Capitolo 99

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Cirilla si avvinghiò ad un ramo dal quale prese a dondolare con entrambe le mani. Henry atterrò su quello accanto e si accucciò un secondo per riprendere l'equilibrio. Il tronco che aveva scelto non era abbastanza stabile e traballò sotto il peso del giovane che inevitabilmente, scivolò all'indietro cadendo.

Gli occhi di Henry, si spalancarono per la sorpresa e cercò immediatamente quelli di Cirilla che lo guardavano in pieno orrore. La ragazza, in un impeto, si allungò per prenderlo ma non riuscì ad afferrarlo in tempo, così lasciò andare il suo punto sicuro e lo seguì. Henry la accolse tra le sue braccia e proprio mentre Cirilla incrociava le sue dietro la schiena del giovane, i due furono travolti dalla valanga che li trasportò verso il centro dell'accampamento per poi sotterrarli.

La regina provò a muoversi ma la neve glielo rendeva difficile. Doveva sbrigarsi prima che la valanga si solidificasse, allora sarebbe stato come se un muro di cemento li avrebbe avvolti e non si sarebbero mai potuti liberare. Henry, lentamente sollevò le mani verso l'alto. Cirilla Sentì i muscoli di Henry flettersi senza successo.

La poca aria che avevano immagazzinato stava rapidamente finendo. Henry sollevò lo sguardo quel tanto che bastava per vedere che in superficie c'era una luce a soli pochi centimetri da loro. Con le dita ormai quasi congelate, strinse due volte la cotta di maglia di Cirilla e lei capì che voleva essere aiutato.

Fu uno sforzo immane anche solo riuscire ad alzare le braccia senza perdere la piccola sacca d'aria che si erano scavati a fatica ma riuscirono e tirare fuori le mani e quando, dopo momenti che parvero interminabili, sentirono il vento freddo, Henry utilizzò tutto quello che aveva usando le unghie, la testa, qualsiasi cosa, per scavare. Cirilla aveva preso a tremare e il ragazzo aveva il brutto presentimento che avesse finito il fiato. Sentì i muscoli lacerarsi mentre lottava contro la dura neve. Quando riuscì ad aprirsi un varco abbastanza grande, notò che Håvard e altri stavano correndo verso di loro per aiutarli.

Henry indicò immediatamente Cirilla e loro si prodigarono a scavare con le loro armi una buca attorno al corpo esile della loro regina.

Il ragazzo la prese per la vita e la tirò fuori consegnandola ad Håvard che se la strinse al petto. Per un breve momento, Henry sentì la vita scivolargli dalle dita perché Cirilla non dava segni. Era catatonica e aveva un colorito poco rassicurante. Henry era ricoperto di escoriazioni e alcune parti del corpo, specialmente le mani sanguinavano per il freddo ma stava bene, tutto sommato.

Non avevano passato troppo tempo sotto la neve. Tuttavia, Cirilla era debilitata per la serie di sfortunati eventi e quella botta doveva averla colpita molto forte. Il ragazzo si tirò fuori dal mucchio e raggiunse la sua amata, sfregandole le braccia con vigore. Håvard la consegnò a henry, Cirilla sembrava un budino per come gli cadde addosso. Le prese il mento tra le mani e la scosse, dandole piccoli schiaffetti sul viso.

"Non azzardarti a morire per un po' di neve, Cirilla o ti prenderò in giro per sempre!"

Le dita affusolate di Cirilla si chiusero attorno al polso di Henry e lei aprì quei bellissimi occhi verdi, con immenso sollievo del ragazzo.

"Chi è che devi prendere in giro?" la voce era appena udibile e Henry rise rubandole un bacio che le fece ritornare un po' di calore nel corpo.

"Non è il momento, maestà." protesto Håvard al che Cirilla sollevò una mano per interromperlo e continuò a consumarsi Henry ancora per un po'. Erano quasi morti entrambi, se lo potevano concedere un momento.

Ci fu un rombo provenire dalla parte più lontana dell'accampamento, proprio dal punto dove Cirilla aveva fatto esplodere le cariche per impedire all'esercito danese di attraversare il valico. Fu assordante ma non tanto forte quanto quello che aveva fatto crollare anni e anni di neve dalle montagne di Mane.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureWhere stories live. Discover now