PIOGGIA

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Buon lunedì miei lettori!🤍

Sappiamo che la nostra Helena adora la pioggia ma forse, in questo capitolo,
un po' meno⛈❤️‍🩹

Buona lettura!🤍

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•Faccio delle cose perché devo,
non perché voglio.

•E cosa vorresti?

•Voglio solo poter fare cose normali.
Vivere in tranquillità. Non dover pensare a come sconfiggerti giorno per giorno.

•E questo che ti turba?

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Helena

Abbigliamento solito da "Draco Malfoy": elegante e casual.
Oggi invece, portava una tuta grigio scuro e una maglietta a manica corta aderente bianca; mi accorsi che portavamo gli stessi colori.

-"Hai davvero una stanza per allenarti?"

Draco stava mirando la camera che un tempo era lo studio di mio padre dove era solito correggere i compiti per coloro che avevano i debiti durante l'estate; nelle scuole babbane si davano seconde possibilità.

Adesso invece, appesi al muro vi erano agganci per bastoni, pugnali, scudi, tutta l'attrezzatura che io e Regulus usavamo per l'addestramento da Auror.
La stanza era ampia e luminosa grazie alla grande finestra che a quell'ora del giorno veniva illuminata dal sole.
Avevamo posto un supporto imbottito di pelle sul pavimento per attutire le cadute; sembrava quasi di essere al Ministero.

-"Si. Non ho mai smesso di allenarmi, anche se al momento è da un po' che non lo faccio per mancanza di tempo, e Regulus fa lo stesso per quando potrà uscire."

A proposito dello scudo, presi la mia pozione quotidiana per i tremori.
Ogni mattina, stessa ora, stesso appuntamento.
Dopo quell'episodio a Natale i miei tremori erano peggiorati ma per fortuna stavano tornando a stabilizzarsi.

Era domenica e Draco era libero dal lavoro per poter stare con me anche di mattina -"Non hai più i turni pomeridiani?" chiesi.
Indugiò -"No."
Presi due bastoni e mi avvicinai a lui -"Ah, fai quello che ti pare ormai." scrollai la testa.
-"Figurati, ormai quel lavoro è solo una copertura. Quelli accanto a Tom lavorano per copertura e ovviamente la maggior parte del ministero lo sa."

A volte dimenticavo che lui era un mangiamorte, che era vicino a Tom quanto Lilith.

Annuii senza dire nulla e così decise Draco di parlare -"Useremo questi?" chiese, riferendosi ai bastoni.
-"Si."
-"Niente pugnali?" li mirò.
-"Vuoi un'altra cicatrice?" feci un sorrisetto.
-"Sei così sicura che me la faresti?" alzò un sopracciglio.

Studiai la sua postura e l'ambiente circostante.
Teneva il bastone nella mano destra ed era abbastanza vicino al muro.
Se avessi fatto leva con il mio bastone sul suo, sarei riuscita a levarglielo dalle mani.
Una volta che era senza arma, avrei alzato il bastone fino al suo collo e lo avrei trascinato al muro, inchiodandolo.

In meno di un minuto, Draco, si trovava al muro -"Si, sono sicura che te la farei."
Non era irritato, come al suo solito quando non riusciva in qualcosa.

Le mie braccia erano alzate, ben salde sul bastone, ma senza pressare il suo collo, non gli avrei mai fatto del male sul serio.
Erano le sue mani ad essere libere.
Mi sfiorò con l'indice la schiena scoperta dal mio top bianco, poi toccò la vita, l'inguine, agganciò il suo dito all'elastico della mia tuta, tirandomi sulla sua vita.
Abbassai lo sguardo in stato di trance e lui avvicinò le sue labbra al mio orecchio, per quanto potesse -"Io sono sicuro che mi farei te."

POWERWhere stories live. Discover now