CENERE

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Buon lunedì miei lettori!

Questo capitolo è più corto perché
volevo dare spazio a una cosa.

Buona lettura🤍

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Io e Regulus ci recammo a Villa Malfoy e quello che vidi mi lasciò spiazzata.
Il giardino in fiamme. Quel giardino che io e Narcissa tenevamo con cura, era distrutto.
Cenere e fuoco ovunque.
Un po' come il fuoco che avevo dentro.

Mi sentivo come una foresta in cerca di vita e vegetazione, ma c'era sempre un piromane che cercava di spegnere tutto il verde. Tutto l'ossigeno. Ero cenere.

-"Helena..." Regulus si mise davanti a me e mi strinse le spalle -"Quello che Tom ti ha fatto è uno schifo... lo so. Vorrei..." sospirò, guardando poi velocemente a destra e sinistra -"Vorrei fare qualsiasi cosa. E la faremo. Ma adesso, ho bisogno di te. Draco e Lucius hanno bisogno di te. Dobbiamo combattere per loro." fece una pausa mentre guardava i miei occhi spenti -"Fallo anche per Sirius, ti prego..."

Respirare era diventato difficile per me. Forse molto più di agire. Eppure avrebbe dovuto essere un'azione più che naturale.

Guardare gli occhi di Regulus mi fecero pensare a quelli di Tom puntati addosso.
La forma cambiava, ma il colore era lo stesso.

Le sue mani che stringevano le mie spalle,
mi fecero pensare a quelle di Tom, sopra di me.
E mi sentii di nuovo negli abissi.
Con Tom è impossibile imparare a nuotare.

Il vento caldo scompigliava i miei capelli. La cenere macchiava quelli di Regulus. E io dovevo agire. Subito. Ma il panico mi stava bloccando. Le mani di Regulus lo stavano facendo, e non mi era mai successo prima d'ora.

-"Reg... ti puoi... spostare per favore?" mi mancava l'aria e non per il forte vento che mi ricordava che quel giardino era in fiamme.

Regulus mi lasciò andare facendo due passi indietro. Quella frase lo colse di sorpresa ma più lui stringeva e più io non riuscivo a muovermi.

Non avevo neanche avuto il tempo di farmi una doccia, per togliermi le sue mani di dosso.
E avevo così tanta paura che avessi guardato quelle di Draco con occhi diversi, d'ora in poi.

Draco...

-"Chiama Draco." dissi in fase di trance, anche se Regulus era già pronto con la bacchetta per evocare un patronus. Di sicuro aveva capito che il suo braccio destro, questa volta, era in difficoltà.
E ne avevo, ma... dovevo accantonare i miei problemi.

Mi abbassai e toccai con le mani la terra. Non ebbi neanche il bisogno di pensare al ghiaccio, perché il ghiaccio, il vuoto che portavo dentro, era davvero spigoloso.

Pian piano, il giardino per metà in fiamme, si fece mangiare dal ghiaccio. Esso si scioglieva facilmente e dovetti ripetere gli incantesimi più di una volta prima che le foglie diventassero fredde, come me.

-"Tom. Tom è dentro." sentii la voce di Draco da dietro le mie spalle.
Mi alzai da terra e mi voltai per guardarlo ma vidi anche Lucius e Damie pieni di fuliggine.

Guardai gli occhi di Draco. Anche lui sembrava freddo, quasi quanto me -"Cosa hai fatto? È qui? Per colpa tua?"

Deglutii. Mi avvicinai a loro, lasciandomi il ghiaccio alle spalle e sperando che la sua casa non stesse prendendo a fuoco dall'interno.
Guardai Regulus per avere la forza di parlare, forse era l'unico che poteva capirmi -"Dobbiamo andare via da qui e... dobbiamo..." feci una pausa -"Ci smaterializzeremo nella mia villa e... niente. Fate fare a me." non avevo la forza per spiegare la confusione che avevo in testa -"Dovete solo toccarmi e aiutarmi a smaterializzarmi."

POWERWhere stories live. Discover now