SBAGLI

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•Draco

Tom mi chiese di recarmi all'orfanotrofio e come sempre, dovetti obbedire.
Lasciai Regulus nelle mani di Greyback nella speranza che avesse già un piano per liberarsi. Lui aveva sempre un piano.

Non mi era mai stato permesso di recarmi all'orfanotrofio, come nessuno. E di sicuro avrei fatto tesoro di tutto ciò che avessi visto e incontrato, come Nagini.

Helena mi aveva parlato di come fosse fatto l'orfanotrofio, mi disse dove stava con Tom, e così seguii le sue parole e le sue vecchie indicazioni.
Non mi annunciai. Feci tutto con estremo silenzio.

Quando arrivai al piano superiore, una sola stanza era aperta, quindi mi precipitai all'interno e in quel momento capii che avevo sbagliato a non annunciarmi.

Nagini, che era ormai ben diversa dalla bambina che avevo visto tramite i ricordi di Tom, si impaurì mettendosi sulla difensiva
-"Chi sei tu?" ringhiò con due pugnali tra
le mani.
Io invece misi le mie avanti per rassicurarla
-"Non voglio farti niente. Tom mi ha ordinato di venire qui."
-"Perchè?" fece un passo avanti continuando a mantenere i pugnali all'altezza del mio viso ma poco dopo, guardandomi per bene, li abbassò lentamente -"Tu sei quel ragazzo biondo." disse, con un filo di voce.

-"Io... cosa?" chiesi sbalordito, anche se avevo sentito quello che aveva detto.
-"Sei Draco giusto?"

Mi conosce?

-"Si esatto." feci io un passo avanti e lei non si retrasse. Era come se la paura fosse svanita.
-"Come fai a sapere chi sono?" chiesi.
-"Helena mi ha parlato di te." rispose, facendo un debole e malinconico sorriso.

-"Come... come hai fatto a parlarle?" mi avvicinai ancora di più perché volevo guardarla per bene mentre parlava di Helena. La stanza era illuminata da solo tre candele poste su un tavolino vicino la finestra.

-"Helena viene qui regolarmente."

Il mio cuore si fermò.

Tom allora vedeva Helena.

-"Dovresti saperlo. Mi ha detto che lo sai." continuò.
-"No. Non lo sapevo." dissi accigliato.
-"No? Mi ha detto che conosci Lilith."

Mi resi conto dopo della porta fiducia che tenevo su Helena.

-"Non crederai che lei venga qui con il suo aspetto." me lo disse con tutta l'intenzione di giudicarmi.
-"Non è così?" chiesi per averne conferma.
-"Certo che no. Anche questo dovresti sapere."
-"Io credo di..." mi poggiai sul davanzale della finestra, sfinito mentalmente -"Di non conoscerla più."

Anche lei mi seguì, sedendosi accanto a me.
Guardai la stanza ed era spoglia ma notai varie armi, come quelle che teneva Gellert, un posacenere con delle sigarette mozzate, dei bicchieri di vetro per il whisky e un whisky sopra la credenza. Due bicchieri erano ancora sporchi con il ghiaccio ormai sciolto.

-"Lei..." mi voltai verso la donna con i capelli neri -"Helena... sta bene?"
Fece un altro sorriso comprensivo -"Vuoi che ti menta?"
-"No..."
-"Allora non sta bene."
-"Cosa fa lei qui? Me lo puoi dire?"
-"Non credo che Helena vorrebbe ma so che sai mantenere i segreti, non è così? Mi sembra di capire che gliene hai tenuti tanti. Infatti tu, mi conosci già." alzò le sopracciglia come se volesse rimproverarmi.

POWERWhere stories live. Discover now