Capitolo 43: Giorno di scuola.

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Il primo giorno del nuovo semestre, il traffico è molto intenso. Io, che di solito prendo l'autobus per andare a scuola, devo cambiare programma e prendere il moto-taxi, visto che viaggia ad una velocità superiore. Dovremmo superare l'ingorgo in fretta e furia, perché devo essere a scuola in tempo per mettermi in fila per la cerimonia dell'alzabandiera.

Cinquanta baht.

Il classico prezzo che viene richiesto per questa tratta di viaggio. Il conducente guida veloce, passa sui marciapiedi facendo urlare i pedoni ad un livello tale che le orecchie mi si intorpidiscono e, inoltre, non ci sono caschi che proteggono i passeggeri da eventuali danni, tanto che scommetto che i clienti sono sempre timorosi di perdere la vita. Finalmente arriviamo a destinazione e mi dirigo verso il cancello della scuola.

Ma... Ehi! Mentre supero il cancello vedo qualcosa che mi fa indietreggiare, in modo da poter osservare meglio. Vedo un enorme cartellone pubblicitario, come quelli che si trovano lungo l'autostrada.

Cielo... E' una foto di Po e del bel ragazzo con in mano le loro medaglie. Il viso di Po è sorridente, mentre l'espressione del bel ragazzo è simile a quella di qualcuno che sta soffrendo. Inoltre, il suo viso è estremamente pallido, quasi anemico, come se fosse stato sottoposto a un programma di editing fotografico coreano di tendenza.

Sorrido in modo incontrollato, per poi continuare a camminare verso la scuola. La mia destinazione è lo stesso posto di sempre, dove incontro i miei cinque amici. Prima di arrivarci, noto un ragazzo alto che si dirige verso di me. È qualcuno che conosco bene, la stessa persona che ho visto sul cartellone poco fa.

Mi guarda come se stessi sottovalutando il prezzo dello sgombro al mercato del pesce fresco. Impreco silenziosamente contro il ragazzo alto, che mi sta squadrando dalla testa ai piedi e dai piedi alla testa.

"Cosa stai guardando?" Alzo la voce, indispettito dal fatto che mi stia guardando in quel modo. Lui rimane immobile, poi allunga la mano, mi afferra e mi gira come se stesse controllando qualcosa.

"Che c'è?"

Spingo via la sua mano.

"Perché sei cicciotto?"

Bastardo!

La sua osservazione mi fa quasi venire i nervi, perché questo bel ragazzo sta criticando il mio corpo. Mi spinge a guardarmi le cosce, dove il grasso si è accumulato e le ricopre in gran quantità.

Maledetto!

"Sei così cicciotto". La persona dalla bocca scortese usa la mano per tirare i miei vestiti per farli gonfiare un po' e tira un po' giù i pantaloni. Anche se non funziona perché sono stretti.

Uff, non dovrei mangiare troppo durante le pause.

"Cicciotto". Il bel ragazzo continua a stuzzicarmi. Il suo viso è così allegro anche se dice parole del genere.

Ti colpisco in testa.

"Che c'è di male se sono cicciotto?"

"No, in realtà niente."

"Allora lascia perdere".

Sono così incazzato in questo momento. Il semestre è cominciato alla grande, con delle affermazioni sul mio peso.

Cammino verso il tavolo dove sono i miei cinque amici e loro, invece di salutarmi come sempre, dicono tutti all'unisono: "Cicciotto."

Dannazione! Dopo la scuola mi butto in piscina.

Faccio finta di non preoccuparmi di quello che dicono i miei amici e mi affretto a sedermi su una sedia tra Po e Win.

"Che bravo fidanzato". Yo e Pat parlano a voce così alta che il venditore di carne di maiale del mercato riuscirebbe a sentirli.

My School President [Italian Version]Where stories live. Discover now