Capitolo 91

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"Maestà" qualcuno chiamò e Cirilla mezza addormentata aprì gli occhi. "Che succede?"

"Avete dormito tutto il giorno." Henry si stropicciò il viso per poi guardare Cirilla. Era nuda e stava ancora cercando di dare un senso alle parole della sua guardia del corpo, quando Henry saltò sul posto e addosso a Cirilla per coprirla. Il tutto in una scena molto esilarante.

"Non c'è molto che non ho già visto." Replicò Håvard al quale Henry avvolse Cirilla più stretta nell'abbraccio.

"Non c'è alcuna ragione per cui abbiate un secondo sguardo, allora." Disse Henry brontolando. Cirilla lo trovò adorabile.

"Guardare non posso, così come non ho potuto fare a meno di udire ieri." Henry arrossì e anche Cirilla che si portò una mano al viso imbarazzata.

"Liv vuole sapere se volete quell'infuso rosso." Cirilla guardò Henry e poi scosse il capo.

"No, non serve."

Håvard ridacchiò uscendo e li lasciò soli.

"Sarebbe quella cosa per evitare gravidanze indesiderate?" Cirilla annuì e si mise a sedere sistemandosi la pelliccia in modo da coprire il seno.

"Dato che ieri ci siamo fermati prima, non ho necessità di prenderla."

"Però continuerai a prenderla?"

Cirilla si ammutolì, avrebbe voluto che Henry non fosse così prudente e che le dicesse che poteva dimenticarsene perché tanto se la sarebbe sposata e quindi faceva poca differenza.

Alla fine lo amava anche per quello, nonostante la sua mente razionale aveva preso un grosso rischio seguendola e anche se non lo aveva ammesso apertamente, Cirilla si sentiva molto amata da lui.

Sperò che non le spezzasse il cuore, perché da ciò non sarebbe sopravvissuta.

"Ti ho lasciato un po' di segni." Si scusò Henry e Cirilla sorridente uscì dalle coperte per vestirsi.

Indossò il completo scoperto sulle braccia e Henry notò come fece in modo che i segni delle sue labbra e delle sue unghie fossero visibili da tutti. Ne fu molto orgoglioso che Cirilla non si vergognasse di lui ma che invece, voleva dirlo al mondo che si erano amati.

Con Tristan aveva fatto di tutto per nasconderli. Se lo ricordava la vergogna quando Henry li aveva visti.

"Vado da Liv, Henry. ti dispiace?" il ragazzo sollevò lo sguardo sorpreso e scosse il capo.

"Come?"

"Sto andando a trovare Liv." ripeté Cirilla divertita e lui continuò a guardarla inebetito.

"Ho capito, ma perché sembra tu mi stia chiedendo i l permesso?" Cirilla si fermò e comprese quello che Henry voleva dire. Il tono interrogativo che aveva preso ad usare per ottenere le cose da Tristan.

Il fatto che doveva pregarlo anche solo per uscire dalla tenda e doveva sapere dove fosse sempre, erano diventato parte integrante della sua routine e l'aveva inconsciamente proiettata su Henry. era mortificata così tanto che si grattò nervosamente il capo.

Come ci era finita in quel loop tossico?

Lo sapeva bene come, quello che voleva sapere era come uscirne.

"Perché lo stavo facendo." Ammise sconfitta e Henry scivolò fuori dal letto e con un grande sorriso ebete la raggiunse.

"Sua maestà chiede il permesso del suo umile servitore. Ne sono onorato." Il tono provocatorio e derisorio, fece sorridere Cirilla.

[2]Sol - Il Dio Sole [hs] - AU - MatureWhere stories live. Discover now