare mia madre e le chiesi perdono per non aver capito e per avere dubitato di lei. In seguito, feci un giro in piazza e mentre passeggiavo mi resi conto che, al contrario di quello che avevo pensato ieri, non avrei potuto chiamare il mio Sirmioni preferito. Non volevo dirgli tutto ciò che provavo senza guardarlo negli occhi, senza annegare in quegli occhi meravigliosi, senza la possibilità di toccarlo e di baciarlo; avrei dovuto aspettare e sperare che questa settimana volasse.

Quando tornai all'affittacamere, il proprietario mi disse:

"Signorina Petrelli, nel cortile c'è qualcuno che la sta aspettando".

Avrei voluto fosse lui, che mi avesse letto nel pensiero e fosse corso da me.

Non appena uscii vidi Fabio, non credevo l' avrei rivisto.


Ps Cosa succederà con Fabio? E a quale Sirmioni Claudia continua a pensare?

Ancora pochissima attesa e lo scoprirete!

Vivi e Ama ©  #Wattys2019.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz