Capitolo speciale 4: Il nostro primo San Valentino.

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Il giorno di San Valentino del nostro ultimo anno di scuola superiore non è così sfarzoso e appariscente come in passato, perché tra due settimane dovremo sostenere l'esame nazionale. Dobbiamo prepararci per l'esame e studiare duramente. Anche se quest'anno ho un ragazzo come tutti gli altri, tutto è rimasto come l'anno scorso, semplice e tranquillo.

Io e il bel ragazzo siamo soliti studiare in biblioteca. Il motivo per cui non studio a casa o nell'appartamento del bel ragazzo è che rischio di addormentarmi, quindi devo farlo qui. Ci sono anche altri miei amici, che hanno aperto un gruppo di studio con Po come tutor.

Mi siedo e guardo le pile di domande d'esame che devo risolvere e le linee guida. Faccio un respiro profondo perché sono davvero tante.

Il bel ragazzo si esercita diligentemente su vecchie domande d'esame. Naturalmente, essendo una medaglia d'oro alle Olimpiadi, le risolve velocemente, come un razzo che viene lanciato per esplorare un pianeta nello spazio.

"Hai sonno?" La figura alta si gira verso di me e chiede quando, per la prima volta, apro la bocca per sbadigliare.

"No."

"Hai fame?"

"Non è ancora mezzogiorno". Guardo l'orologio a muro della biblioteca.

"Hai già risolto i problemi?"

Il suo tono caldo diventa improvvisamente tagliente quando parla di questo. Sei per caso mia madre?

"Rispetto a te, ho risolto solamente l'1%".

"Sbrigati, il tempo dell'esame vero e proprio è limitato".

"Lo so." Alzo la voce.

Dopo pranzo, torniamo insieme in biblioteca per continuare a studiare, a partire da chimica. La prima domanda mi arriva direttamente dal tutor.

"Trovami i simboli atomici di questi elementi". La figura alta mi porge un foglio di carta.

"Non te li ricordi?" Alzo le sopracciglia, dicendomi che è molto insolito che una medaglia d'oro alle Olimpiadi Internazionali di Chimica, che ha imparato a memoria l'intera tavola periodica e il numero di massa atomica degli elementi, chieda a me di risolverlo per lui.

"Davvero non ti ricordi?"

"Vincitore di Olimpiadi accademiche a livello universitario, non te li ricordi?" Chiedo di nuovo.

"L'ho dimenticati".

'Me lo chiedi per questo motivo? Mi fai venire voglia di ucciderti.' Mormoro nella mia testa prima di sfogliare il mio libro di testo fino all'ultima pagina, che riporta i dettagli della tavola periodica.

"Sbrigati". Mi dice il bel ragazzo.

"Sì, sì." Alzo lo sguardo, stringendo i denti.

Scorro gli elementi della tavola per trovare il simbolo atomico che corrisponde alla domanda del ragazzo intelligente.

Numeri 53, 71, 23 e 92.

Umm... Ah, questo, questo, questo e questo.

Scarabocchio sul foglio che il bel ragazzo mi ha dato prima.

I Lu V U

"Ho trovato 53 Iodio, 71 Lutezio...". Glielo dico chiaramente. Quando sto per menzionare il terzo elemento, casualmente do un'occhiata a ciò che avevo scritto sul foglio.

Ah!

Spalanco gli occhi, sorpreso da ciò che vedo.

I Lu V U sta per I Love You.

A questo punto, distolgo lo sguardo dal libro e lo fisso. Un sorriso gli si stampa agli angoli della bocca, mentre con la mano si gratta la nuca.

"Wow." Lo prendo in giro.

"Ti piace?" La figura alta chiede a bassa voce, con il sorriso ancora stampato in faccia.

"Beh... Sì". Faccio spallucce, cercando di non mostrarmi imbarazzato. Lui prende il suo zaino e mi porge una piccola scatola.

Vedendo la scatola tra le mani del bel ragazzo, mi rivengono in mente tutte le volte che mi ha preso in giro. Le esperienze precedenti mi hanno fatto imparare molte cose.

"Se è un preservativo, ti faccio saltare in aria in biblioteca". Minaccio.

"Ah sì?" Sbuffa il bel ragazzo, per poi sorridere maliziosamente.

Ecco, con una faccia del genere, chi non sospetterebbe di qualcosa?

"Dannazione, non riesco a crederti". Sono molto riluttante ad aprire questa scatola.

"Non l'hai ancora aperto."

"La tua faccia è sospetta".

"Apri."

Mi guardo intorno prima di aprirla.

Il contenuto è...

Una chiave e una tessera?

"Della tua stanza?" Chiedo alzando le sopracciglia, anche se lo so già.

"Hmm." La figura alta annuisce e fa una faccia soddisfatta. Probabilmente è convinto che io stia per saltare in giro come se avessi vinto il primo premio alla lotteria, ma mi dispiace, non sono così.

"Un appartamento per me?" Faccio finta di non capire.

Il bel ragazzo alza lo sguardo e fa un respiro profondo.

"Sto scherzando... ma non posso accettare". Tengo in mano la chiave magnetica e faccio finta di restituirla, ma...

"No", urla la figura alta, fissandomi.

Dopo di che, il bel ragazzo torna a studiare. Metto il regalo nello zaino e tiro fuori quello che ho preparato io.

"Questo è per te". Porgo l'oggetto che ho in mano alla figura alta di fronte a me, alzando inizialmente un sopracciglio, ma poi sorridendo.

"Grazie".

"Aprilo."

[TIN POV]

Guardo la penna con inciso il mio nome e non posso fare a meno di sorridere di nuovo.

"Usala per il test". Mi dice.

"Hmm". Annuisco.

"Ti piace?" Chiede la persona di fronte a me, con un'espressione confusa sul volto.

"Mi piace".

Mi piace tutto quello che mi dà.

"Ti riferisci a me?" Dice sorridendo, come se volesse farmi arrossire o qualcosa del genere. Si sbaglia.

"Tu non mi piaci."

"Eh?"

"Ti amo".

"Ami chi?"

"Te." Dico e vedo il rossore colorargli le guance, prima che si giri dall'altra parte.

"53 71 23 92." La persona davanti a me si copre la bocca e borbotta sottovoce. Poi si alza e si allontana velocemente, mentre io riesco solo a guardarlo e a sorridere.

Il nostro primo 'Ti amo' lo abbiamo detto il giorno di San Valentino.

My School President [Italian Version]Where stories live. Discover now