Capitolo 56

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"Peter pov's"

Stavo camminando sotto la pioggia battente di fine aprile, nello zaino avevo il suo regalo, non avevo neanche il coraggio di aprirlo sapendo di averla persa per sempre.

Stavo cercando la chiave con la quale avrei dovuto aprire la porta dopo aver salito le scale del condominio.

Prima che io riuscissi a trovarle la porta mi fu aperta da zia May in divisa da lavoro pronta a uscire che si prese uno spavento.
<Santo cielo pensavo passassi di sera per festeggiare> disse lei riferendosi all'appuntamento che ci eravamo dati per il mio compleanno, anche se a me non piaceva festeggiare lei lo riteneva di grossa importanza.
<Che ti é successo?> Chiese accorgendosi dei miei occhi stra gonfi per il pianto, allorché essi divennero sempre piú lucidi e prima che io potessi sedermi sulla poltrona scoppiai a piangere.

Zia May era in piedi davanti a me e mantenendo quella posizione mi abbracciò forte accarezzandomi i capelli, avevo la fronte appoggiata alla sua pancia e ascoltano i suoi rumori.

<Vuoi dirmi che succede?> Chiese lei sciogliendo l'abbraccio anche se ne volessi di piú.
<H-ho rovinato tutto> dissi rimettendomi a piangere, mai avrei pensato di piangere tanto per una ragazza sebbene fosse capitato un sola volta.
<Che intendi tesoro> chiese lui andando a prendere un asciugamano per poi passarmelo velocemente sui capelli zuppi.

<Voleva farmi una sorpresa per il mio compleanno -tirai su con il naso- m-ma Holly> incominciai io prima che mi interrompesse.
<Intendi la rossa spocchiosa?> Chiese lei senza un minimo di tatto, mi aveva già rivelato in precedenza che non le andava proprio giú quella ragazza.
<Beh l-lei mi ha baciato e... Hela ci ha visti> sputai tutto.
<Santo cielo tesoro, hai fatto proprio un bel casino> disse lei sedendosi accanto a me.
<I-io ho cercato di fermarla ma non ci sono riuscito in tempo> dissi tirando nuovamente su con il naso.
<Starà soffrendo piú di ogni altra persona al mondo, devi andare da lei> disse.
<N-non vorrà vedermi>
<Molto probabilmente sarà cosí, ma sei stato importante, sei stato il suo primo bacio, il suo primo ballo, il suo primo tutto, pretendi veramente che lei ti dimentichi subito?> Chiese lei alzando la voce.
<Non voglio che mi dimentichi> dissi alzandomi di scatto e posando il pacco regalo sul tavolo.
<Andrò da lei, prima di perderla del tutto> dissi io incrociando le braccia e mostrando uno sguardo fiero.
<Grande così, ora mettiti quella tuta e vai da lei> disse lei facendo l'applauso.

Mi avviai con una camminata d'onore verso la mia camera prima di infilarmi la tuta, mi fermai proprio allo stipite della finestra, ma chi volevo prendere in giro.

<Forse é meglio se aspetto un po'> dissi scendendo giú dalla finestra e togliendomi la maschera, dalla disperazione Zia May si colpì la fronte con la mano, e come biasimarla.

***

<Ma dove sei finito, ti stiamo aspettando da ore ormai, MJ si é scolata due bottiglie di birra> mi urlò Ned al telefono, dovevamo vederci per il mio compleanno, un compleanno di merda aggiungerei.
<É successa una cosa> dissi io.
<Che é successo sentiamo> dissi MJ prendendo in mano il telefono di Ned.
<Ho tradito Hela con Holly> dissi secco e freddo, mi facevo schifo da solo in pratica.
<Arriviamo subito a casa tua> disse Ned prima di riattaccare.

***

<Ma dico io sei impazzito?> Mi urlò in faccia Ned mentre MJ assumeva in volto un espressione non leggibile, come al solito aggiungerei.
<I-io non volevo> dissi mentre i miei occhi si riempivano di lacrime, mi sentii libero di farlo, piangere intendo.
<Devi sistemare le cose con lei> disse MJ sedendosi affianco a me sul letto.
<Non vorrà ascoltarmi> replicai per la ventesima volta.
<Ma guardati amico, non ti ho mai visto in questo stato> disse Ned.
<Devi andare lì e parlale, e devi farlo subito> aggiunse infine il mio amico.
<Io gliel'ho detto> disse zia May affacciandosi alla porta con in mano un guanto da cucina e del fumo provenire dalla cucina, mi sa che il polpettone non era andato proprio bene.
<Il polpettone fa schifo quindi andiamo a pranzo fuori> disse lei ridendo e sfilandosi il grembiule.

Another Me || Peter Parker Where stories live. Discover now