Capitolo 41: La pulizia.

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Apro gli occhi al mattino e mi ritrovo accoccolato tra le braccia del bel ragazzo di ieri sera. Capisco perché sono riuscito a dormire bene. Il suo corpo è caldo, al contrario di quel suo sguardo, che è così freddo come un ghiacciaio che chiunque lo vede vuole stargli alla larga.

E guardatelo, sdraiato a torso nudo mentre dorme. Il condizionatore emette aria molto fredda, se si ammala, chi sarà responsabile di prendersi cura di lui? Ovviamente io. Devi imparare a prenderti cura di te stesso, bello.

Per punizione, gli conficco un dito sulla punta del naso, cercando di sollevare la sua mano pesante dal mio fianco. Mi abbraccia così forte che i nostri corpi si fondono.

"Che ore sono?"

Perché ti sei svegliato adesso? Apre gli occhi e mi guarda. Poi chiude gli occhi e si riaddormenta. Con fatica cerco di vedere l'orologio sul comodino.

"Sono le sei".

"Mhh..." mormora il bel ragazzo, chiudendo ancora gli occhi. È un bene che io non voglia parlare con lui in questo momento, ma accidenti! Il bel ragazzo mi attira così vicino che quasi soffoco sul suo petto.

"Lasciami andare!" Mi sforzo di contorcermi, come un cervo che cerca di scappare da un serpente.

"Non è ancora mattina".

"Non è ancora mattina?" Il gallo sta già cantando fino a farsi male alla gola.

Ma lui torna comunque a dormire.

"Svegliati!" Questa volta urlo, per vedere per quanto tempo avrebbe potuto sopportare di tenere gli occhi chiusi.

"Non pensi di aver dormito abbastanza?" Dico con voce bassa, ma il bel ragazzo rimane ancora sdraiato e non si muove.

Okay, l'hai voluto te.

Escogito un piano diabolico: sposto lentamente la mia mano libera verso la vita del bel ragazzo con un sorriso soddisfatto, prima di ficcare vigorosamente il dito nella posizione desiderata.

"Ecco quello che ti meriti!" Sfrutto tutta la mia forza. Il ragazzo solleticato in vita apre gli occhi. Se l'avessi saputo, l'avrei fatto fin dall'inizio.

"Non fare il monello!" Esclama il bel ragazzo.

E allora? Chi se ne frega? Continuo a fargli il solletico, finché non si dimena sul letto.

"La vuoi smettere o no?" Mi minaccia con un tono poco amichevole. Sembra che voglia rompermi l'osso del collo, ma io non ho paura perché questa è casa mia, dove il bel ragazzo non oserebbe mai farmi niente.

"Non esiste!" Scrollo le spalle mentre mi preparo per un altro attacco, il ragazzo alto però ha già preparato la sua difesa.

"Non dire che non ti avevo avvertito", dice a voce alta.

"Ehi!"

Dannazione! Il bel ragazzo si getta su di me e mi sovrasta con il suo corpo. Mi tiene le braccia sopra la testa, in modo che io non possa più fargli il solletico.

Sei molto vicino. Perché stai avvicinando il tuo viso al mio, idiota?

"Togliti di dosso!" Lo rimprovero, cercando di liberare le mani per poter spingere via la sua brutta faccia. Ma lui non fa quello che gli dico, anzi, il suo viso si avvicina ancora di più, fino a quando sento la punta del suo naso sfiorare il mio.

Chiudo frettolosamente gli occhi.

Il respiro della persona sopra di me colpisce la mia guancia e si avvicina lentamente all'angolo delle mie labbra. Tengo gli occhi chiusi. Sono nervoso e spaventato allo stesso tempo.

My School President [Italian Version]Where stories live. Discover now