Capitolo 79

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****SKIPPATE IL CAPITOLO SE SIETE SENSIBILI *****

Cirilla stava sistemandosi i capelli quando ci furono degli ordini urlati e uno scalpitare. Uscì dalla tenda e si guardò in torno. Veniva dalla grande scalinata quel macello.

Si apprestò a raggiungere la folla di soldati che si era riunita per guardare, e le gambe non le cedettero veramente per poco quando vide Emil.

L'uomo stava venendo portato da due guardie e non stava minimamente opponendo resistenza. Era l'orgoglio fatta persone e non avrebbe causato una scenata o gettato disonore sulla famiglia che serviva.

Cirilla si fece strada tra la gente, sgomitando e spingendo, voleva che Emil la vedesse. L'uomo fu trattato come un animale, lo legarono ad un palo con la corda al collo.

Era vivo almeno. Stava bene tolto alcuni graffi sul viso e sul corpo. E pensava non potesse esserci destino peggiore, finché Tristan non uscì dalla tenda accanto con una spada lunga che puntava su Emil.

Cirilla scattò proprio mentre la abbassava sulla testa dell'uomo.

Tristan la fermò a pochi centimetri dalla spalla di Cirilla ma non la allontanò.

"Principessa, levatevi di torno." La intimò e lei aprì le braccia scuotendo il capo.

"No."

"Cirilla." ammonì il principe e lei non si mosse di un millimetro.

"Se gli fai del male non te lo perdonerò mai." Ringhiò e lui allora spostò la lama per farsi vicino alla sua bella principessa.

"Allora dammi quello che voglio."

"Cosa vuoi? Mi hai chiesto molte cose." Replicò Cirilla seria.

"Tutto." Sentenziò serafico. Aveva trovato il suo punto debole.

"Ti ho già detto che puoi prendere quello che vuoi da me." Tristan incastrò la spada nel terreno e si tirò la corda che era legata ad Emil facendolo sbattere al palo.

"Tristan smettila." Lo fece di nuovo e di nuovo, ancora e ancora. Finché Emil non iniziò a sentirsi stordito.

Cirilla sentì un fuoco possederla, non era mai stata così arrabbiata. Tirò fuori la spada di Tristan dal terreno e gliela puntò al collo.

"Lascialo in pace." Strillò Cirilla che questa volta si scagliò su di lui, affondando la spada. Tristan fece un passo indietro.

I soldati trattennero il respiro. Cirilla l'avrebbe ucciso piuttosto che lasciargli fare del male a Emil. Roteò sui talloni e con un abile mossa e con un altro fendente, lui fece un altro passo indietro.

"Non è colpa mia se non sai cosa significa essere pronti a tutto per le persone che ti hanno cresciuto." Un soldato lanciò a Tristan una spada e lui parò il colpo di Cirilla e con forza la spinse verso terra.

"Voglio Mane Cirilla."

"Non posso dartela." Era sincera e lui glielo lesse negli occhi. Cirilla lo caricò ancora e con una finta, riuscì a rompere la sua guardia fino a quasi colpirlo sulla spalla. La principessa non riuscì ad affondare il colpo perché alla fine non voleva veramente fare del male a Tristan.

"Ho speso troppe risorse per andarmene senza. Dovrai farlo se ci tieni a questo troglodita schifoso." La mano di Cirilla si era mossa prima che lei potesse fare altrimenti e aveva schiaffeggiato il principe proprio d'avanti a tutti.

Anche gli uccelli avevano smesso di cantare.

"Come osi parlare così di persone di cui non sei degno."

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