Capitolo 111

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20 pagine già scritte.... aiutatemi. sono mesi che scrivo di sti due.

Le falcate di Sol erano prepotenti verso la montagna. Scavalcava grandi burroni come se fossero piccoli buchi nel terreno e saltava da una protuberanza all'altra come se essa non fosse altro che un sassolino poco ingombrante.

Cirilla e Henry dovettero tenersi stretti al folto pelo dell'enorme lupo per evitare di ruzzolare via e spezzarsi il collo.

Al dio sembrava piacere il fatto che sentiva i suoi ospiti sussultare ogni volta che andava più in alto e continuò a diventare spericolato così da farli dipendere completamente da lui. era un dio egocentrico, godeva nel poter guidare i mortali, dopotutto.

Quando finalmente, arrivarono ai piedi della catena montuosa, Henry saltò sul terreno immediatamente e dopo un secondo di tentennamento, si volse per aiutare Cirilla a scendere.

La regina gli volò tra le braccia facendolo inciampare e cadere. Ci aveva messo troppo entusiasmo, pensò Cirilla mentre Henry rideva e tossiva sotto di lei.

"Perdonami, Henry!" disse mettendosi in piedi e sistemandosi quello che restava del suo abbigliamento e offrendo una mano al ragazzo che la accettò. Henry voleva dire qualcosa a Cirilla ma la ragazza si era voltata a guardare il dio Sol e gli stava rivolgendo uno sguardo di ringraziamento.

"Potente dio Sol." Il lupo, come sorpreso, si mise a sedere e avvolse la grande coda attorno a sé stesso. "La regina di Mane, vi è debitrice e si scusa per qualsiasi cosa possa avervi offeso. Spero possiamo salutarci se non da amici, almeno senza alcun cruccio." E si inchinò in maniera perfetta.

Sol era un amante delle belle cose, ne era sempre circondato e Cirilla era indubbiamente qualcosa di affascinante. Non poteva resistere a quella perfezione formato umano che lo sguardava con lo stesso tipo di sguardo provocatorio che aveva Mane quando bisticciavano e cercava di ammansirlo.

Il lupo tornò umano con un fascio di luce fredda e Henry osservò come il dio che sembrava ricoperto dalla luce solare, prendeva la mano di Cirilla e gliela baciava. Non osò muoversi, la scena sembrava fare parte di una favola. Non vi era alcuna traccia di cattiveria nei suoi modi, né freddezza.

Cirilla era riuscita a smuovere interesse nei confronti di Sol e questo stupì lo stesso dio. Cirilla gli si fece vicina e per quanto le fosse possibile, lo avvolse con le sue esili braccia in un gesto sincero e puro.

Sol si irrigidì e Henry non riuscì a sentire cosa gli avesse detto Cirilla perché lo aveva appena pronunciato però quando il dio e lei si scrutarono, poté percepirne il senso.

Lo aveva ringraziato e lui aveva accettato la tregua.

Si congedarono da pari con il dio che promise di stare fuori dalla sua vita per molto tempo e lei che accettò con un flebile sorriso prima di fare ritorno al fianco di Henry.

Il giovane le prese la mano intrecciando le dita con quelle di Cirilla. Lei fece un passo ma Henry non si mosse, costringendola a tornare al suo posto.

"Cosa?" chiese confusa. Henry fece per aprire la bocca, Cirilla roteò gli occhi e se lo trascinò verso l'accampamento.

"Non è ancora il momento!" strillò facendo schioccare a Henry la lingua in dissenso.

"La stai tirando inutilmente per le lunghe." La ammonì il principe e Cirilla gli tirò fuori la liungua in risposta allungando il passo.

"Zitto o chiederò a Sol di tenermi compagnia questa notte." Henry la raggiunse prendendola per la vita e iniziò a farle il solletico.
"Chi è che deve invitare nella tua tenda eh?" Cirilla cominciò a correre ignorandolo e si infilò nel sentiero che portava all'accampamento. Quando arrivò, scoprì che i soldati non stavano combattendo, invece si occupavano dei feriti. A quanto pareva Tristan era arrivato e aveva ritirato le truppe come aveva promesso.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureWhere stories live. Discover now