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Z A C H A R I A S

Direi di iniziare paragonandomi a un bicchiere riempito fino all'orlo da olio e acqua, che occupano metà ciascuno del recipiente di vetro.

L'olio rappresenta la mia vita lavorativa: il mio capo non mi trova simpatico, tutto ciò che faccio è vagare dalla macchinetta del caffè, al suo studio, per poi tornare alla mia scrivania.
Non sono uno che se ne sta con le mani in mano, ho sempre dato il meglio di me per ottenere una promozione, ma senza successo.

L'acqua, invece, rappresenta la vita reale, quella fuori dalle quattro mura di quell'ufficio: io e la mia relazione sentimentale con la mia birretta serale.
Ogni giorno, dopo il lavoro, mi fermo al bar insieme ai due miei migliori amici, Yamama e Milton, per sorseggiare in tranquillità l'unica gioia della mia giornata.
È una cosa di cui non posso fare a meno, è da cinque anni che lo faccio, nessuna sera esclusa.

Perché paragonarle a olio e acqua?
In chimica non sono miscibili, non si uniscono fra loro, e preferisco che le due parti della mia vita non entrino mai a contatto fra loro.
Lo Zacharias che sta in ufficio è totalmente un'altra persona rispetto a quello che sta seduto al bar a ridere e scherzare.

Se quelle due parti si unissero, non saprei cosa potrebbe accadere.
Probabilmente, cercherei di rimettere le cose al loro posto.

Alzo lo sguardo verso Yamama e Milton, che continuano a osservarmi allibiti. «Ne sei completamente sicuro?» chiede lui.

Sbuffo, bevendo l'ultimo goccio di birra. «Sì, ragazzi, sono sicuro. Sarà almeno la quinta volta che mi rifate questa domanda!»

«Non è nulla di personale, veramente!» dice Milton «Ma... sei sicuro?»

Milton e Yamama stanno insieme da qualche mese, sebbene non siano esattamente compatibili, e all'improvviso, dopo il mio annuncio, pare siano diventati degli esperti in fatto di coppie.

Non sembra abbiano preso bene la mia scelta di sposare Annabeth, la mia ragazza da due anni.
Da quando gliel'ho detto, hanno continuato a osservarmi come se avessi confessato un omicidio e stanno cercando in tutti i modi di farmi cambiare idea.

«Zach, devo ricordarti com'è finita la nostra relazione?» domanda Yamama.

Abbasso lo sguardo, ricordando quella notte estiva.
È entrata in camera nel momento esatto in cui ero a letto con un'altra ragazza, conosciuta a lavoro.
Era nuova, affascinante e carismatica.
È stata l'unica volta in cui ho deciso di mischiare i due mondi della mia vita, e anche l'ultima.
Tre anni e mezzo di relazione buttati al vento per uno stupido sbaglio.

«È stato un caso, ne abbiamo già parlato» borbotto.

Alza un sopracciglio con fare accusatorio. «Un caso? Il tuo fagiolino è finito per sbaglio nella sua...»

«Abbiamo capito cosa intendi, Yamama» la interrompe Milton «Ciò che stiamo cercando di dirti, Zach, è che nessuna delle tue relazioni è mai andata a buon fine.»

«Lo so, va bene? Non sono mai stato un ragazzo da relazioni serie, ma questa volta è diverso. Annabeth è diversa.»

«Quando le farai la proposta?» chiede Yamama, prendendo un sorso della sua Coca.

«Non appena rientrerò a casa» rispondo.

Lei inizia a tossire in preda agli spasmi, mentre Milton mi guarda accigliato. «Non pensi sarebbe meglio farlo in modo più... romantico? O anche aspettare qualche giorno...»

Scendo dallo sgabello con un balzo, lanciando un ultimo sorriso ai miei amici.
Esco dal bar, sentendo l'aria fredda di Yellowknife sulla nuca. Faccio un un ultimo respiro profondo prima di salire sull'auto e tornare a casa.

Dietro ai miei occhi [Cartaceo disponibile] Where stories live. Discover now