Capitolo 31: Un giorno di pioggia.

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Lunedì.

Oltre al solito blocco del traffico, oggi il cielo è particolarmente nuvoloso. Se piove nell'ora di punta garantisco che sarà un disastro, quindi sono costretto a uscire di casa di mattina presto per evitare di arrivare in ritardo a scuola. Il mio ombrello blu scuro è piuttosto logoro, come se fosse stato morso da un cane. Lo tiro fuori dall'armadietto e lo provo, aprendolo. Si può ancora usare, ma non per molto.

"Esco, mamma".

"Hai preso il tuo panino?". Una voce dalla cucina mi rimbomba nei timpani.

"Sì".

"Ok, fai attenzione".

Esco e aspetto l'autobus a una fermata abbastanza affollata. Sembra che tutti abbiano pensato la mia stessa cosa e siano usciti di corsa da casa prima dello scatenarsi della pioggia.

Beep... beep...

Tutti i presenti alla fermata dell'autobus, me compreso, girano la testa in direzione del clacson, vedendo una moto che si ferma proprio di fronte a me.

Chi diavolo è? È un ladro o cosa?

Sono pronto a scappare, ma quando il pilota si toglie il casco, mi sento sollevato.

"Sound".

"Esattamente, signor Gun". Il ragazzo sulla moto alza un sopracciglio verso di me. Vorrei davvero dargli un bel colpo in testa.

"Cosa ci fai qui?" Chiedo a bassa voce.

"Avevo delle faccende da sbrigare".

"Oh..." Annuisco. Vedo l'autobus avvicinarsi, ma l'autista non accosta nemmeno alla nostra fermata e continua a guidare.

"Ehi!"

"Vuoi venire con me?". Sound accarezza il sellino della sua moto.

"No." Mi rifiuto immediatamente, preoccupato che possa guidare a tutta velocità e schiantarsi, facendoci finire sulla prima pagina di un giornale.

"Oh, che peccato. Molte persone accetterebbero di buon grado". Sound fa la faccia di un bambino che è cresciuto con un padre e una madre che non lo amano. Cosa dovrei fare?

"Cosa vorrebbero accettare da te?". Sound, che all'inizio era accigliato, sorride e punta un dito verso la parte sinistra del suo petto.

"Il mio cuore".

Cavolo, è il tipo di battuta che mi aspetto da un bambino delle elementari che chiede a qualcuno di essere la sua fidanzata per la prima volta. Sono senza parole.

"Cringe". Dico, mentre Sound sembra soddisfatto.

Sono inorridito...

"Non andrò troppo veloce". Sound prende un altro casco appeso davanti alla moto e me lo porge.

"Hai già la patente di guida?" Sbatto le palpebre, senza accettare il casco. Mi devo prima assicurare che possa effettivamente guidare una moto. Tira fuori il portafoglio e mi mostra la patente. Sono sollevato. È una patente di guida valida.

"Vieni con me?", mi chiede ancora. Annuisco, indosso il casco e salgo sulla sua moto.

"Tieniti forte".

"Se guidi veloce, ti do un pugno in testa". Minaccio la persona che sta avviando il motore della moto senza nemmeno guardarmi.

"Sì, signore." Dice Sound mentre abbassa la visiera.

Brum!

La sua moto si fa strada tra veicoli di ogni tipo. Guidare tra gli spazi tra le auto mi porta sempre a sollevare una gamba per controllare se il ginocchio è a posto o meno, temendo che un'altra auto possa colpirmi fino a far sgorgare sangue. Inoltre, le svolte a destra e a sinistra mi costringono, con una mano, a tenere saldamente i passamano della parte posteriore della moto, mentre con l'altra devo aggrapparmi all'orlo dell'uniforme di Sound per evitare di cadere.

My School President [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora