Capitolo speciale 3: La verità su quella notte.

42 2 0
                                    

[TIN POV]

"Fa caldo, fa caldo".

"Calmati". Dico all'ubriaco che ha urlato per tutta la strada, dal pub al condominio. Tuttavia, sembra che non gli importi, infatti continua a dimenarsi.

"Ho caldo". Non solo si lamenta, ma si sbottona e si toglie la camicia con le mani, poi si sdraia rapidamente sul pavimento della stanza. Lo guardo e sospiro stancamente.

Mi alzo e accendo il condizionatore, poi torno a occuparmi di questa persona fastidiosa.

"Svegliati!" Ordino.

"No. Dormirò qui". La figura striscia sul pavimento della stanza. Si comporta come un geco.

"Dormi sul letto". Lo tiro per la mano verso il letto, ma lui si distende di nuovo. Più fa resistenza, più è pesante.

"Sei per caso un cane?" Chiedo per curiosità.

"Dormirò qui".

"Dormi sul letto". Ordino bruscamente, poi mi accovaccio in modo da poterlo prendere in braccio.

Purtroppo, quando gli afferro un braccio, l'altro si muove.

Placca!

È come essere colpiti con un martello in mezzo alla fronte. Appaiono un milione di stelle che scintillano sopra la mia testa. Mi sfrego la fronte e scuoto la testa. Se continua così, merita di essere gettato dal balcone.

Credo nel proverbio thailandese, 'Lo sforzo non tradisce il risultato'. Cerco di nuovo di sollevarlo, ma purtroppo c'è un nuovo problema.

Ah! Stupido!

Impreco vedendo lo stato in cui si trova la mia camicia, che ora è piena del suo vomito. Nonostante questo, torna a dormire sul pavimento.

Entro in bagno e mi tolgo la maglietta, rimanendo solo con i boxer. Per quanto riguarda il piantagrane, gli tolgo i pantaloni e lo aiuto a cambiarsi, a lavarsi il viso e a sdraiarsi sul letto.

Mentre andiamo verso il letto, lui è silenzioso. Non si lamenta e non si arrabbia affatto. Tuttavia, quando saliamo sul letto, le sue mani prendono a schiaffeggiarmi il viso, senza fermarsi neanche per un secondo.

"Irritante!"

"Dormi".

"Caldo."

Mi acciglio prima di prendere il telecomando per riaccendere l'aria condizionata.

"Letto morbido." Borbotta l'esile figura che rotola sul mio letto fino a raggiungerne il centro. Si sdraia con le gambe aperte, prendendo tutto lo spazio disponibile.

"Yo, dormiamo".

"Non sono Yo." Dico con rabbia.

"Stupido!" Finisce di parlare, si alza e si sposta al lato del letto, poi mi tira le braccia così forte che cadiamo entrambi insieme sul letto.

"Cosa vuoi?" Chiedo all'ubriaco quando lo vedo girarsi verso di me.

Dannazione!

"Vuoi essere schiaffeggiato?"

"Schiaffeggiami il culo, idiota!" Dice, ridendo a crepapelle.

"Lo trovi divertente?"

"..."

"Perché sei in silenzio?" Il ragazzo con gli occhi chiusi continua a borbottare. Mi colpisce il braccio senza sosta.

"..."

Non dice una parola, ma mi colpisce con un forte schiaffo sul collo prima di stringermi forte.

"Questo schiaffo era troppo forte!"

"Mh."

"Dormi." Glielo dico per la centesima volta, osservando le sue condizioni. Quando lo vedo calmarsi, lascio andare la sua mano, che si è aggrappata a me, e permetto al ragazzo ubriaco di riposare.

Purtroppo non sembra voler riposare, o almeno non lo vuole fare a letto. Infatti si gira e cade a terra con un forte schianto.

Lo guardo con rabbia e faccio un respiro profondo, poi sollevo il ragazzo incosciente. Lo rimetto sul letto con un cuscino posizionato a terra sotto di lui, così nel caso in cui cadesse di nuovo dal letto e finisse per dormire sul pavimento, non se ne accorgerà nemmeno.

A tarda notte, dopo aver fatto la doccia, vado a spegnere la luce e mi infilo nel letto. Quasi mi dimentico che oggi qualcuno dorme con me. Spero che non si svegli di nuovo e che non faccia qualcosa di orribile a tarda notte, perché in questo caso ho davvero intenzione di buttarlo fuori dalla stanza.

"Uhm." Una voce soffocata proviene da sotto le coperte e sembra aver bisogno di aiuto. Accendo frettolosamente la lampada sul comodino e tiro fuori la testa della figura ubriaca dalla coperta.

"Non riesci a dormire tranquillo?" Non riesco a trattenere la rabbia e lancio un forte urlo.

Quanti problemi sono accaduti solo nella giornata di oggi? Non riesco nemmeno a contare i problemi che ho avuto finora.

Placca!

Dannazione!

Mi strofino la guancia appena colpita dal suo palmo. I nervi mi fanno male, come se fossero completamente recisi.

Lo guardo con aria arrabbiata. Se non mi vendico di te, piantagrane, la mia vita non sarà mai felice.

Mi alzo dal letto e apro il cassetto della scrivania, tiro fuori una scatola di preservativi, ne apro una confezione, lo tiro fuori e ci metto dentro un po' di gel lubrificante per farlo sembrare un vero preservativo usato. Lo metto poi nel bidone della spazzatura accanto al letto e appoggio la scatola sul pavimento, vicino alla sua uniforme, che sembra essere stata tolta e gettata a caso nella stanza.

"Quando ti sveglierai, avrai una bella sorpresa". Sorrido alla persona sul mio letto prima di spegnere le luci e tornare a dormire.

My School President [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora