Capitolo 18

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La giornata a scuola passò sorprendentemente bene, sembrava filare tutto liscio, mi ero messa d'accordo con Peter che sarebbe passato a prendermi alle 19 per poi andare alla festa.

Tornai a casa alle 4, mangiai una cosa al volo ed iniziai a prepararmi, mi feci una rilassante doccia calda, mi sistemai i ricci in uno chignon basso spettinato e tenuto da una traccia con qualche ciocca di fuori.

Tornai a casa alle 4, mangiai una cosa al volo ed iniziai a prepararmi, mi feci una rilassante doccia calda, mi sistemai i ricci in uno chignon basso spettinato e tenuto da una traccia con qualche ciocca di fuori

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Mi feci un trucco semplice ma raffinato, un filo di mascara, un rossetto nude e un pizzico di fondotinta per coprire i difetti.

Mi misi il vestito e i tacchi e aggiunsi una borsetta piccola dove avrei tenuto il mio congegno da montare una volta lì.
Continuai a guardarmi allo specchio alla ricerca di difetti, nonostante mi piacessi in quella frazione di minuto non ero sicura di piacere alla gente, soprattutto a Peter.

Intanto si erano fatte le 19:15 e sentii bussare al campanello, mi precipitai ad aprire cercando di non cadere, come avrei fatto a correre.
Aprii e c'era Peter in giacca e cravatta, era bellissimo...
Rimase a fissarmi con la bocca aperta, allorché incominciai a preoccuparmi:
<Cosa c'è, non sto bene? Il vestito é brutto? Il trucco é....> Incominciai a guardarmi mentre c'era lui parecchio divertito.
<Perché ridi?> Chiesi irritata
<No niente, é che sei bellissima e neanche te ne rendi conto> rispose, mi sciolsi completamente, non sapevano come risponde e mi limitai a sorridere e a prenderlo per mano mentre ci incamminavano a piedi vero la torre, non mi aspettavo per niente una macchina, anzi ero molto contenta fossimo a piedi, camminavamo mano nella mano e forse neanche ci eravamo accorti del gesto.

***

Arrivammo dopo mezz'ora, i piedi mi facevano già male ma non ci diedi molta importanza.

All'entrata c'era il controllore che si assicurava che non entrassero fan e paparazzi, infatti Peter gli fece vedere l'invito prima che quest'ultimo potesse farci passare.

Entrammo e rimasi completamente sotto shock, era bellissimo: il pavimento era lucidissimo, quasi quasi riuscivo a specchiarmici, la disposizione dei tavoli era impaccabile e il modo in cui erano apparecchiati mi faceva impazzire, i muri erano in pratica inesistenti dato che erano sostituiti dai vetri che scoprivano un panorama bellissimo, infine c'era un lampadario a dir poco unico che rendeva l'atmosfera piú elegante.
<Ti piace?> chiese Peter mentre io ero ancora impegnata a studiare ogni dettaglio della stanza.
<É favoloso> dissi con tono calmo ma profondo.

<Allora non ci presenti la tua ragazza bimbo ragno?> Disse una voce dietro di me, era Thor. Era veramente lui.
Oltre a concentrarmi sul fatto che l'erede del trono di Asgard fosse davanti a me mi accorsi del fatto che Peter lanciava occhiatacce al Dio del tuono, ma non dovute al fatto che mi avesse scambiata per la sua ragazza, forse per quel nomignolo "bimbo ragno" cazzo... E se fosse veramente chi pensavo?
<Bimbo ragno?> Chiesi incredula.
Thor iniziò a sudare freddo e così pure Peter, io invece ero ancora alla ricerca di una risposta.
<Lo chiamiamo così perché é grande fan di Spiderman> disse una voce femminile venirmi da dietro, porca vacca, era proprio lei, la Nedova Nera seguita da un'altra ragazza dai capelli rossi di cui però non sapevo il nome.
<O mio dio> dissi a dir poco sconcertata dalla sua presenza.
<Tu devi essere Liz> disse la russa, il mio entusiasmo calò all'improvviso.
<No lei é Hela> disse Peter correggendola.
<Ma perché quante tipe hai?> Chiese il dio del tuono mentre sorseggiava la sua bevanda.
<Nessuna, Liz mi ha lasciato.... E lei é la mia migliore amica> rispose Peter mentre io ero leggermente in imbarazzo.
<Però sei carina, prevedo molte conquiste questa sera> disse la russa facendomi l'occhiolino, mi trovava veramente carina?
<Comunque io sono Wanda Maximoff> disse la ragazza dietro a Natasha.
<Maximoff?> Chiesi io incredula, quel cognome...
<Si perché?> Chiesi lei leggermente confusa.
<No niente tranquilla> dissi stringendole la mano e cercando di non toccare quell'argomento.
<Comunque io sono Hela Connor>

<Di nuovo tu?> Disse una voce alle spalle di cui conoscevo benissimo la fonte.
<Che vuoi che ti dica> dissi facendo spallucce.
<Vi conoscete?> Chiese Thor leggermente incuriosito.
<Mi ha scambiato per una sua ex> dissi diretta senza peli sulla lingua, a Thor andò di traverso l'alcolico mentre le due rosse di guardarono stranite, intanto c'era Peter che fissava il mentore con imbarazzo.
<Non é vero sei troppo piccola per essere una mia ex>
<Ecco vedo che ci sei arrivato>
<Hey ragazzina abbassa la cresta, sappi che non mi fido di te>
<Come preferisci> dissi facendo un sorriso amaro ed allontanandomi dal gruppetto seguito da Peter.
<Non mi avevi detto che ti aveva scambiata per una ex>
<Non era importante> mi limitai a rispondere, cosa dovevo dire, che era mio padre?

***

Dopo avermi presentata agli Avengers e scoperto che erano tutti contenti di conoscermi e in piú erano pure simpatici, io e Peter ci sedemmo a tavola dove mangiammo ciò che la casa offriva, parlammo del piú e del meno, gli raccontai di me senza però toccare i lati negativi e lui non fece altrettanto.

Le coppie iniziarono a dirigersi in pista e ballare con un lento in sottofondo.
<Mi concede questo ballo signorina Connor?> Chiese Peter facendo lo spiritoso.
<Con piacere signor Parker> dissi predendogli la mano e dirigendoci al centro della pista, mi mise le mani sui fianchi ma la cosa mi fece sobbalzare, si tirò indietro e mi sentii tanto in colpa. <Posso?> chiese riferendosi a ciò che é successo qualche secondo fa'.
<Certo> dissi con un filo di voce, poi lentamente mi riappoggiò la mano sul fianco che mi suscitò calore, successivamente appoggiai le mia mani dietro al suo collo ed iniziammo a ballare.

<É bello che tu sia qui> mi sussurò all'orecchio, <é bello anche per me>

Another Me || Peter Parker حيث تعيش القصص. اكتشف الآن