Capitolo 81

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****TRIGGER WARNING smut/abuse***

Tristan sorreggeva Cirilla mentre quattro soldati portavano il corpo di Emil che Cirilla aveva avvolto in un telo bianco. Ogni porta del villaggio era chiusa e sbarrata. Le finestre coperte da travi di legno. Sembrava un luogo fantasma.

Dov'erano tutti?

Probabilmente erano terrorizzati dal danese e si rifiutavano di accoglierlo, anche se al suo fianco c'era sua altezza.

"Chi va là?" domandò una delle guardie al cancello.

"Sono la regina Cirilla. Aprite i cancelli." Si presentò la fanciulla e senza fare domande, il ponte si abbassò. I soldati entrarono ad uno ad uno senza incontrare resistenza. A Tristan parve strano, ma immaginò fosse perché Cirilla camminava con le sue gambe e fosse intera. Non avevano motivo di ribellarsi.

Cirilla gli aveva fatto promettere che non avrebbero alzato spada su nessuno e i suoi soldati mantennero la parola.

Una volta nel castello, Cirilla fece portare Emil nella camera dove si vestivano i re e le regine per l'ultima volta. Sotto stretta sorveglianza di Tristan lavò l'uomo come aveva fatto con suo padre. Al ragazzo, a dirla tutta, piangeva il cuore a vedere lo sguardo distrutto di Cirilla.

Sembrava come quella volta al funerale di suo padre quando aveva sbagliato la freccia. Era infinitamente triste.

"Possa Mane, proteggerti Emil." Poi rise tra sé e sé e disse. "E possa tu non farla arrabbiare troppo." Posò la sua fronte contro quella dell'uomo e poi ordinò a due soldati di Mane di portarlo dietro le scuderie, dove c'era un bellissimo abete sotto il quale Emil pranzava sempre.

Uno dei soldati con la cappa dei soldati di Mane, le porse un fazzoletto che lei accettò di buon grado. L'uomo non la guardò né lei guardò lui. Però apprezzò il gesto.

Lo misero lì, Cirilla lo salutò come un vecchio amico, un padre e gli augurò che tornasse a proteggerla come aveva fatto in vita.

Tristan fu paziente con Cirilla. Non la lasciò sola però non le fu nemmeno addosso. Rimaneva in disparte ad osservarla. E la riaccompagnò nelle stanze di suo padre dove chiuse la porta una volta che furono entrambi entrati.

Cirilla aveva male al basso ventre e una nausea tremenda. Era stata una giornataccia.

"Vuoi mangiare qualcosa?"

Cirilla fece cenno di no e prese a spogliarsi. Tristan fu fulmineo nel raggiungerla e metterla a suo agio.

A fare la guardia c'erano due soldati uno per ogni regno, e Tristan li congedò fuori in modo che poté rimanere solo con Cirilla completamente.

Tristan moriva dalla voglia di finire quel discorso che avevano iniziato ma non aveva il coraggio. Cirilla si mise nel lettone e si abbracciò forte il cuscino assaporando quello che restava dell'odore di suo padre.

Chiuse gli occhi solo un momento.

Poi sentì la mano di Tristan sul fianco e spalancò lo sguardo. "Va tutto bene." Le sussurrò avvicinandosi. Le sollevò una gamba e se la passò attorno al fianco, cominciando a sollevare la veste di Cirilla. Lei voleva solo spegnere tutto e smettere di combattere.

Solo per un giorno.

Solo per un momento.

Voleva un po' di pace.

"Abbiamo iniziato un discorso prima che ritengo sarebbe finito diversamente se non ci avessero interrotti."

"Adesso non mi va di parlarne."

Portò l'orlo del vestito fin sopra al ventre di Cirilla lasciandola completamente scoperta. Cirilla non si mosse quando la fece girare sulla schiena.

"Dammi solo qualche momento. Ti dispiace?" domandò baciandole la clavicola per poi tornare a guardarla.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα