Capitolo 64

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Raggiunsero l'accampamento quando il sole era calato da molto tempo. Cirilla lasciò il suo cavallo legato nelle vicinanze sgattaiolò nelle retrovie. Notò come i ribelli erano vestiti di pellicce e abiti meno appariscenti così si infilò una pelliccia addosso e intimò Nick di fare lo stesso.

"Mi farai ammazzare. Io che ho vinto contro eserciti interi, morto in un accampamento con una lancia infilata nel-" Cirilla lo zittì e lui si acquattò seguendo le mosse di Cirilla.

Si comportò come se fosse parte della gente, si guardò intorno e vide le condizioni pietose in cui vivevano. Le dispiacque seriamene. Cercò la tenda principale e la trovò si di una collina. Ci avrebbe messo molto a raggiungerla se avesse dovuto nascondersi, così decise di camminare normalmente tra di loro.

Prese anche a grugnire come aveva visto gli uomini fare e riuscì ad arrivare alle porte della tenda prima di essere bloccata da due uomini che avevano i capelli intrecciati in puro stile vichingo con pitture colorate sul viso e sulle braccia nude.

Sembrava di essere ritornata indietro nel tempo. Quel accampamento era estemporaneo a tutto il resto.

"E questo mingherlino cosa vuole?" sbottò uno incrociando i possenti muscoli al petto.

"Parlare con il vostro capo. Per affari di stato." L'altro uomo che aveva il capo pelato ad eccezione della lunga treccia nera raccolta con molti elastici, tirò un colpo al cappello di Cirilla e il suo simbolo di riconoscimento, venne giù scoprendola.

Cirilla non si mosse, a Nick si rizzarono tutti ti peli che aveva quando andò a sbatter contro una montagna d'uomo.

"Guardate, gente. Chi ha finalmente deciso di farci visita. La figlia dell'usurpatore." Gli uomini la trascinarono dentro insieme a Nick e Cirilla venne, nonostante tutto, adagiata su una pelliccia vicino al fuoco mentre Nick fu sbattuto in un angolo e minacciato di morte se si fosse mosso.

L'uomo che sedeva sul trono fatto di ossa e pellicce di lupo, osservò Cirilla con quegli occhi quasi bianchi e la barba lunga. Anche lui aveva una lunga treccia che gli arrivava fino dietro le gambe.

"La figlia dell'usurpatore viene nelle mie terre, finalmente. Quanto tempo vi ho aspettato, principessa."

"Sua maestà." sputò Nick che fu colpito nello stomaco dall'uomo alto e si accartocciò come un pezzo di carta al fuoco.

"Vedremo se la principessa meriterà un tale titolo dopo il nostro incontro."

Cirilla si sollevò piano e con fare elegante si inchinò al ribelle, cogliendolo di sorpresa.

"Di certo siete più intelligente di vostro padre." Ammise affilando l'espressione. "O forse più stupida?"

"Sono venuta qui per una ragione e vi chiedo di ascoltarmi."

L'uomo rise gettando il capo all'indietro. Doveva trovarla molto esilarante. "E con quale pretese volete che io vi dia retta?"

"Perché sono la vostra regina, e nonostante le divergenze, voi siete sempre parte del mio popolo." Questo risultò nella sala grande come una grande bestemmia.

Cirilla non allontanò lo sguardo dal capo.

"Questo è da vedere. Non siete stata ancora incoronata, principessa." lo disse con un tono derisorio, Allora Cirilla posò le mani sui fianchi e lasciò che l'uomo la guardasse da capo a piedi.

"Ho preso a tutti gli effetti il posto di mio padre il re. Non ci sarà alcuna incoronazione perché in una situazione così critica, non ho intenzione di sprecare i fondi per la mia gloria. Mane è in pericolo e come suoi abitanti abbiamo il dovere di prendercene cura."

L'uomo posò il mento sul pugno e socchiuse gli occhi.

"E noi cosa ne ricaviamo? Non ci avete mai considerato."

"Mio padre, non vi ha mai considerato, sbagliando. Vi ha privato degli onori e del rispetto che meritavate. Io stessa pensavo fosse la cosa migliore ma avevate ragione a ribellarvi. Ho parlato con il mio consigliere e mi ha messo al corrente di quello che è successo vent'anni fa. Quando c'è stato il trattato, siete stati esclusi e questo è stato un grosso errore. Sono qui per chiedere il vostro perdono e sopportare qualsiasi prova voi desiderate impormi per farmi perdonare." Cirilla si era inchinata abbassando il capo, mostrando ai ribelli che era più che sincera.

"Bene, bene. La figlia di Markus che piega la testa. Ho sognato allungo questo momento e devo dire non mi reca alcuna gloria vedere una ragazzina vestire panni più grandi di sé, umiliarsi a questa maniera. Abbiamo molto a cuore le donne di Mane, in questa tribù e vostra madre non avrebbe mai abbassato la testa." La rimproverò e Cirilla allora si rimise in piedi.

"No, ma l'orgoglio non vince le guerre. Le alleanze sì invece." Sentenziò e l'uomo le riservò un largo sorriso.

"Detto proprio come una vera regina. Ma sono ancora molto scettico."

"Lo capisco." Spiegò la giovane intrecciando le dita davanti a sé. "Nonostante ciò, ho il dovere di informarvi che la trattativa sarà vantaggiosa e non vi penalizzerà come ha fatto il trattato di venti anni fa. L'ho controllato proprio ieri ed è stato veramente ignobile da parte di mio padre, escludervi da ogni vertice o beneficio."

"Lo ha fatto per punirci." Il capo la stava osservando per vedere se stava bluffando.

"Sì, per il tradimento. Tuttavia una volta che lo avevate aiutato a vincere la guerra, che ragione aveva di continuare a tenervi il muso? Non è stato molto elegante da parte sua. Specialmente perché mia madre sembrava avervi molto a cuore. Ho letto una lettera." Cirilla la tirò fuori dalla tasca consegnandola all'omone Iver che la consegnò al capo. "Se avreste il cuore di guardarla anche voi, signore."

"Questa è la scrittura di Alexandra!" fu immediata la realizzazione e subito si corresse. "Di sua maestà, la regina Alexandra."

"Amore mio, ti scrivo dal campo di Frossenmåne. Sono in visita, come ti ho detto e devo avvertirti che le condizioni in cui la mia gente e quindi il tuo popolo versa sono tremende. Ti prego riconsidera il trattato, dagli un'occasione. Non possiamo ignorarli a questa maniera, hanno bisogno di molto e tu non gli stai dando nulla. Se non cambierai idea sarà costretta a far valere i miei onori di moglie e impormi." Recitò Cirilla a memoria.

"Il resto è un resoconto su quello che aveva visto che non ripeterò. Lei ci teneva molto a voi e quella lettera è stata scritta la settimana prima della sua morte. Ha passato alcuni dei suoi ultimi momenti, con voi. Pensando a come aiutarvi. E io voglio onorare questo suo pensiero."

"E va bene." Tagliò corto Håvard. "tanto mi stavo annoiando, vi sfiderò ad una prova. Ovviamente, non ve la prenderete se vi impedirò di utilizzare l'arco, dato che siete famosa per la vostra ottima mira." Cirilla sollevò un angolo della bocca, felice della sfida.

"Cosa dovrò abbattere per vincere la vostra fiducia capo Håvard?"

"Me, principessa. Se riuscirete a mettermi al tappeto, considererò i termini di questa alleanza."

Cirilla si tolse la pelliccia e saltellò sui piedi veloce. "Benissimo, quando iniziamo?" gli uomini presenti sgranarono gli occhi al fisico di Cirilla che era ben visibile dagli abiti che indossava.

Lei lo sapeva e si morse le labbra per non cantare vittoria.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureWhere stories live. Discover now