Capitolo 54: Il genero.

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Dato che la mamma non me l'ha detto, chiamo per chiedere al bel ragazzo cosa è successo. Tuttavia, credo di non far altro che confonderlo, perché alla velocità della luce non gli do la possibilità di spiegarsi, ma interrompo subito la telefonata.

Rimango sveglio per quasi un'ora, ma i miei occhi non mostrano alcun segno di stanchezza. Sto solo riflettendo. Ammetto di essere arrabbiato perché non mi ha detto una cosa così importante e, proprio per questo, comincio a pensare come sarebbe facile, in futuro, nascondere qualcos'altro. Un tradimento, per esempio.

Comincio a pensare anche ad altro.

5 chiamate perse.

Guardo il cellulare che giace accanto al cuscino. Lo schermo si illumina perché qualcuno sta chiamando. Non sono ancora pronto a rispondere, non ho ancora voglia di parlare. Ho paura di arrabbiarmi fino a perdere la mia sanità mentale. Ma lui non sembra arrendersi. Quando non rispondo alle chiamate, ricorre a LINE.

Sn
– Cosa c'è che non va? Rispondi al telefono.

Quale persona arrabbiata risponderebbe al telefono, dannazione!

Sn
– Perché non rispondi?

Non lo so, non voglio.

Ah, perché sono così arrabbiato?

Sn
– Vengo da te.

Ehi, folle! Salto immediatamente a sedere, fissando lo schermo del cellulare in stato di shock. Dice sul serio o è uno scherzo?

Sn
– Sono appena uscito dal mio condominio.

Non posso più aspettare. Decido di rispondergli su LINE.

Io
– Sei impazzito? Torna subito in camera.

Sn
– Finalmente una risposta. Posso chiamarti?

Io
– Parleremo domani.

Sn
– Non possiamo parlare adesso?

Io
– Se parliamo adesso, cosa ti dirò domani?

Sn
– Io voglio parlare.

Io
– Se mi chiami adesso, non mi vedrai più.

Sn
– Possiamo parlare domani.

Che fatica!

Finisco di vestirmi e corro giù per le scale fino alla cucina, dove vedo la signora Ratchanee che sta preparando la colazione. All'inizio, vorrei ignorarla a causa della situazione di ieri, ma la mamma si limita a ridere finché la stanza non diventa chiassosa, perciò decido di eliminare il problema mangiando insieme un boccone veloce.

"Torna a casa in fretta dopo scuola, ok?"

"Perché?"

"Mamma vuole dare una festa". Mi fa l'occhiolino.

"Per cosa?"

"Mio figlio ha un ragazzo"

"..."

Beh ok, mamma.

Quando mi metto le scarpe e mi preparo a uscire di casa, mia madre mi raggiunge, come se avesse paura che io scappassi con qualcuno che non conosco.

"Sbrigati a tornare a casa".

My School President [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora