POZIONE

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Buon lunedì miei lettori!

Sento già i vostri scleri.

Buona lettura🤍

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•Come ci si sente a essere la figlia di Gellert? Potente, immagino.
Tu sai di esserlo e sono convinto anche che ti piaccia.
•Mi reputi potente? Quale onore.
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Arrivai a Shell Cottage e per prima cosa controllai se ci fosse Regulus ma no..
Non era ancora tornato.

Mi diressi nella mia stanza, presi la bacchetta per le trasfigurazioni e tornai con il mio aspetto.
Le mie cicatrici, causate da Tom, ripresero visibilità e io mirai quella del braccio.
Ricordai il momento in cui, al Lago Nero, anni fa, Tom mi procurò quella cicatrice, così profonda da uccidermi, quasi.
Spesso guardare il marchio di Regulus mi faceva male dentro, come anche guardare quello di Draco ma ripensandoci quello che Tom aveva fatto a me non era tanto diverso.
Lo aveva fatto per ricordarmi che lui sarà sempre presente nella mia vita, qualsiasi cosa io faccia per nasconderlo, e ci sta riuscendo, alla grande.

Tolsi l'abito e cercai di non soffermarmi sulle cicatrici incise sulle mie cosce.
Evitavo sempre di pensare a quella notte del 22 Maggio, così indossai subito una tuta color caffè con un top nero.
Avevo in mente di stare a casa per le restanti ore con il camino acceso.
Non volevo vedere nessuno.
Non volevo fare nulla.
Volevo solo essere lasciata in pace.

Mi avvicinai in cucina, accendendo il camino e anche le fiamme sotto il calderone.

Nicolas:"Sento che la tua lealtà sta cambiando."

Presi la pietra che mi diede in dono, la Sugilite.

Nicolas:"Quando sentirai che stai perdendo la retta via, ti aiuterà a ritrovarla."

E oggi mi sembri un po' arrabbiata Helena, fuori controllo, quindi è il momento di usarla se non vuoi fare cazzate giusto?

Aggiunsi la pozione base e quando raggiunse l'ebollizione inserii la pietra, una sola.
Nel frattempo guardai l'orologio mentre mescolavo e pensai alle parole di Regulus.

Regulus:"Non fai abbastanza."

Non faccio abbastanza..
Tutti potrebbero pronunciare parole del genere, ma non lui..
Non posso superarlo da lui.

D'un tratto sentii un tonfo provenire dal salotto -"Regulus?" alzai la voce dirigendo il mio sguardo verso la porta ma fu Draco a varcare la soglia di essa.
Poggiò entrambe le mani sul tavolo facendo traballare alcune ampolle -"Cosa mi hai dato?" disse con rabbia.
Sogghignai mentre abbassai lo sguardo verso il calderone -"Non posso dirtelo."
Lui sporse la mano verso il mio viso, stringendolo -"Dimmelo."
-"No." toccai la sua mano, allontanandola -"Ma ti darò l'antidoto."

Non esisteva un antidoto per quelle pozioni, ma gliel'avrei fatto credere.
Svanivano, da sole, dopo poche ore.
Per tale motivo avevamo bisogno che Tom prendesse un ciclo di quelle pozioni.

Aprii un cassetto posto sotto il piano del tavolo e presi semplicemente una pozione base, inodore e insapore, inutile usata senza altre pozioni aggiunte -"Tieni."
-"Non mi fido."
-"Non la prendere allora." feci spallucce.
Stavo per riposarla quando mi bloccò il polso
-"Dammela."
-"Deciditi." lo squadrai per poi porgergliela.
Aprì il tappo di sughero e la bevve.
Deglutii continuando a mescolare con l'altra mano -"Ora puoi andare."

POWEROù les histoires vivent. Découvrez maintenant