Capitolo 44: Cicciotto.

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Ha ha ha ha! Sono pronto.

Boom!

Si sente il rumore dello sparo. Migliaia di persone si mettono in fila e iniziano a correre con calma dal punto di partenza.

Inizia la mia prima mini-maratona di dieci chilometri. Non ho nessun interesse a vincere una medaglia o a competere con qualcuno, il mio unico obiettivo è quello di ridurre la mia pancia! Se non ci riuscirò, sarò sicuramente preso in giro per tutto il semestre.

All'inizio mi riscaldo correndo piano, per poi accelerare. Per il primo chilometro riesco a correre tranquillamente nel gruppo della mia stessa generazione. Tuttavia, quando entro nel secondo chilometro, il gruppo di corridori accanto a me cambia: mi superano quelli della generazione Z, della X e i baby boomer. Non mostrano segni di affanno e nemmeno un accenno di stanchezza, a differenza mia, che sono giovane ma ansimo come un gatto che scappa da un cane.

Che stanchezza. Sto rallentando. Sento dolore al ginocchio e al collo del piede, ma so che devo comunque aumentare il passo. Naturalmente, la mia velocità non può competere con quella degli altri. Riesco solo a vedere i gruppi di persone che, uno per uno, mi superano. Guardandomi intorno poi scopro di essere l'ultimo della fila.

'Corro solo per tornare in forma.' Mi dico quando vedo dei bambini dell'asilo che mi superano.

A questo punto sono davvero senza parole.

"Ciao."

Ah! Di chi è questa voce? Guardo di lato. Un ragazzo alto e snello in tuta da jogging con cappello e occhiali da sole corre accanto a me.

Chi è? Un venditore ambulante del lotto?

"Chi sei?" Chiedo, continuando a camminare velocemente. Il ragazzo senza nome sorride prontamente, rivelando il suo vero aspetto, togliendosi gli occhiali e alzando le sopracciglia verso di me.

"Tin!" Esclamo sconcertato. Chi avrebbe mai pensato di incontrarlo qui?

Perché mi segui ovunque di continuo?

"Sì. Ti stai rimettendo in forma?" La figura alta alza un sopracciglio.

Merda, non dirlo più, ok? È colpa tua. Se non mi avessi detto che sono cicciotto a scuola, non sarei venuto fin qui a torturarmi in questo modo.

"No, mi alleno per la maratona". Mento.

Questi cinque chilometri mi hanno fatto quasi rimettere sangue e si tratta solo di una mini-maratona.

Neanche a metà giornata, la mia gamba è così malandata che mi ritrovo quasi su una sedia a rotelle. Tuttavia, non posso sembrare debole ora. Devo dimostrare di essere forte e caparbio e correre per centinaia di chilometri senza fermarmi.

"Sicuro?" Il bel ragazzo mi guarda con sospetto. Non crede a quello che sto dicendo.

"Sono sicuro. Non è niente di che". Dico, mettendo in mostra la mia energia, anche se in realtà i miei piedi sono particolarmente doloranti. Tuttavia, anche se mi fanno male, devo continuare e non mostrarmi debole di fronte a lui, perché poi mi riderà dietro.

"Hai così tanta fretta?"

"Cos'è? Hai paura di non riuscire a starmi dietro?" Dico con orgoglio al bel ragazzo.

"No. Ho paura di dover chiamare un'ambulanza per farti venire a prendere." Finito di parlare, il bel ragazzo accelera il passo, lasciandomi completamente basito. Vedendo un sasso sulla strada, lo prendo a calci per sfogare la mia frustrazione.

Uff!

Woah! Purtroppo, quel sasso colpisce accidentalmente un cane e poi tre di loro si precipitano verso di me nello stesso momento.

"Aiuto, sono inseguito dai cani!"

Urlo più forte che posso e corro il più velocemente possibile per sfuggire ai cani che mi inseguono. Le persone intorno mi sentono gridare aiuto e corrono ad aiutarmi. Alcuni urlano dietro ai cani, altri gli lanciano oggetti contro, ma non li scalfiscono affatto. I cani si avvicinano sempre di più e io sono sull'orlo di un esaurimento nervoso.

Accidenti, sono in sovrappeso e quindi a rischio di diabete e, in più, sono tutto dolorante e vengo pure inseguito dai cani!

"Fermi!" Vedendo che non riesco più a correre, decido di urlare forte contro i cani, fissandoli con astio. Gli faccio anche segno con la mano di non avvicinarsi, se non vogliono essere presi a calci.

Ma a loro non importa, anzi mi abbaiano contro all'unisono.

Oh... mi state abbaiando contro? Bene... Abbaierò anch'io.

"Bau bau bau!"

Grazie al mio abbaiare, accompagnato da alcune mosse ispirate da Ultraman e dai Rangers dai sei colori, i cani iniziano ad indietreggiare. Alcuni si girano e tornano velocemente al loro posto.

Non si scherza con Kantaphol, l'addestratore di cani.

In tutta la zona riecheggiano ininterrottamente gli applausi delle persone che esultano per me.

"Ottimo lavoro, ragazzo!"

"I cani sono diventati molto obbedienti".

"Molto bravo!"

"Guerriero!"

Sorrido felice, anche se alcune frasi suonano un po' smielate.

"Ti comporti così anche con i cani."

Hmm. Questa frase è piuttosto insolita. Guardo la fonte della voce.

Di nuovo il bel ragazzo. Fino a che punto mi inseguirà?

"Rumoroso".

"..."

"Stanco, eh?" Sono un po' nervoso. Fingo di essere un buon corridore, ma non riesco più ad andare da nessuna parte.

"No. Ho sentito che qualcuno è stato morso da un cane, così sono venuto a dare un'occhiata", dice il bel ragazzo con un'espressione e un tono calmi.

"Fastidioso!" Non posso fare a meno di arrabbiarmi e decido di stargli lontano.

"Vuoi ancora correre?" Mi chiede ancora, infastidendomi.

"Vuoi correre con me, vero?" Chiedo, aspettando di sentire quale sarebbe stata la risposta.

"No." Dannazione!

"Tieni il passo!" Dico e mi incammino velocemente lungo il tracciato, ignorandolo.

[TIN POV]

Vengo rimproverato di nuovo.

"Perché stai correndo accanto a me?"

Perché non posso correre accanto a te?

"Devo andare in questa direzione". Balbetto senza arrendermi. Di solito non ho l'abitudine di parlare con gli altri, tranne che con questo dolce paffutello.

È bello vederlo infastidito.

"Non sono affari miei. Voglio correre lontano da te".

"Non andartene". Mi fermo sul posto. Mi piace correre con te.

Lui è turbato nel sentirlo. Non dice nulla, ma cerca di allontanarsi il più possibile da me, anche se zoppica per la sua gamba dolorante.

So che ce la fa a malapena, ma deve comunque sforzarsi... per mettersi in mostra.

"Cicciotto".

Non riesce a trattenersi quando è infastidito.

"Sono così cicciotto da pesare sulla tua appendice?"

My School President [Italian Version]Where stories live. Discover now