Capitolo 113

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Cirilla era addosso a Tristan che stava guardando la ragazza sorridere soddisfatta. Cirilla infatti, aveva un ampio ghigno sul volto che osservava la freccia nel pavimento. Si volse silenziosa come la notte e con dita agili cominciò a sfilare dalla cintola del principe la custodia della spada.

"Devo chiedervela in prestito." Gli fece un occhiolino e Tristan smise di respirare per quanto gli fosse vicina.

"Lo avevate previsto, Cirilla?" la fanciulla afferrò la spada dall'elsa e mettendosi a carponi su Tristan gli baciò la fronte in maniera dolce prima di sollevarsi e sparire senza rispondere.

Sì, lo aveva previsto. E, aveva attirato Tristan nel castello apposta perché Nick si presentasse ed interferisse con le trattative. La guardia reale che si era portato dietro il principe arrivò finalmente ad aiutare sua altezza. Era esigua, Tristan non era venuto certo aspettandosi di essere in pericolo.

"Håvard, proteggi sua altezza a costo della tua stessa vita." Ordinò la principessa e l'uomo, che era a conoscenza del piano al quale nemmeno henry era stato messo a parte, si posizionò di fronte all'uomo chiudendolo a cerchio con alcuni dei suoi ribelli e la guardia personale.

"Nikolai!" esclamò Cirilla sfoderando la spada con un movimento lento e studiato. L'uomo con il cappuccio nero si raddrizzò e con lentezza calcolata si tolse il cappuccio mostrando gli inconfondibili capelli biondi legati dietro in una treccia che partiva dal centro del capo.

Era venuto con l'intenzione di combattere a quanto pareva e non si aspettava che Cirilla ricambiasse la cortesia.

"Cirilla." E con un movimento veloce della mano, caricò l'arco e puntò verso Cirilla. La ragazza attese che la freccia fosse scoccata per puntare la spada nel terreno e compiere un giro completo schivando il dardo per poi sfilare l'arma e tirarla su Nick facendogli a pezzi l'arco.

Nick aveva un'espressione esterrefatta sul volto. Non si aspettava nemmeno quello, a quanto pareva. Cirilla allungò la punta della spada e prese ad avanzare finché Nick non finì con le spalle al muro.

"Ti stavo aspettando."

"Lo vedo. Mi hai tratto in trappola." Ammise l'uomo guardandola con ammirazione per la prima volta dopo tanto tempo.

"Non avrai forse dimenticato chi era mio padre?" Lui scosse il capo e Cirilla sollevò il mento contenta. "Ho capito il tuo gioco quando non ti ho visto in battaglia. Tu che sei sempre stato in prima linea ad ogni scontro, non essere presente in uno che hai voluto tu, mi ha dato molto da pensare."

Nikolai utilizzò le sue dita per chiuderle attorno ai polsi di Cirilla e guidarli indietro in modo che la spada si allontanasse da lui e le diede una ginocchiata nello stomaco. La regina, non lasciò andare l'arma. Sapeva che se l'avesse fatto, sarebbe stata la sua sconfitta, così accusò il colpo ma non si mosse.

Dopo un momento per recuperare il respiro continuò il suo racconto. "Mi sono detta, perché Nikolai non c'è? E la risposta mi si è palesata senza che dovessi cercarla." Cirilla fece un ampio sospiro. "Perché così, chiunque fosse il vincitore, avrebbe avuto modo di poter essere al di sopra della faccenda, non partecipandovi. Hai lasciato che ci scannassimo tra noi, così da poter sederti a negoziare qualsiasi fosse la riuscita, non è così?"

Nick si piegò mettendole lo sgambetto, Cirilla rovinò sul pavimento attenta a non ferirsi con la lama affilata e lui le saltò addosso bloccandole gli arti ai fianchi con le cosce così da poterle avere in pugno.

"Ma sei riuscita a convincerlo. Come diavolo hai fatto non lo capirò mai, ma ci sei riuscita." Cirilla lasciò andare una risata malefica che vibrò per tutto il corpo.

"Ti ho proprio rovinato i piani, non è così? E adesso volevi ucciderlo, in modo che l'intera Danimarca venisse per la mia testa. Povero Nick, battuto dalla sua sorellina. Sconfitto al suo stesso gioco da una donna." Cirilla sputò l'ultima parte con estrema vemenza guadagnandosi un'occhiataccia.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureWhere stories live. Discover now