Capitolo 31

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Mi vestii di fretta ed uscii di casa, andai a scuola dato che non potevo saltare la verifica di filosofia, sarei rimasta tranquillamente a casa ad aspettare mia mamma.

Durante la giornata non successe niente, solo una rissa tra Flash e uno del 5 anno, quanto ho riso pensando che Flash possa battere il capitano di Lacrosse.

Tornai a casa in fretta e furia insieme a Peter, senza neanche salutare gli altri che erano a tavola mi diressi nella mia stanza dove misi un paio di jeans larghi e una maglietta a maniche corte anche essa larga con una caricatura al centro, il tutto accompagnato a delle Nike bianche.

Tornai a casa in fretta e furia insieme a Peter, senza neanche salutare gli altri che erano a tavola mi diressi nella mia stanza dove misi un paio di jeans larghi e una maglietta a maniche corte anche essa larga con una caricatura al centro, il tu...

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Mi diressi verso la sala dove c'erano Nat, Clint, Wanda, Stark, Peter, e... T'challa?
Rimasi spiazzata nel vedere il re del Wakanda e non sapevo come comportarmi.

<Sua maestà> Dissi facendo il saluto wakandiano e trattenendomi dall'urlare, ricambiò con un sorriso, diamine ho fatto colpo su di lui.

<Come mai così contenta?> Chiese Nat.
<Oggi torna mia madre> dissi sorridendo e versandomi una bicchiere di succo al mango.
<I patti non erano questi> si intromise Stark.
<Tranquillo, sarà solo per qualche giorno, poi tornerò> sbuffai.

Finii di sorseggiare il succo e mi diressi al lavandino dove ero intenzionata a lavare il bicchiere.

<Venite a vedere, c'è stata una sparatoria> disse Wanda guardando la TV.
Io non ci feci caso, ero troppo impegnata a cercare il sapone per piatti.
<Era la mia ex compagna...> disse Stark.
<Mi dispiace Tony> disse Nat.

Di colpo mi girai, se era la ex di Tony....
Al telegiornale mostravano la sua foto, é stata uccisa... Mia madre é morta....
Feci cadere il bicchiere che si frantumò in mille pezzi, eguagliando le condizioni in cui il mio cuore si trovava. Tutti si girarono verso la mia direzione prima che io potessi cadere a terra in ginocchio ed incominciare ad urlare per il dolore.
<Che succede?> Disse Peter precipitandosi verso di me con fare proccupato.
Mi buttai sul suo collo continuando a piangere urlando <é mia madre, é mia madre> emettevo urli strozzati.

"Peter pov's"

Hela fece cadere il bicchiere per poi buttarsi in ginocchio a terra urlando, non capivo il perché di questa reazione ma non esitai neanche un attimo a correre nella sua direzione e a chiederle cosa succedesse.

Si buttò sul mio collo, sentivo le sue lacrime bagnarmi la pelle e le sue urla mi paralizzavano completamente.
<É mia madre, é mia madre> disse con voce soffocata nonostante stesse ancora urlando.
Non sapevo come reagire nonostante sapessi cosa si provasse a perdere i genitori. Non aveva piú nessuno...

Di colpo le sue urla si attenuarono e i singhiozzi cessarono, pensavo fosse un buon segno ma evidentemente mi sbagliavo.

La sua pelle al mio tocco risultava fredda, gelida, allorché la scanzai un pelino, in necessario per vedere tutto.

<M-mi dispiace> disse sussurrando, ero sicuro che gli altri non avessero sentito niente.

Alzò lo sguardo nella mia direzione e i suoi occhi brillavano, un colore troppo acceso, piú delle altre volte.

Non ebbi il tempo di fare qualcosa che fui catapultato verso il muro da una forza fredda, come io pure gli altri avevano appena sbattuto contro il muro con violenza ma nessuno capiva come fosse successo.

Davanti a me vedevo tutto bianco, come un vapore freddo che si stava lentamente dissolvendo.

Davanti a noi si mostrò una figura, una ragazza, capelli bianchi come il ghiaccio, rossetto nero come la pece e pelle pallidissima, gli occhi erano accesi e si guarda e le mani che sprigionavano un leggero vapore bianco.

Era Hela, o meglio Killer Frost.

<Hela?> Disse T'challa tirandosi su a fatica.
<Hela non c'è piú, c'è solo Killer frost!> disse prima di colpirlo contro il muro.

<Hela cerca di calmarti, ricorda chi sei> disse Wanda facendo illuminare le sue mani di quella sua strana magia rossa.
<Lei non ti sente, e non ti sentirai mai piú> disse cercando di colpire Wanda che invece aveva fermato il colpo con i suoi poteri.
<Bella mossa, ma so fare di meglio> disse Killer Frost prima di sferrarle una serie di paletti fatti di ghiaccio, li scivò tutti fatta eccezione per uno che riuscì a graffiarla ma non a trafiggerla, si accasciò comunque, emettendo dei leggeri lamenti.

Vidi Tony richiamare il guanto della sua armatura e puntare il propulsore verso Hela che stava camminando verso Wanda con un paletto in mano.

Colpì e vidi Hela cadere e riprendere le sue sembianze, ce l'avevamo fatta.

Vidi il signor Stark corriere nella sua direzione ed inginocchiarsi davanti a lei ancora seduta a terra con lo sguardo basso.

<Non ti fidare... -fece un respiro soffocato- Papà non ti fidare> disse prima di riprendere le sembianze di Killer Frost e colpire Stark che si era distratto dopo le parole di Hela, l'ha chiamato papà...

<Hela ti prego stammi a sentire, questa non sei tu> dissi alzandomi e prendendo coraggio.
<Tu devi essere Peter Parker> disse facendo dei passi verso la mia direzione.
<Hela ti prego, ricorda le mie parole a scuola>
<Il miglior modo per farla soffrire, é -incomincio a ridere- uccidere la persona che ama> disse con un ghigno stampato in faccia.

Che ama? Non capisco, Hela mi ama?
I miei pensieri furono interrotti da Killer Frost che aveva avvolto attorno al mio collo uno strato di ghiaccio che si stava stringendo sempre di piú.
Non potevo morire per mano sua, non potevo... Ma forse era giunta la mia ora, sentivo i nervi delle tempie pulsare forte e ormai avevo smesso di combattere, stavo lasciando che mi uccidesse...

Vidi Clint tendere una freccia verso la sua direzione, io invece ero ormai a corto di aria.

Clint la scoccò... Lei si girò velocemente afferrandola ad un centimetro dal suo collo, come l'ultima volta.
<Non sta volta Clint> disse congelando la freccia e facendola sgretolare a terra.

<Non ti faccio fuori solo per la tua famiglia, ma non ti conviene continuare, altrimenti non ci sarà famiglia a fermarmi> disse liberando la presa sul mio collo facendomi cadere a terra in mancanza di respiro.

Respiravo a fondo intento a recuperare l'aria persa, vedevo tutto sfocato e sentivo tutto ovattato, ma riuscii a capire le ultime parole di Hela prima fuggire.
<Dove vai?> Chiese Nat.
<A vendicare mia madre> disse prima di buttarsi giú dal palazzo a mo di tuffo, riuscii a vedere lei crearsi una strada di ghiaccio sospesa per aria.

Persi i sensi.

Another Me || Peter Parker Where stories live. Discover now