Capitolo 67

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"Allora?" l'uomo si inumidì la lingua e guardò i suoi uomini sconcertato.

"Dico che è un offerta folle." Confermò l'uomo sempre guardando la principessa. "E che voi perdereste molto a nostro vantaggio."

"Non esiste il mio o il vostro vantaggio, esiste quello di Mane e io intendo smetterla con le guerre e concentrarmi per farla diventare quello che mio padre ha sempre voluto, una terra libera fondata sull'amore per essa e la riconoscenza. E chi meglio di voi potrebbe far fruttare le terre nordiche se non la tribù di Håvard al cui trasformerò in una contea e farò di Håvard il vostro Earl, in perfetta tradizione vichinga." Cirilla si massaggiò le mani e la donna che era stata chiamata Gunilda, si alzò torreggiando sulla fanciulla.

"Come facciamo a sapere che non ci abbandonerete una volta firmato il contratto? Che non ci tradirete come con il vostro futuro sposo?"

"Non lo farà." Fu Håvard a dirlo guardando Cirilla negli occhi. "è figlia di sua madre, prima che di suo padre. Sa che potremmo riprenderci tutta Mane se volessimo e ci sta impedendo di farlo riconoscendoci quello che ci spetta."

Cirilla annuì contenta che Håvard avesse capito e guardò tutti gli altri.

"Non si è mai vista una regina che fa affari con i barbari." Disse Håvard e poi scoppiò in una risata fragorosa.

"Nemmeno una che si vende i gioielli per la sua gente."

Cirilla li guardò da sopra le spalle mentre si riscaldava al fuoco. "Oh, ma li comprerò cento volte più belli e più costosi una volta passati questi due anni. Ci scommetto la mia vita, se volete."

"Molto bene, principessa. Ho solo due richieste richiesta."

Cirilla posò il mento sulle mani incrociate, ascoltandolo da vicino.

"Quando sconfiggeremo il danese, dovete rispedirlo da dove è venuto. Va bene azzuffarsi tra marito e moglie ma lasciare certi segni addosso ad una fanciulla, è imperdonabile. Pregate che non gli metta io stesso le mani addosso."

"Oh, lo spedirò esattamente dove merita." Replicò orgogliosa Cirilla e tutti applaudirono.

"La seconda invece, è che possiamo fare tutto in un anno solo e se non dovessimo riuscirci, come pegno pagheremo il doppio della tassa che vostra altezza deciderà." Cirilla si sollevò e anche il capo lo fece, i due si incontrarono e lei gli offrì una mano. Håvard le afferrò l'avambraccio e Cirilla fece la stessa cosa stringendo forte per suggellare il loro accordo.


Il giorno dopo, Cirilla si recò ancora all'accampamento questa volta con il consigliere e Nick. Mathias aveva stipulato il contratto nei minimi dettagli e i ribelli, si fecero spiegare ogni clausola sotto suggerimento di Cirilla. Ci vollero quasi due ore finché tutto fu chiaro e Håvard e Cirilla posero le loro firme su due copie identiche che furono lasciate ai rispettivi proprietari.

Come promesso in cambio, Håvard consegnò a Cirilla armi, uomini (e donne) e attrezzature per presentarsi il giorno dopo al tavolo delle trattative.

Ed in più, la donna anziana dai capelli grigi che si chiamava Kaira, aveva passato l'intera notte a preparare il vestito che Cirilla doveva indossare il giorno dopo ed era glorioso.

Aveva le maniche a campana, un corpetto ricamato finemente allacciato con stringe rosse e una gonna ricoperta di fiori. Ci avevano lavorato sei donne tutta la sera prima per cucire quei fiorellini a mano uno alla volta sulla pesante stoffa rossa.

Era uno spettacolo e Cirilla fu onorata di poterla indossare.

I capelli invece, le furono sistemati in un'intricata serie di trecce che venivano bloccate da delle conchiglie che erano state tagliate per formare le varie fasi della luna che finivano libere in una coda lunga.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureWhere stories live. Discover now