Another Me || Peter Parker

Capitolo 65

<Connor, alzati e leggi il tuo tema alla classe> disse il professore di lettere all'inizio della lezione.
<Non erano questi i patti> contrastai io.
<Non stiamo mica negoziando, ti ho ordinato di leggere e tu lo farai> disse, poi vi chiede del perché io sia così crudele con le persone.
<No grazie> dissi continuando a fissarlo con tono di sfida mentre mi massacravo i ricci con le dita.
<O tu leggi, o io ti boccio, sta a te decidere> disse, rimasi in silenzio, non avrei letto quel tema davanti a nessuno.
<Hela fa come ti dice, é capace di bocciarti sul serio> mi sussurrò Ned seduto affianco a me.
<Non arriverò neanche al ballo di fine anno quindi non mi cambia niente> sussurrai a mia volta.
<Almeno saprai di essere migliore di Peter in lettere> disse MJ. Peter non si degnava neanche di girarsi, peggio per lui... Oppure peggio per me. Non saprei.

Sbuffai rumorosamente prima di prendere in mano quel foglio trasandato ed alzarmi in piedi.
<E non sbuffare> ordinò il prof.
<É già tanto se mi alzo per leggere sto tema. Sbuffo quanto mi pare> la dissi proprio grassa ma sapete cosa? Non me ne può fregare di meno.

Iniziai a leggere con gli occhi della classe tutti puntati su di me, persino quelli di Peter. Mentre tenevo in mano il foglio notavo quel tipico tremolio ansiogeno, tipo quando impugnai per la prima volta un coltello consapevole che lo avrei scagliato contro un senzatetto. Non é morto comunque.

"La parola Famiglia ancora non la comprendo bene a distanza di 17 anni. Famiglia può significare molte cose, non necessariamente un legame di sangue. Famiglia é quella persona o più persone che ti fanno sentire bene, ti fanno sentire a casa anche quando ti sembra di vivere per strada.
A mio modo per un po' ho avuto una famiglia, una sola persona, una persona di sangue ma che reputavo l'unica persona degna di essere nominata tale. Si chiamava Samantha Connor, era mia madre e non posso descrivere in semplici parole l'amore che provo per lei. Per la donna che mi ha salvato la vita un migliaio di volte e che a mio modo ho salvato pure io. É morta. In circostanze abbastanza brutali e sulle quali non voglio soffermarmi, vorrei invece soffermarmi sul fatto che sono sicura che é morta felice, dopo una vita difficile era finalmente felice. Ma se ne é andata.

Proprio quel giorno, mio padre mi conobbe per la prima volta, é stato strano e difficile, se dicessi alla me di qualche anno fa che sarei riusciva a volergli bene proprio come una figlia farebbe con il padre mi sarei risa letteralmente in faccia. Ma é successo e non mi sono risa in faccia, non ancora per lo meno, ma penso che nonostante il rapporto contorto che abbiamo, non riuscirei a separarmi nuovamente da lui.

Famiglia non é solo legame di Sangue. Mi ripeto questa frase molto spesso quando mi capita di pensare alla nuova famiglia che mi sono fatta, o che mi ero fatta, ora non so se definirli tale dato che é complicato. Famiglia era il mio migliore amico nonché mio fratello per scelta, la persona a cui rivolgevo e rivolgo tutto il mio piú grande affetto, famiglia era la mia copia, forse diversa da me, lo dicono in tanti ma non vedo nessuna differenza tra noi due. Mi mancano molto.
Non mi va di pensare sempre al fatto che ogni persona che entri nella mia vita possa morire dato che finirei per diventare pazza, ma sto lavorando sul non diventarlo cercando una famiglia che mi faccia sentire bene, e non so se l'ho trovata o se mai la troverò.
Famiglia é quello strano gruppo di persone che per un po' mi hanno vista come una minaccia e se anche potessi esserlo hanno deciso di accettarlo e di farne un punto di forza. Non penso di essere alla loro altezza e mai lo sarò, ma so di essere forte forse tanto quanto loro. Famiglia sono quei due ragazzi che riescono a farmi ridere anche quando sembra impossibile.
Famiglia é -mi bloccai un attimo, non volevo parlarne, ma mi sentivo come costretta a farlo- quel ragazzo che é riuscito a tenermi in vita, che é riuscito per un attimo a rendere la mia vita rosa e fiori, prima che potessero appassire.