Capitolo 57: Chiang Mai... Ti amo.

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La natura è così crudele.

La famosa canzone di Pumpuang Duangjan è diventata una metafora dei dieci gradi del clima odierno. Forse non è così freddo come in altri Paesi, ma il vento forte che mi colpisce in questo momento è innegabile.

"Da questa parte, figliolo". Mi volto verso la voce della donna che mi fa strada.

La madre del bel ragazzo.

Ieri sera sono arrivato a Chiang Mai con il bel ragazzo. Prima di andare nella sua grande casa alla periferia della città, mi sono unito ai genitori del ragazzo a Phra That Doi Suthep, per richiedere una benedizione per le cose belle della vita. Lungo la strada, ci siamo fermati a rendere omaggio e a fare offerte al memoriale di Kruba Sri Wichai.

"Sei già stato qui?"

"Questa è la prima volta". Rispondo con un sorriso prima di salire le scale per la prima volta, seguendo sua madre. Dopo essere salito al piano superiore, dove si trovano negozi di alimentari e di souvenir, guardo la seconda scalinata che si estende fino all'ingresso del Phra That Doi Suthep. Quasi svengo.

Troppo alta. Troppo pigro per camminare.

"Vuoi che ti porti in braccio?" Una voce beffarda proviene da dietro di me.

Che nervoso. Più lo vedo e più mi viene voglia di buttarlo giù dalle scale a calci.

"Puoi?" Chiedo di nuovo.

"Non lo so, ci proverò". Il bel ragazzo si muove rapidamente per sollevarmi come ha detto, ma io colpisco il suo braccio con tutta la forza.

Cosa stai facendo?

"Sei così tenero che mamma e papà sono arrossiti". La madre del bel ragazzo si gira e mi prende in giro.

Sono imbarazzato.

Il padre del bel ragazzo, che ha un carattere tranquillo, sorride accanto alla madre.

Quando arrivo in cima, mi tolgo le scarpe e le appoggio su un ripiano prima di seguire mamma e papà, con la figura alta che mi rimane alle spalle, poco distante, come uno spirito. Come se temesse che mi rapissero.

Ehi, quassù fa ancora più freddo. Mi stringo forte le braccia, perché anche se indosso un maglione sento comunque il vento addosso.

"Freddo?"

"Mh." Sto tremando in questo modo e secondo te ho caldo? Non credo.

"Allora ti abbraccio".

"Smettila." Metto una mano sulla fronte del furbetto. Anche in un tempio non si contiene.

"Il mio ragazzo morirà di freddo". Il ragazzo alto sorride sornione e alza le sopracciglia per irritarmi.

"Chi è il tuo ragazzo, razza di-...?"

Poiché credo che parlare in modo scortese in un luogo sacro è peccato, mi costringo a parlare in modo educato, come mai prima d'ora. La persona di fronte a me lo capisce e ride di gusto.

Ah... per favore, smettila di ridere. Quando scenderemo, ti colpirò forte in testa.

Al termine delle funzioni religiose e delle preghiere, suo padre e sua madre mi portano in giro a rendere omaggio a tutte e quattro le direzioni. Da quanto ho capito, rispettare ogni direzione porta benefici diversi. Poi scattiamo delle foto da tenere come ricordo e torniamo giù.

"Hai fame, figliolo?" Chiede papà. Naturalmente, il mio stomaco brontola e mi affretto a fare un cenno con la testa.

Inizialmente, avevo programmato di fermarmi in un punto panoramico per vedere la vista della città di Chiang Mai, ma c'era molta gente e la nebbia copriva l'intera città, quindi non sono riuscito a vedere nulla.

My School President [Italian Version]Where stories live. Discover now