Capitolo 33

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"Peter pov's"

Dei flash, vedo solo dei flash continui, lampeggianti, la loro velocità dà alla testa, ma mi spingono a riprendere la forza, ad alzarmi ed ad andare da lei.

Mi svegliai di colpo e mi ritrovai di nuovo nell'infermeria della torre, é già la seconda volta e Stark sarà sicuramente su tutte le furie.

<Ti sei svegliato ragazzo> disse, come dissi, era seduto nella poltrona accanto al lettino accigliato, molto scosso e arrabbiato.
<Quanto ho dormito> chiesi
<Non molto, ti abbiamo operato, ma ce l'hai fatta> rispose.
<Saresti potuto morire> ribadì.
<Ma non é successo signor Stark, sto bene> dissi toccandomi le bende sotto la t-shirt, sentivo ancora delle fitte ma nulla di grave.
<Se non avesse avuto un minimo di umanità...> Disse sospirando, si riferiva a Killer Frost.
<Lei dov'é> dissi.
<Nel tunnel in isolamento> rispose.
<Devo parlarle> dissi cercando di alzarmi per poi bloccarmi a causa del dolore.
<Sta giù ragazzo, non andrai da nessuna parte> disse severo.
<Ma signor Stark> dissi cercando di convincerlo.
<Nessun ma ragazzo, é un ordine> disse concludendo ed andandosene.

***

Ero nella mia stanza e mi stava lavando il viso.

Andai verso lo specchio e mi alzai la maglietta allo scopo di intravedere la ferita, non era il mio primo colpo da arma da fuoco, ma questo era diverso, l'ho beccato per salvare una persona che in fine mi voleva solo morto, ma ne é valsa la pena, abbiamo tutti capito che Killer Frost alla fine ha un cuore e ci tiene proprio come la sua metà.

Mi diressi verso la sala riunioni dove c'erano tutti gli Avengers.

<Stai bene?> Chiese fermo il re wakandiano.
<Si, sua maestà> dissi facendo il loro saluto, mi gasava ogni volta.

<Vieni a vedere> disse Nat invitandomi ai monitor.
<No> disse Stark, voleva impedirmi in tutti i modi di intromettermi in questa situazione.
<Tony, é una sua amica..> replicò Steve dandomi il permesso di vedere.

C'era Killer Frost seduta a terra nella cella, canticchiava qualcosa e giocava con i ricci bianchi.
<Ci deve pur essere un modo per farla tornare> chiesi.
<Il dolore non le fa piú effetto, sta diventando piú potente> disse Thor riferendosi al colpo che le ha inflitto alla nuca.
<Non le ha fatto male> dissi pensando.
<Non le ha fatto male...> Dissi a bassa voce come per farmi venire un idea.
<Ho un piano> dissi rivolgendo lo sguardo verso Stark.
<Il colpo di Thor non le ha fatto male, per niente, per di piú è forte e non si farà colpire facilmente> dissi, Bucky mi fece cenno di proseguire.
<E se giocassimo con i suoi sentimenti> Chiesi.
<Non quelli di Killer Frost, quelli di Hela, un sentimento molto forte da risvegliarla> dissi concludendo.
<É plausibile> disse Wanda approvando il mio piano.

<Come ti vengono certe cose> chiese Sam dandomi una pacca alla nuca.
<Devo averlo visto in un film> dissi, era palese che lo avessi visto in un film.

<Sai già come fare?> Chiese Stark.
<Si> risposi fermo.
<Vai> disse dandomi il permesso di farlo.

Stavo correndo verso il tunnel, il piano poteva finire in due modi, o si ritrasformava o riusciva a uccidermi e a fuggire.

<Sei vivo> disse alzandosi da terra.
<Grazie a te> dissi.
<Risparmiati, ti ho salvato perché tocca a me farti fuori> disse picchiettando con le dita sul vetro.
<Sei venuto a farmi ragionare?> Chiese di nuovo facendo un sorrisino.
<Sono venuto a liberarti> dissi.

Si fece silenziosa, non sapeva se crederci.
<Ragazzo, non fare sciocchezze> disse Stark all'autoparlante, mi ricordai che mi stavano guardando, con un colpo di ragnatela offuscai la telecamera, ora eravamo solo io e lei.

Another Me || Peter Parker Where stories live. Discover now