Capitolo 18: Studiare a letto.

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Arrivati all'appartamento del bel ragazzo, il proprietario della stanza va a farsi la doccia. Io rimango a svolgere i problemi di matematica sul divano, che avevo trasformato in un tavolo da lettura. Il tutor mi ha minacciato dicendomi che dovevo finire di risolvere tutti i problemi prima che lui uscisse dal bagno, altrimenti mi avrebbe fatto studiare tutta la notte.

La vita deve essere così difficile?... Rispondimi Dio!

Mi siedo e svolgo diversi problemi. Mi accorgo subito che il bel ragazzo ha finito di fare il bagno. È dietro di me. Sento che si sporge in avanti per guardarmi mentre faccio i calcoli.

"L'acqua dei tuoi capelli è gocciolata sulla mia testa, sai?" indico il bel ragazzo, che mi sta guardando. Gocce d'acqua mi colano sul viso.
Sta giocando con me.

"Lo so".

Huh!!! Lo sai eppure continui a farlo.

"Stai scherzando?" Lo rimprovero, ma lui sorride. Vorrei colpirlo in testa.

"Asciugami i capelli" ordina distaccato il tirannico padrone di casa, prima di gettarmi sulla testa il piccolo asciugamano che avevo sulla spalla.

"Non hai un asciugacapelli?"

"È rotto".

Sospiro nel modo più irritato possibile. Non è già abbastanza infastidirmi mentre sto facendo matematica, ora devo anche svolgere questo compito. Se il mio cervello si blocca e smette di funzionare, chi ne sarà responsabile?

Ma comunque... è mio dovere, siccome sono ancora al suo servizio come bae. Inoltre, mi farà anche da tutor.

"Siediti" ordino e lui obbedisce. Gli asciugo delicatamente i capelli umidi, per paura di strapparglieli. Se succedesse, sarei di nuovo maledetto.

"Prova a leggere la formula del limite".

Dannazione, non mi seccare. Meglio farmi cantare, ballare, raccontare poesie e recitare preghiere.

"Uh...." Balbetto perché la stupidità comincia a insinuarsi e a divorare i miei emisferi cerebrali acuti in un istante.

"Non la ricordi?" mi chiede il bel ragazzo.

Beh... sì! Se non ricordo male, è passato un po' di tempo da quando te l'ho ripetuta.

"Sì". Rispondo lentamente.

Placca!

"Fa male" impreco contro il ragazzo che mi colpisce alla fronte per la milionesima volta. Chi si prenderà la responsabilità se la parte del mio cervello che serve per pensare e leggere va in tilt, rendendomi più stupido che mai, facendomi fallire l'esame di metà corso, quello di fine anno e, di conseguenza, l'esame per l'università?

"Me lo ricorderò più tardi" Mi lamento.

"Me lo ricorderò più tardi" mi imita. Gli tiro i capelli. Dannazione!

"Calmati" mi avverte il bel ragazzo con voce profonda. Il suo tono è di avvertimento. Livello uno hehehe. Quindi, devo fare un passo indietro se non voglio farmi male.

"Girati verso di me" gli ordino e lui obbedisce perfettamente. Si gira e si siede a gambe incrociate davanti a me.

"Hai anche i baffi?" faccio finta di toccare dei baffi all'insù.

Sollevo il viso, massaggiando le sopracciglia e le tempie finché non vedo dei piccoli baffi morbidi sulla sua mascella. Il bel ragazzo non dice nulla e continua ad osservarmi.

Per caso ho il viso sporco?!

"Senti, hai una cotta segreta per me?" dico con sarcasmo.

"Sei strano" sentendo questa risposta, lo guardo immediatamente.

My School President [Italian Version]Where stories live. Discover now