COME I CATTIVI

2.6K 166 277
                                    

Buon lunedì miei lettori!

A piccoli passi, alcuni segreti vengono sbloccati.

Buona lettura!🤍

———————————————
•Inferiore?
Chi dice che i mezzosangue siano inferiori?
Io sono io.
Ero io da mezzosangue e sono io adesso,
da purosangue.
La razza non conta.
La tua guerra non conta.
•Non la penso come te ed è per questo che siamo rivali no?
•Ed è per questo che sei ad Azkaban.
•Ti dispiace? Ti manco?
•Sei davvero divertente Tom.
———————————————-

Severus cambiò subito discorso notando che Draco ci stesse fissando un po' troppo.

Lui sapeva tutto di Draco.
Sapeva che avesse cercato di leggere la mia mente, più e più volte durante l'ultimo anno di relazione.
Sapeva che studiava ogni mia mossa.
Sapeva che mi conosceva a memoria.
E sapeva anche che se avesse saputo la verità su Tom, molto probabilmente, ci avrebbe messo i bastoni tra le ruote.
Sapeva che Draco fosse protettivo, come un drago, quindi non potevamo rischiare che lui sapesse.

Mi fece mille domande su come mi sentissi, controllandomi come un dottore quando la voce di Draco lo fece fermare.
-"Notizie da Tom?"
Severus mi diede un'occhiata veloce per poi rivolgersi a lui -"No, aveva solo bisogno di pozioni." subito dopo continuò a toccare tutti i miei nervi mentre Draco continuava a fissarci.
Severus gli dava le spalle io invece, potevo avere larga visione del suo viso.

Guardava i miei occhi con uno sguardo concentrato, attento, come se focalizzasse tutte le informazioni.
Si stava chiedendo se credere a quello che gli veniva detto?
Il suo intero corpo urlava difesa.
Braccia conserte.
Postura rigida.
Spalle in tensione.
Cosa starà studiando in me?

-"Ok Severus, basta così." gli spostai la mano dalla tempia -"Sto bene." cercai di distogliere lo sguardo dall'occhio vigile di Draco -"Devo andare al bagno." continuai, aprendo direttamente la maniglia della porta e dirigendomi in fondo al corridoio a destra.

Conoscevo tutto di quella casa.
Il primo piano; cucina, soggiorno, stanza per le pozioni.
Il secondo; camera di Severus, stanza per gli ospiti e due bagni.
Non era una casa calorosa, un misto tra una dimora minimalista e vintage.
Scaffali con libri sparsi dovunque, poltrone antiche, piante, spezie, non solo presenti nella stanza delle pozioni, dovunque si trovavano ingredienti utili per la creazione di qualche liquido strano ma non credo che fosse una scelta stilistica, penso che Severus prendesse e poggiasse le cose a caso.
Adorava le lanterne, le lampade a olio e le candele.
I divani erano ricoperti di stoffa, le tende erano ricamate, gli utensili da cucina avevano la loro veneranda età, come anche la sua raccolta di libri.
Severus odiava comprare roba nuova, più che altro perché.. non voleva cambiarla.
Molte cose appartenevano a sua madre e lui era molto legato a lei.

Penso che Severus sia un uomo solo e che lo sia stato anche in giovane età.
Lo si percepisce dagli occhi e dal suo modo di affrontare le cose, come se neanche lo sfiorassero.
Con me, però, si era aperto, per quel poco che un uomo riservato come lui potesse offrire.
Conoscevo il suo amore per Lily.
Conoscevo il suo amore per la madre.
Conoscevo il suo disprezzo per il padre.
Sapevo che mi volesse bene, non perché uscì dalla sua bocca ma perché semplicemente non gli davo fastidio.

Forse si sia sentito libero di parlare con me nel momento in cui io sia stata un libro aperto con lui.
Avevo aperto il mio armadio, pieno di scheletri, lui aveva preso i suoi e li aveva adagiati nello stesso armadio.
Quegli scheletri però sono nostri, perché ci fanno male e perché non sappiamo se qualche altra persona sia disposta ad aprire il nostro armadio senza distruggerlo.

POWERWhere stories live. Discover now