Capitolo 1: Riguardo quella notte.

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Sabato mattina.
Di solito, in un giorno soleggiato come oggi, un giovane pigro come me si alza dal letto quasi a mezzogiorno, oppure solo dopo essere stato svegliato dalla madre.
Oggi, però, mi sono svegliato con dei sintomi molto insoliti.
Dolori al corpo, noduli al basso ventre causati da non so neanche cosa, che mi provocano talmente fastidio che mi fanno sentire a disagio, al punto da dovermi alzare, pur sapendo che a quest'ora il sole probabilmente non si è ancora alzato per salutare il mondo.

Sbatto più volte le palpebre per regolare la messa a fuoco, poi trasalisco quando vedo solo il soffitto di una stanza che non ha alcuna familiarità con il sistema di memoria del mio cervelletto.

I miei occhi continuano a scrutare le pareti della stanza, osservo i mobili ben allineati, che sottolineano ulteriormente il fatto che questa non è assolutamente la mia stanza, ne sono sicuro al milione per cento e, soprattutto, non è nemmeno la camera da letto di uno dei miei cari amici.
O di altri amici da cui sono solito dormire.

Ma che cazzo!

E dove sono adesso?

Ricordo che ieri sera ho festeggiato con i miei amici la mia patetica sconfitta per la posizione di presidente del consiglio studentesco.
Ho bevuto un bicchiere di birra e poi non ricordo cosa sia successo, almeno fino a quando non mi sono ritrovato sdraiato in un posto sconosciuto.

"Ugh" sento lamentarsi una voce bassa.
Tutti i pensieri nella mia testa si fermano, fino a quando non sento un suono scricchiolante, come quando si premono i freni di un'auto.

È una persona o un fantasma?
Il mio cervello percepisce e interpreta i risultati alla velocità della luce.
I miei occhi si allargano in preda al panico per la situazione in cui mi trovo, a causa della voce.
Questo mi fa pensare: quello che sto vivendo potrebbe essere un qualcosa di soprannaturale o semplicemente il lamento di un fantasma?
Sento un fruscio di coperte. che poi rivelano ciocche di capelli.

Anche se sono spaventato, non sono corso a chiedere aiuto agli altri e ho ancora il tempo di dormire e fingere che tutto questo sia solamente parte di un film fantasy.

Sono stato tramortito da una vedova fantasma che mi ha trascinato a dormire in una casa abbandonata, poi il fantasma ha lanciato un incantesimo per far sembrare questa stanza lussuosa, anche se in realtà è una stanza abbandonata.

Poi il cadavere è stato sepolto sotto il letto e gli spiriti lo hanno accolto con un lamento da sotto la coperta, rifiutandosi di emergere.

Tuttavia, prima di andare avanti con la mia fantasiosa storia, il misterioso qualcosa nascosto sotto la coperta si muove lentamente.
Scivolo rapidamente verso il bordo del letto e lancio un'occhiara nervosa alla coperta, per confermare se quello che ho sentito era davvero un fantasma.

Quando la coperta viene rimossa e rivela ciò che è nascosto sotto, spalanco gli occhi in preda allo shock più totale.
Shock, shock, cento volte più shockante dell'incontro con un fantasma.

"Già in piedi?"
Un ragazzo alto, che ho imparato a riconoscere nelle ultime settimane, sposta lo sguardo su di me mentre si sistema i capelli arruffati.

"Ai Tin!"

"Um, Tinaphop Jirawatanakul."

Non c'è bisogno che tu me lo dica.
Ti conosco bene.
Bello, intelligente, figo e nuovo presidente del consiglio studentesco.
Quello che mi ha fatto perdere la posizione, che mi ha portato a voler bere alcolici, poi al mio ubriacarmi e al mio ritrovarmi in un letto con te, bastardo!

"Cerchi di ricordare cosa sia successo?"
Dice Tin con tono irritato, girandosi su un fianco e portando la mano alla testa.

"Che ci fai qui?"

My School President [Italian Version]Onde histórias criam vida. Descubra agora