Capitolo 92

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adesso rallento con gli updates perchè ho pochi capitoli di vantaggio <3

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Cirilla ricercò Henry. Il ragazzo si stava allenando con uno dei ribelli sotto lo sguardo vigile di Håvard che gli suggeriva come muoversi e cosa fare tutto il tempo. Henry era bravo, Cirilla non lo aveva mai visto praticare seriamente di scherma, ma i mannesi erano seri nella loro arte con la spada e per quanto henry ci provasse, riusciva a malapena a tenergli testa.

Cirilla posò il mento sulle braccia incrociate intanto che lo guardava e vide Henry bloccarsi come se avesse avuto un brivido per poi cercarla con lo sguardo. Cirilla si meravigliò, sembrava l'avesse percepita.

Purtroppo per Henry il mannese non aveva capito che doveva fermarsi e con il manico della spada lo colpi dietro la schiena facendola cadere.

"Non c'è tempo di distrarsi in una battaglia vera, principino." Cirilla aprì il cancello di legno e raggiunse Henry dando un'occhiataccia a Håvard.

"Ehi!" salutò Henry mettendosi in piedi come se nulla fosse successo. Cirilla lo trovò adorabile. "Com'è andata con Liv?"

"Mi ha spiegato che ti ha suggerito come mettermi le mani addosso." Henry sollevò le mani sorridendo.

"Colpevole." Ammise. Cirilla prese un asciugamano che era appoggiato sulla staccionata e lo passò ad Henry. Il ragazzo si tamponò la fronte per poi precedere in una mossa poco elegante annusandosi.

"Avrei proprio bisogno di un bagno." Confessò e offrì la mano a Cirilla. Lei la prese e i due si incamminarono fuori dal campo d'addestramento sotto gli occhi adoranti del popolo di Mane che ormai aveva preso ad aspettarsi quelle manifestazioni dalla coppia e quasi le pretendeva.

Erano una coppia bella da mozzare il fiato e insieme sembravano brillare di una luce che metteva di buon umore l'intero accampamento. Poi apprezzavano molto il principe e il modo in cui galantemente sollevava Cirilla per la vita quando dovevano passare una pozzanghera con disappunto della ragazza che diceva sempre che poteva anche saltarla da sola ma non lo faceva mai. O di come lui inconsciamente avesse iniziato a non spostare più la mano che posava sulla parte bassa della schiena dopo averla aiutata.

Cirilla fece portare la grande tinozza di legno e i due ci si immersero dopo aver congedato la servitù.

"Cosa dirà la gente quando saprà che ho deflorato la loro preziosa regina." Scherzò Henry passandole un pezzo di stoffa sul collo.

"Che ha goduto così tanto da far scappare ogni animale nella foresta, suppongo." Rispose Cirilla. Henry le baciò il capo per poi tirarla a sé. Cirilla chiuse gli occhi istintivamente e si irrigidì.

I ricordi la stavano martellando e stava facendo del suo meglio per non ritrarsi. Henry la percepì e quindi la lasciò andare immediatamente.

"Perdonami Henry." Lui schioccò la lingua per dirle che era tutto apposto. Cirilla lasciò che le braccia finissero sott'acqua mentre nervosamente giocava con le sue dita.

"Henry..."

"Non serve, Cirilla." La interruppe lui allora Cirilla gli rispose un po' stizzita.

"Lasciami parlare, per favore Henry." Henry si ammutolì sistemandosi contro la tinozza un po' sorpreso per il tono serafico della sua innamorata.

"Lo so che non è facile per te. Non lo è nemmeno per me ma devo tirarlo fuori o non riuscirò mai ad andare avanti e mi sentirò sempre in colpa nei tuoi confronti." Henry le massaggiò le braccia per invitarla a proseguire.

"Sai che sono stata settimane chiusa in gabbia, no?" Henry annuì posando il mento sulla spalla di Cirilla. "Quando mi ha fatto entrare, sono finita in un'altra gabbia più grande sotto la sua tenda. Lì ci sono stata poco poiché mi ha liberato subito. Lo ha fatto perché voleva farmi cedere, voleva che mi concedessi a lui volontariamente e così ha iniziato a predarmi. Ogni volta che ne aveva l'occasione, mi metteva le mani addosso e la parte peggiore era che alcune volte, sono stata sul punto di farlo vincere, perché non ne potevo più. Ho cercato, giorno e notte di trovare pure una briciola dentro di me che potessi confondere con un sentimento d'amore, non riuscivo a trovarla. E ogni volta che mi spogliava, ogni volta che mi minacciava, la mia resistenza si faceva sempre più sottile. Qualsiasi cosa succedeva di buono, come il lasciarmi scorrazzare per la spiaggia, aveva un costo. Persino essere gentile con lui era un prezzo che mi costava tanto pagare. E ogni volta che per sbaglio ti nominavo o alludevo a te, si arrabbiava tanto." Cirilla si portò le braccia al petto nel tentativo di proteggersi dalle urla di Tristan.

Dalla sua cattiveria che sembrava scorrerle nelle vene ormai macchiandole di nero.

"Poi ha catturato Emil. Lo ha legato ad un palo e minacciò di farlo soffrire pene indicibili se non mi fossi consegnata a lui. E quando l'ho fatto, perché non sapevo cosa altro fare, lui non mi ha presa. E gli sono stata grata, Henry! grata di non essere stata violentata, riesci a credere che qualcuno sano di mente potrebbe essere debitore a qualcuno perché quel giorno non gli è andata di fargli del male?"

Henry non si muoveva, il suo corpo era come esplosivo pronto a saltare in aria. Non poteva assolutamente interrompere Cirilla ma quel racconto lo stava provando a livello mentale, la prossima volta che avrebbe messo le mani addosso a Tristan, lo avrebbe fatto a pezzi quello era sicuro.

"Emil si è tolto la vita poco dopo e siamo ritornati al castello. E credo di aver pianto il doppio delle lacrime, perché a mio padre non sono riuscita mai a perdonargli di avermi abbandonato così, mentre Emil è morto per proteggermi. Per una buona causa. Per quanto assurdo possa sembrare anche se io non ritengo di meritarmi un tale onore da parte sua. Poi, penso di aver pianto molto per me stessa, purtroppo."

Cirilla nascose il capo nelle ginocchia e Henry la sentì tremare mentre soffocava i singhiozzi.

"Mi ha legata Henry. Mi ha imprigionata, mi ha tolto ogni dignità, ogni diritto. Qualsiasi cosa avessi era sua e poteva togliermela quando voleva." Cirilla gli raccontò tutto, ogni cosa.

Sputò fuori ogni dettaglio che le veniva in mente e anche se Henry stava soffrendo indicibilmente tanto, la lasciò fare perché Cirilla ne aveva passate tante e il minimo che potesse fare era ascoltarla.

In quei casi, prestare un orecchio d'ascolto è l'aiuto migliore che si possa dare a l'altra persona.

Poi Cirilla gli tirò addosso qualcosa che non si aspettava.

"La prima notte al castello dopo che aveva seppellito Emil. Ho sognato che Tristan finalmente aveva quello che tanto agognava. La mia mente gli ha concesso di vincere e mi ha avuta, seppure non in realtà e forse, sarebbe stato meno doloroso." Cirilla gli spiegò a grandi linee che cosa aveva sognato e come il sogno si era ripetuto per molte notti dopo.

Gli disse che era quello che faceva scaturire i terrori notturni e che sfortunatamente, lo aveva continuato a sognare anche quando era stata al sicuro tra le sue braccia.

Henry si ritrovò ad arrampicarsi fuori dalla tinozza e senza asciugarsi, si infilò i pantaloni come terrorizzato. Cirilla lo stava guardando spaventata.

Henry non lo aveva preso bene.

Come poteva?

Alla fine, aveva tradito anche lui. Che scarto, che era Cirilla.

"Henry?" chiamò Cirilla avvicinandosi al bordo.

"Non prenderla male, Cirilla. Ma ho bisogno di un momento."

"Aspetta." Henry non riuscì a sentire altro. Aveva nella testa l'immagine vivida di Cirilla avvinghiata a Tristan e la cosa lo aveva sconvolto. Non riusciva a togliersela nemmeno quando sbatteva incessantemente le palpebre.

Non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere.

Non poteva pensare che Cirilla, in tutto quel dolore alla fine era stata così sfinita da cercarlo di sua spontanea volontà. Perché avrebbe voluto significare che una piccola parte di lei lo desiderava e lui non riusciva a farselo andare bene.

Doveva schiarirsi la mente. Aveva bisogno solo di un secondo.

Doveva analizzare quello che Cirilla gli aveva detto e spingere via le sue insicurezze.

Superò il campo e si nascose in una radura ricoperta di fiorellini bianchi che sembravano fiocchi di neve.

Cominciò a strapparli incessantemente dal terreno intanto che pensava.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ