Capitolo 51

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Il giorno seguente successero molte cose, accompagnai Peter da sua zia, era giusto che avesse un supporto da parte del nipote, non é per niente facile.
Per quanto riguarda Ned e Michelle, sono dovuti correre via, forse non volevano essere d'intralcio anche se non li vedevo così, l'unica persona che mi era veramente d'intralcio era Holly. Il giorno prima, dopo aver parlato con Peter in privato é dovuta scappare dopo aver ricevuto una telefonata, sembrava terrorizzata e la cosa mi incuriosiva molto, chissà perché si ostina a scappare in quella maniera, secondo Neil nasconde qualcosa, e lo da a vedere anche tanto.

Ero rimasta a dormire da Peter quella sera, non ero la benvenuta alla torre anche se probabilmente nessuno lo sapeva tranne Stark, tendeva a lasciare a tutti l'effetto sorpresa.

***

Era lunedì e invece di andare a scuola, con Peter andammo da zia May, volevo vederla anche io, il giorno prima non entrai dato che quei due avevano molto da dirsi, era molto sollevato dopo la discussione con la zia, posso solo immaginare che gli abbia ribadito le stesse cose dette da me il giorno prima, non facevo che ripensare a quel pomeriggio, a come per la prima volta non avevo paura del contato fisico.

<Devi dirmi qualcosa?> Chiese zia May con un sorrisetto malizioso mentre cercava di alzarsi.
<Non capisco> chiesi io, forse sapevo dove voleva andare a parare.
<Dai andiamo, tu e Peter> sghignazzò lei facendomi arrossire come un pomodoro.
<P-pensavo l-lo sapessi> balbettai io.
<Certo che lo sapevo, solo che non ho avuto occasione di chiaccherare dopo che lui venne da me in preda al panico dato che ti aveva invitato a quella festa, per non parlare di quando mi chiamò di notte fonda perché ti aveva baciato> disse lui sorridendo, non sapevo che provare, sapere che aveva paura di una mia reazione mi fa pensare che non sia l'unica insicura della coppia, ma insieme ci completavamo alla grande.
<Ti ha mai... Insomma... Si é mai lamentato?> Chiesi io, avevo pur sempre paura di quello che potesse pensare tutte le sere prima di dormire .
<Intendi per il fatto che non avete contatto fisico?> Chiese lei, devo dire che Peter le raccontava proprio tutto, in effetti senza di lei sarebbe una frana con le ragazze.
Annuii.
<Mai, devi capire che quando un amore é troppo forte, il resto non conta> disse lei, sembrano essere le parole che mi avrebbe rivolto mia madre, in quel istante infatti mi balenò in mente il suo volto, mi manca tantissimo...

La porta si aprì rivelando Peter che era appena tornato con le patatine, le consegnò a me e alla zia.
<Di che parlavate?> Chiese mangiando di gusto le sue patatine al formaggio.
<Le stavo dicendo che non appena mi dimetteranno, le farò vedere il tuo album di foto da bambino> disse lei compiaciuta.
<Ti prego no> la supplicò lui, devo dire che ero molto curiosa di vedere come era da bambino.
<Lo voglio vedere> dissi io mangiando di gusto, la donna mi fece l'occhiolino e ridemmo entrambe all'unisono lasciando Peter confuso, non capiva il perché di queste nostre reazioni, avremmo potuto tradurglielo in due semplici parole e una preposizione "cose da donne".

All'improvviso il telefono mi squillò rivelando sul display il numero di Neil, non lo avevo chiamato da quasi due giorni e si sarà preoccupato.
<Fratello> dissi alzandomi dal divanetto.
<Sorella dobbiamo parlare> disse lui preoccupato.
<Di che si tratta> chiesi cambiando subito tono di voce.
<Vieni a casa tua nel Queens, poi te ne parlo> disse lui prima di chiudere la chiamata.
<Peter, zia May, devo scappare, mi dispiace tanto> dissi raccogliendo le mie cose e lo skate.
<Tranquilla cara, mi ha fatto piacere rivederti, fammi piú spesso visita> disse lei.
<Lo farò> dissi io prima di aprire la porta.
<Hey, va tutto bene?> Chiese Peter prendendomi per il polso.
<Si tratta di Neil, deve parlarmi e sembrava piuttosto preoccupato>
<É per quella cosa che avete fatto l'altro giorno?> Chiese riferendosi all'accademia, si era arrabbiato molto per la nostra imprudenza, ma alla fine ero riuscita a calmarlo.
<Non lo so, dopo ti aggiorno> dissi salendo sullo skate e correndo a casa, grazie al cielo l'ospedale non era molto lontano dalla mia meta e avevo con me pure le chiavi, ne avevo date un paio anche a Neil, dopo quello che era successo con Stark, sebbene non lo avesse ancora cacciato dalla torre, gli avevo proposto di passare qualche volta.

Another Me || Peter Parker Where stories live. Discover now