Capitolo 39

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La sveglia suonò, dovevo andare a scuola ma oggi avrei saltato.

Mi feci una doccia calda e mi vestii.
<Non mettere quei vestiti> disse Frost nella mia mente, stranamente riuscivamo a comunicare anche senza l'accresci sinapsi.
<Perché> chiesi, non ebbi risposta, ma evidentemente avevo capito, ha uno stile tutto diverso quindi ricorsi a un outfit che non metto mai ovvero dei pantaloni stretti di pelle neri, una maglietta attillata blu scuro e una giacca di pelle, accompagnato da degli stivali con il tacco rigorosamente neri.

<Hai uno stile orribile> dissi.
<Vogliamo parlare del tuo?> Rispose.

Mi sistemai e i ricci e poi andai davanti allo specchio.
<Sto riponendo in te tutta la mia fiducia Frost, non mi deludere> dissi seria.
<Bla bla abbiamo capito ora lascia spazio a me> disse, le lasciai il controllo.

"Killer Frost pov's"

Presi il controllo, ed era bellissimo essere liberi senza che la rompipalle lotti per liberarsi, riuscivo a respirare e il cuore sta volta batteva a mio favore.

Mi guardai allo specchio ed ero esattamente come volevo essere, occhi color ghiaccio, capelli bianchi lucenti, rossetto nero e trucco adatto al mio stile, in piú avevo il pieno controllo dei miei poteri.

Non avevo intenzione di uccidere, o almeno per ora, il mio intento era quello di divertirmi.

<Hela siamo in ritardo> disse il ragno spalancando la porta.
<Oddio..> disse con voce soffocata, madonna che ridere, volevo esplodere dalle risate, chi glielo dice che non lo avrei fatto fuori per oggi.
<Ragnetto, ancora vivo?> Dissi salutandolo muovendo solo le dita.
<Perché ci sei tu? dove é Hela?> disse con voce ferma nonostante stesse tremando.
<Oh Hela ti saluta> feci una risata sonora, poi mi diressi verso la sua direzione.
<Non ti ucciderò tranquillo> dissi dandogli due pacche sulla spalla e ridendo.

Camminai verso la sala dove c'erano Thor e Clint, piú il paparino, Nat, Wanda Sam Bucky e Steve, insomma quasi tutti.
<Merda> disse Bucky alzandosi e sfoggiando quel suo sexy braccio di vibranio.
<Chi si rivede, sexy soldato d'inverno> dissi facendo il saluto militare e ridendogli in faccia.
<Non farai del male a nessuno> disse Wanda illuminando le sue mani di rosso, il mio sorriso svanì e mi arrabbiai, davvero pensavano avessi timore di loro, potevo farli fuori solo schioccando le dita
<Vuoi venire qui vicino e ripetermelo?> dissi illuminando gli occhi e sprigionando dalle mie mani vapore.
<Wowowo calma calma> disse Stark alzandosi <É stata Hela a darle il controllo> disse Steve bloccando il soldato.
Inclinai la testa a destra e i miei occhi tornarono di un blu acceso, segno che non ero pericolosa, per ora...
<Perché l'ha fatto> disse Peter che si trovava proprio dietro di me.
<Perché si fida aracnoide> dissi aprendo lo scaffale e versando un po' di bourbon in un bicchiere.
<Sei minorenne> disse Stark cercando di levarmi il bicchiere, con un solo tocco gli congelai il polso.
<Ops, l'ho fatto di nuovo> dissi facendo un sorrisetto amaro.

Con il bicchiere ancora in mano mi diressi verso il centro della stanza.
<Allora inutili esseri viventi, chiariamo subito delle cose> dissi muovendo il bicchiere mezzo pieno di alcolico.
<Non farò niente che superi la tortura e non cercherò Sicalis anche perché non ne avrei il tempo>
<Conoscendo voi insulsi supereroi vi impegnerete a tenermi d'occhio, se solo vengo a sapere che mi spiate, il patto non varrà piú e non rivedrete piú la vostra amata Hela> dissi mandando giù tutto l'alcol e gettando a terra il bicchiere che si frantumò in mille pezzi.
<Ti avevo detto di non minacciarlidisse Hela.
<I tuoi amici sono degli stronzi> dissi posando il bicchiere.
<Con chi parli> chiese Sam.
<Parla con Hela> disse Steve con fare ovvio.
<Ma va> dissi levandomi gli occhiali di Hela.
<Tieni sti occhiali, ci vedo anche senza> dissi porgendoli al suo ragazzo.
<Aww non fare il muso, verrà a giocare a Call Of Duty con... Come si chiama?> Dissi schioccando le dita in cerca di una risposta.
<Ned> rispose secco.
<Ned!> Ripetei a mia volta prima di dirigermi verso la porta d'uscita.
<Dove vai?> chiese Wanda.
<A divertirmi> risposi prima di chiudermi la porta dietro.

Bene e ora cosa avrei fatto, ho solo un'ora di tempo quindi avrei dovuto fare qualcosa che possa soddisfarmi.

Andai in un bar pieno di gente losca, come piaceva a me e mi sedetti al bancone.
<Una birra> ordinai al cameriere che.. emm non aveva un occhio, chissà come l'avrà perso.
<Smettila di fissarmi e portami da bere se non vuoi perdere anche il secondo occhio> dissi guardandolo storto, era cosí divertente intimorire la gente.
<Cosa ci fa una bella ragazzina in un cesso di locale come questo> disse un uomo sulla 40ina sedendosi accanto a me, puzzava di sudore e fumo mescolati insieme, disgustoso.
<Si diverte> risposi
<Frost é meglio andarsene via da qui> disse timorosa, avevo dimenticato il suo passato, beh tecnicamente anche il mio dato che ne ho risentito pure io, ma molto meno di lei.
<Tranquilla, non avere paura ci penso io> dissi fra me e me.
<Che ne dici se ti offro da bere> disse il puzzone che avevo ancora affianco.
<No grazie nonno> risposi finendo la birra e alzandomi.
Si alzò di scatto e mi afferrò il polso.
<Tu non vai da nessuna parte> disse minaccioso, mi trattengo solo dal ridere.

Hela era terrorizzata, non volevo vederla così nonostante io la odiassi a morte.
Gli feci fare una giravolta volta per poi trovarsi con il braccio bloccato dietro la schiena, di colpo la mia voce si fece piú minacciosa e gli occhi piú accesi.
<Mossa sbagliata> dissi.
<Che ne dici se ti congelo il cervello> dissi poggiandogli due dita sulla fronte facendolo urlare, era quello che si merita.

Dato che avevo promesso di non uccidere nessuno lo lasciai andare e feci una risata amara in modo tale che la sentisse.
Poi mi diressi verso l'uscita a passo svelto e minaccioso.
<Non far scaldare la birra> dissi a uno che la stava sorseggiando con calma, schioccai le dita e si ritrovò con il labbro bloccato nella birra ghiacciata.

<Bene Hela, mi sono divertita abbastanza> dissi allontanandomi dal locale.
<Non pensavo tenessi fede all'accordo> disse facendomi alzare gli occhi al cielo.
<Sono una donna di parola> dissi dandole il controllo, mi ero divertita abbastanza e sicuramente lo avrei rifatto tante altre volte.

"Hela pov's"

Mi diede il controllo di sua spontanea volontà, ero veramente fiera di lei, ero ormai piú che sicura di potermi fidare.

Mi diressi di corsa a casa dove mi cambiai, recuperai lo skate e sfrecciai a casa di Peter, era rimasto abbastanza scosso da quel che era successo la mattina, volevo solo dirgli non avere timore e di fargli credere che Frost non era piú la stessa persona che aveva conosciuto al porto.

Another Me || Peter Parker Where stories live. Discover now