Prologo

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Ho avuto un'infanzia molto difficile, devo dire che gli ultimi anni della mia vita sono stati i peggiori, per quanto io non voglia parlarne con nessuno devo raccontarvi tutti i dettagli affinché voi possiate comprendere appieno il significato delle mie azioni.

Innanzitutto però devo presentarmi, mi chiamo Hela e ho 16 anni, ho gli occhi di un colore molto particolare, sono di un grigio tendete all'azzurro, la cosa che più mi piace di me stessa sono i capelli, si presentano lunghi, marroni con sfumature più chiare e molto ricci, ho un fisico abbastanza snello anche se non mi piace tanto, per di più sono abbastanza bassa.

Come ho già detto la mia vita è un completo disastro, ho frequentato la scuola fino all'età di 14 anni, non mi serviva molto dato che come dicono ho un quoziente intellettivo molto alto, probabilmente ereditato da mio padre, infatti dopo le continue pressioni da parte degli insegnanti indignati sul fatto che io sapessi più di loro e dei miei compagni che non tralasciavano nessuna occasione per deridermi abbandonai quella fottuta scuola.

Mia madre mi ebbe all'età di 22 anni, è giovane e bellissima, è l'unica cosa giusta nella mia vita, dopo essere rimasta incinta di Tony Stark, si avete sentito bene, il celebre Iron man, ha deciso di lasciarlo dopo che lui si mostrò contrario ad avere un figlio, infatti lui pensa che lei abbia abortito, non sa della mia esistenza. Uso il cognome di mia madre appunto per evitare che lui scopra di me.

Dopo anni dalla mia nascita mamma conobbe un ragazzo, lo amava tantissimo, dopo essersi sposati, mostrò il suo vero essere una persona orribile, essa subì violenze domestiche per anni, e ogni volta che il compagno di nome James si scusava, lei lo perdonava nella speranza che le cose potessero cambiare, si sbagliava.

Fino all'età di 13 anni ho sempre ricevuto insulti da parte sua, ma mai violenze concrete, devo dire però che ciò contribuì alla distruzione della mia autostima, ciò che diceva mi convinceva ogni giorno di più che fossi sbagliata, una poco di buono, un errore e così via.

All'età di 14 anni le cose iniziarono a peggiorare, mia madre ormai viveva una vita schifosa e così pure io, iniziò a picchiare pure me dopo che smisi di andare a scuola, così non poteva essere scoperto.

Una sera, entrò in camera mia, contro il mio volere mi lego e mi costrinse a spogliarmi, dalla paura senza esitare lo feci, inutile dirvi cosa mi successe quella sera, e le sere seguenti, ciò durò all'incirca un mesetto, finche una sera mia madre non venne a sapere tutto, per lei fu la goccia che fece traboccare il vaso, infatti dopo averlo denunciato fu arrestato e condannato a venti anni di carcere per violenza domestica e sessuale, ero molto contrariata sulla decisione del giudice, 20 anni erano pochi, ma alla fine erano meglio di niente.

Oggi vivo nel Queens con mia madre, si sente molto in colpa per ciò che era successo ma ogni volta le ripetevo che non era colpa sua e che ora siamo salve grazie a lei. Riscontrai però molte conseguenze dopo gli abusi, ho paura del contatto fisico, eccetto quello di mia madre, non esco mai di casa e faccio fatica a relazionarmi con le persone, mia madre insiste sul mandarmi da uno psicologo ma io le ripeto sempre che sarebbe passato tutto, solo che non sono molto sicura su ciò, certe cose non si dimenticano mai.

Another Me || Peter Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora