Capitolo 62

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Passai le successive due settimane a rincorrere piste che sapevo non avrebbero portato a niente, lo facevo solo per sfuggire alla mia unica possibilità ovvero quella di andare da James. Vedere la sua faccia, oltre a crearmi un certo disturbo, mi faceva paura. Odio ammetterlo soprattutto in questo periodo, ma dopo aver incontrato Peter ed avergli puntato una freccia contro, qualcosa era cambiato e odio a morire questa sensazione.

***

Stavo camminando beata per le strade del Queens diretta nell'ultimo posto in cui volevo andare. La prigione. Detta così suonava cupo ma in realtà mi sarei seduta su un tavolo con davanti uno stronzo ammanettato.

Mi ero levata la tuta, da una parte per lavarla dalle goccioline di sangue, da una parte mio e dall'altra delle mie vittime. Nessuno é morto ma devo dire che mi sono superata, e la sensazione mi stava iniziando a piacere.

Mi ero messa solo una felpa larga e dei Jeans, i gemelli li tenevo dietro i pantaloni, in una posizione dove é semplice tirarli fuori. Non ero ancora ricercata dalla polizia, ma mi mancava proprio poco.

<Hela, avverto una presenza nell'atmosfera diretta verso di te> mi avvisò la mia intelligenza artificiale.
<Scommetto che papino vuole farmi visita> dissi scocciata avviandomi verso in vicolo cieco lontano da occhi indiscreti.

Rimasi ferma a guardare il muro in attesa di un suo atterraggio, non lo volevo vedere, pur volendogli bene, che avevo da dirgli? Solo che mi divertivo a inseguire piste vuote e a sporcare frecce e coltelli di sangue?

Sentii un grande tonfo metallico venire a contatto con il suolo cementato proprio a qualche metro di distanza da me.

<Hela> disse camminando verso di me provocando dei grossi rumori causati da quei suoi stivali di metallo.

<Hela girati e guardami negli occhi, so quello che stai facendo> disse con tono serio, pretendeva seriamente qualcosa da me? Veramente? La cosa mi faceva ribollire sempre di più il sangue, già ero furiosa di mio, perché avrei dovuto dare ascolto a uno come lui.

Portai la mia mano verso la mia cintura di Stradivarius e con uno scatto tirai fuori uno dei coltelli, di scatto, il più veloce possibile lo scagliai proprio verso la sua direzione, in quel preciso punto.

Mi girai vedendo il coltello nero conficcato nel suo reattore ARC lampeggiante dell'armatura, colei che carica la cosa che lo rendeva invincibile, ora era solo un comune presuntuoso mortale.

<Sai papà, non ti recherò problemi di alcun genere, dico davvero, ma... Rispetta la mia scelta, non voglio avere niente a che fare con la vostra vita da supereroi, io non lo sono> dissi tutta diretta e acida, ero sicura che non mi aveva mai vista così, e lo dimostrò proprio quando scoprí la sua testa dal casco, un livido nero gli avvolgeva l'occhio sinistro e vari tagli che gli coprivano il labbro e la fronte.
<Che ti é successo> dissi inginocchiandomi proprio ai suoi piedi, lui intanto era seduto a terra con la schiena appoggiata al muro dipinto del vicolo.
<Vengo da una piccola battaglia> disse lui.
<Si certo, piccola> dissi andando a toccare con le dita il manico del coltello conficcato ancora nel suo reattore.
<Signore, il reattore ARC sta cedendo> sentii da dietro all'armatura di Friday che lo avvertiva di un eminente mal funzionamento dell'armatura.
<Nessun problema Friday, questa la prendo io> dissi afferrando il coltello e strappandolo con forza via da lui prendendo con me anche il reattore. Era uno dei miei più grandi sogni maneggiarne uno o meglio poterne studiare.
<Hela non fare scemenze, ridammelo> disse tendendo la mano a fatica, non lo avevo neanche ferito, come mai era così dolorante?
<Scusa vecchio, ma questo lo voglio io> dissi.
<E che intendi farci eh? Folgorarci gli assassini del tuo amico?>
<Il mio amico aveva un nome, e... I suoi assassini sono morti, punto più in alto> dissi continuando a giocare con il reattore danneggiato.
<Non posso lasciartelo> disse lui.
<Pensi che possa usarlo per caricarci qualcosa? Ho solo un aspirapolvere a casa, non serve a niente> dissi facendo spallucce e voltandomi verso l'uscita del vicolo mentre lui era ancora seduto lì forse rassegnato.
<Peter é stata coinvolto in una battaglia contro dei trafficanti d'armi che usavano energie aliene del 2012> disse. Mi fermai proprio all'orlo del vicolo, abbassai lo sguardo verso destra come per fargli capire che stavo ascoltando
<Se proprio ti interessa, non ha riportato danni> disse lui.

Another Me || Peter Parker Where stories live. Discover now