Capitolo 29: Premi.

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Oggi è l'ultimo giorno del festival dello sport. È il giorno in cui saranno in palio quasi tutte le medaglie d'oro. La squadra di supporto delle cheerleader è confusa perché non sa in quale stadio andare.

Io e i miei amici decidiamo di sederci a guardare la finale di calcio nello stadio centrale, che si tiene nello stesso momento della partita di basket. Vediamo gli atleti della squadra blu che si preparano. Uno di loro è il bel ragazzo che corre per riscaldarsi, ma non mi importa perché la squadra verde è stata eliminata, quindi non c'è più bisogno di andare a fare il tifo.

"Io e Gun andiamo a vedere la partita di basket".

Oddio. Guardo il mio migliore amico, Po, che si aggrappa come un geco alla mia spalla. Quando abbiamo deciso di andare a vedere quella partita?

"Voi tre andate a vedere il calcio, noi vi raggiungeremo non appena la partita di basket sarà terminata". Po si affretta a spiegare. Gli altri tre lo ascoltano. All'inizio rimangono un po' confusi, ma poi capiscono e ci lasciano soli. Vengo, quindi, trascinato al campo di basket.

"Perché mi hai trascinato qui?" Mi lamento.

"..."

Tace.

Ecco, altri enigmi. Po si rifiuta di spiegarmi il motivo.

"Ehi, Po."

Eh? Mi volto a guardare la fonte del suono e vedo Thewson che guarda Po e cammina verso di noi.

"Ehi.", risponde brevemente Po.

"Hai intenzione di sostenermi?", i miei occhi si spalancano mentre fisso Po. Sul suo volto c'è un'espressione leggermente contrariata.

"Sosterrò la squadra arancione", risponde Po con voce beffarda.

"Peccato." Thewson si porta una mano al petto e simula la faccia triste di una donna anziana che non può salire gratuitamente su un autobus.

Vedendo la sua espressione, mi viene voglia di contattare una casa produttrice di drammi per fargli presente che poteva nascere una nuova stella dell'industria dello spettacolo.

Po non gli risponde, si limita a sospirare rumorosamente, il che è già una risposta sufficiente.

Io, in qualità di osservatore, rimango seduto a guardarli. Vedo Thewson che sorride e si affretta a raggiungere la sua squadra. Dopo che il ragazzo se ne va, mi volto verso Po sorpreso.

"State insieme?", gli chiedo mentre è distratto a guardare qualcosa. Risponde frettolosamente e senza pensare.

"Sì".

Non ci credo...

Credo che Po sappia cosa gli sto chiedendo. Mi guarda e mi spiega qualcosa, ma interrompo subito la sua conversazione.

"Non è il momento giusto, amico".

"Merda, non dirlo a nessuno". Mi ordina Po con voce ferma, temendo che io vada ad annunciarlo agli altri nostri amici, sempre pronti a prendere in giro chiunque. Scrollo le spalle, facendo finta di niente.

"Se glielo dici, ti espongo".

Eh?

"Che significa?" Sorride e mi sussurra all'orecchio...

"So che hai fatto segretamente la pipì nell'orto di zia Sujit".

Maledetto, è il mio segreto!

"Dannazione!" Lo rimprovero e lui scrolla le spalle esattamente come me.

Alla fine, decidiamo di tenere la bocca chiusa e di non parlarne. Se la notizia fosse trapelata, avrebbe avuto un impatto negativo su di me?

Circa cinque minuti prima della partita, vedo gli atleti della squadra blu.

C'è il bel ragazzo in piedi che riceve i doni dai tifosi.

Perché sei così figo? Ti invidio.

In quel momento, il bel ragazzo si gira verso di me e io mi volto di scatto dall'altra parte. Lo guardo di nascosto perché lo invidio ancora di più vedendolo con le sue fan.

"Gun".

"Cosa?" Mi volto verso la persona di fianco a me, che mi dà una gomitata.

"Guarda." Mi indica con la testa la direzione in cui guardare. Seguo il suo sguardo e trovo una persona. Non c'è bisogno di indovinare chi è.

Il bel ragazzo!

"Cosa c'è?" Chiedo, cercando di fare il disinvolto, ma lui non risponde.

Che diavolo mi sta buttando addosso? Eh? Questi sono gli oggetti che i fan gli hanno dato poco fa. Sono per me?

Voglio chiedergli perché me li ha portati, ma se n'è già andato.

Wow, sei una persona strana, bel ragazzo.

"Qualcosa mi puzza", dice Po. Lo guardo e gli urlo contro senza nemmeno pensarci.

"Folle!"

Po non dovrebbe essere contento, invece sorride come se stesse escogitando un piano.

"E' come se foste in un drama".

"Perchè?" Chiedo al mio strano amico, che deve aver studiato troppo.

"Il protagonista mostra la sua sincerità. Non vuole che l'eroina fraintenda. Così dona tutto quello che le altre donne gli hanno dato all'eroina". Po recita la sua opera mentre io ascolto, facendo un respiro profondo.

"Vuoi che ti porti in ospedale?"

Penso che sia ora che consulti uno psichiatra e prenda delle medicine per non avere pensieri strani.

La partita inizia con la squadra blu che gioca molto bene.

Giocano meglio contro la squadra arancione, con il bel ragazzo che lancia dalla linea dei tre punti. Anche nel quarto successivo, la squadra blu sfrutta le sue abilità di palleggio, evitando i giocatori della squadra arancione e conquistando un gran numero di punti.

Alla fine della partita, la squadra Blu batte la squadra Arancione per 49 a 17. Il vicepreside consegna le medaglie a tutti gli studenti. Si sentono applausi e grida, soprattutto quando Thewson e il bel ragazzo vengono premiati con le medaglie.

"Sono molte". Po indica il tabellone delle pubbliche relazioni, che ora mostra il numero totale di medaglie.

La squadra blu conquista il primo posto con sedici medaglie d'oro, seguita dalla squadra arancione con cinque medaglie d'oro. La squadra rossa e la squadra rosa sono a pari merito con due medaglie d'oro, mentre la squadra verde ha una medaglia d'oro per la gara di tiro alla fune.

"Ci sono tutti atleti nella loro squadra". Rispondo e Po annuisce.

Ci alziamo quando vediamo che la folla comincia a disperdersi, ma io porto ancora un peso sulle gambe...

"Voglio riportare queste cose a Tin". Dico a Po di aspettare, sperando che non scompaia come al solito.

"Allora vado in bagno. Torno tra poco". Annuisco e mi avvicino al bel ragazzo che sta bevendo.

"Ecco." Gli consegno gli oggetti. Lui mi guarda in silenzio e mi indica una poltrona vuota, per farmi capire che dovevo poggiarli lì, così lo faccio subito. In quel momento, sento qualcosa che mi avvolge il collo. Guardo incredulo di che si tratta, poi mi volto a guardare il bel ragazzo e sollevo un sopracciglio.

"Deposito", è tutto quello che dice prima di afferrare le sue cose. Io rimango in piedi, confuso, con la medaglia al collo.

"Hai fame?" Non aspetta neanche la mia risposta, si limita a trascinarmi in mensa.

Ok, cosa sta facendo? Devo portarlo dallo psichiatra con Po?

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