Capitolo 8

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Peter pov's

La ragazza mi portò a casa sua, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei, era veramente bellissima.

Aprì la porta di casa e mi fece entrare, notai che i suoi genitori non c'erano, <Dove sono i tuoi genitori?> chiesi mentre posava le chiavi e appendeva il giacchetto, <mia madre é fuori per lavoro> rispose. <Tuo padre?> chiesi senza pensare. <Non ce l'ho>.
<M-mi d-dispiace non volevo...> Balbettai io, avevo paura di aver acceso in lei un brutto ricordo, essa si girò, mi guardò e mi fece un sorriso forzato. <Stai tranquillo> rispose.
<Siediti, sul divano> mi ordinò mentre si dirigeva in bagno probabilmente a prendere il kit d'emergenza, io obbedii, mi sedetti e aspettai che venisse.

Arrivò con il disinfettante e del cotone in mano, li posò sul tavolo e si inginocchiò proprio davanti a me, la cosa mi fece sobbalzare, ma a lei sembrava non interessare, era troppo presa dal medicarmi le ferite, ad ogni mio smorfia di dolore si sentiva terribilmente in colpa, si scusava e la cosa mi fece sorridere.

Hela pov's

Avevo appena finito di medicare le ferite di Peter, allorché lui decise finalmente di presentarsi anche se era completamente inutile dato che conoscevamo ognuno il nome dell'altro.
<Sono Peter Parker comunque> disse il ragazzo, era terribilmente imbarazzato, <Hela Connor> risposi sorridendo mentre buttavo nel cestino i dischetti di cotone insanguinati. Tra noi due si formò un silenzio molto imbarazzante allorché decisi di rompere per prima il ghiaccio <che é successo tra te e Flash?>.
<Voleva fare del male ad una persona> che carino, si é fatto picchiare per un'altra persona, di ragazzi così al giorno d'oggi ce ne sono pochi.
<E cosa voleva fare?> Chiesi sedendomi accanto a lui.
<Voleva portare una ragazza a casa contro il suo volere> allorché rimasi a fissarlo, quindi il bulletto si comportava così con tutte, e per averne conferma lo chiedi a Peter.
<Si comporta così con tutte?>
<Da quel che so solo con te> risposte, di colpi cambiai espressione.
<Ti sei fatto pestare per me?> Chiesi alzandomi dal divano.
<Almeno ora sei salva>
<Si ma ti sei fatto male, avrei preferito finisse diversamente>
<Hey.. ora stiamo bene entrambi> disse alzandosi e mettendomi una mano sulla spalla, a quel tocco sobbalzai, ancora non ero pronta al contatto fisico infatti se ne accorse decidendo di scansarsi
<Mi dispiace> dissi con un filo di voce.
Prima che potesse rispondermi gli squillò il telefono.
<Pronto> rispose Peter, riuscì a sentire tutta la sua conversazione dato che la persona dietro al telefono stava letteralmente urlando.
<Si può sapere dove sei, tutti dicono che te ne sei andato con la ragazza nuova>
<Mi ha...> Non gli lasciò il tempo di rispondere che quest'ultima decise di controbattere con violenza.
<Mi stai per caso tradendo con quella sgualdrina?> Disse la ragazza, ci rimasi un po' male, non mi aspettavo di essere etichettata come una poco di buono solo perché ho aiutato un ragazzo contro un bullo.
<Ti aspetto a casa mia> disse infine la ragazza assumendo un tono più calmo
<Fammi indovinare, la tua ragazza> chiesi.
<M-mi dispiace, non avrei voluto ti chiamasse in quel modo>
<Tranquillo, sai ci sono un po' abituata> dissi abbassando lo sguardo, il ragazzo avrebbe voluto consolarmi ma si limitò ad incamminarsi verso la porta ed andarsene senza salutare, avrei voluto un amico, pensavo avessimo potuto diventare amici, molto probabilmente avere amici non faceva parte del mio destino

***

Passai il pomeriggio a guardare film su netflix, ripensavo a quello che era successo prima, mi sentivo terribilmente male, sensazioni del genere era tanto che non le sentivo, da quando andavo nella vecchia scuola...

Another Me || Peter Parker Where stories live. Discover now