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Z A C H A R I A S


Ora che Annabeth ha accettato la proposta di matrimonio, la mia vita si sta facendo sempre più ricca di impegni. Fra le nozze, i desideri di Tasya e il lavoro non ho più un momento da dedicare a me stesso e di questo passo mi ritroverò senza capelli dallo stress.

Dato che la giornata di domani sarà interamente dedicata al viaggio in mongolfiera – nonché terzo desiderio – ho promesso a Beth che oggi avrei passato il pomeriggio con lei. Ha invitato da noi Yamama e John, organizzando una festicciola per festeggiare il fidanzamento.

Sono abbastanza spaventato all'idea di questo incontro e i motivi mi sembrano ovvi: per prima cosa, i miei due migliori amici non sono mai stati d'accordo con questa mia scelta e quel giorno al bar me l'hanno fatto chiaramente capire; inoltre Yamama è una delle mie ex, il che potrebbe portare a commenti fastidiosi sul nostro passato che rischierebbero di rovinare il mio matrimonio.

«Dunque, Zacharias» dice quest'ultima, sorseggiando dello champagne. «Ti senti pronto ad affrontare quest'avventura? Hai pensato ad ogni cosa? Suoceri, bambini, trasferimenti...»

«Come ti ho già detto, preferiamo non pensarci al momento. In questa casa ci troviamo benissimo e di figli non abbiamo ancora parlato. Siamo entrambi d'accordo sul fatto che sia troppo presto, poi lei deve pensare a laurearsi e io sono preso dal lavoro» rispondo.

«Già, è meglio non pensarci o le paranoie potrebbero darci alla testa» concorda Annabeth, intrecciando le sue dita alle mie. «C'è qualcosa che non va, Yamama? È da quando sei arrivata che poni domande piuttosto scomode e ho anche notato gli sguardi di tensione fra te e Zach. Sono a conoscenza della vostra vecchia relazione, perciò se c'è qualche problema possiamo parlarne e...»

«Assolutamente no» interviene John «Conosciamo il tuo ragazzo molto bene ed è proprio per questo che stiamo cercando di capire le sue intenzioni, soprattutto perché sembri una ragazza molto dolce. Non si tratta di qualche vendetta della ex, puoi stare tranquilla.»

«Mi avete appena dato del soggetto poco affidabile?» chiedo.

«Un Santo di sicuro non lo sei, caro mio» risponde Yamama.

«Zach, che ne dici di andare a prendere altri snack mentre io e la tua ex ci scambiamo informazioni imbarazzanti su di te?» propone Beth, sorridendo innocentemente.

Alzo gli occhi al cielo. «Farò finta di non aver sentito» borbotto.

Sono contento che quelle due vadano d'accordo e che Annabeth abbia rispettato la sua parte del patto, ma la parte "ti sputtanerò con la tua ex per divertimento" non era stata stipulata.

Vado in cucina, dove prendo dalla credenza un pacco di patatine e le verso in una ciotola. Intravedo la luce rossa del cellulare di casa che segnala dei messaggi in segreteria, così mi avvicino e li faccio partire.

«Ciao, Annabeth. Come stai? È da parecchio tempo che non ci sentiamo e vorrei sapere come procede. Fatti sentire, un abbraccio» dice la voce della nonna.

Ha già annunciato loro il matrimonio? Perché non me l'ha detto?

Faccio partire il secondo messaggio. «Perché non rispondi? Va tutto bene? Ti prego, richiama e risolveremo ogni cosa insieme

Ascolto il terzo e ultimo messaggio. «Piccola, perché non ti fai sentire? Ti imploriamo, richiamaci! Perché non ci vuoi parlare? Perché ti ostini a fare così dopo tutto questo tempo? Chiamaci e facci sapere se ti sei ripresa. Ti servono i soldi per le medicine? Per favore, facci avere tue notizie» dice la nonna, scossa dalle lacrime.

Il segnale acustico segnala la fine del messaggio, che mi ha lasciato senza parole. Di cosa stava parlando? Da cosa dovrebbe essersi ripresa Annebeth e di quali medicine parlava? Vorrei chiederglielo, ma non è decisamente il momento, non con John e Yamama nei paraggi.

Rientro in salotto, dove le due ragazze sghignazzano. «Va tutto bene?» chiede la mia fidanzata.

Annuisco. «Certo. A te, invece?» ribatto.

Inarca un sopracciglio. «Alla perfezione, soprattutto dopo i racconti di Yamama» ridacchia. «Forza, siediti e unisciti a noi!»

«Possiamo parlare?» chiedo, entrando in cucina

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«Possiamo parlare?» chiedo, entrando in cucina.

I miei due migliori amici se ne sono andati un'ora fa e io e Annabeth non abbiamo ancora affrontato l'argomento. Ho sfruttato ogni minuto cercando di comprendere le parole di quel messaggio, ma è stato tutto inutile. Mi sento in parte anche tradito, per caso non si fida di me? Perché mi ha tenuta nascosta questa cosa, qualunque essa sia?

«Certo. Di cosa si tratta?»

«Ho ascoltato i messaggi lasciati in segreteria da parte di tua nonna. Perché non mi hai detto nulla? E di cosa si tratta, soprattutto? Sembrava disperata, stava anche piangendo!» spiego, sedendomi su uno sgabello.

Il suo viso si rabbuia. «Perché non impari a farti gli affari tuoi? Dovevi per forza ficcare il naso nelle mie questioni personali? Che palle, Zacharias! Lasciami respirare, per l'amor di Dio!» sbotta, uscendo dalla cucina.

«Annabeth!» la richiamo, seguendola. «Cosa ti prende? Era una domanda innocente e ho semplicemente ascoltato i messaggi nella segreteria del nostro telefono fisso.»

Si siede sul divano, dove affonda il viso fra le mani e scoppia in un pianto disperato. Mi sistemo accanto a lei e le stringo forte le mani, obbligandola a guardarmi negli occhi. «Cosa succede?» mormoro.

«Non ho mai avuto il coraggio di affrontarli, mi ricordano troppo il passato ed è come rivivere quel momento. Continuano a farmi domande sulla terapia e quando dico loro di voler mollare mi fanno un discorso su quanto sia importante continuare le sedute. Per loro sono ancora instabile, ancora una bambina» spiega «Ho smesso di vedermi con la psicologa anni fa e non prendo più gli antidepressivi, ma loro non lo sanno. Insisterebbero per farmi continuare e non penso di poterli affrontare, per loro sono ancora quella ragazzina bisognosa d'aiuto e cure!»

«Perché non me l'hai detto prima?» chiedo.

«Perché voglio solo lasciarmi quella dannata storia alle spalle, Zach. Non voglio più pensarci, mi fa male solo ripensare ai loro volti e a quella dannata sera» risponde «Non avrei dovuto dirtelo, chissà cosa penserai di me adesso...»

«Penso di amarti ancora di più, Annabeth» dico, dandole un bacio sulla fronte. «Ci stiamo per sposare, non devono esserci segreti fra di noi. So quanto sia doloroso per te tutto questo, ma possiamo affrontarlo insieme. Sei la donna più cazzuta che abbia mai conosciuto e sono sicuro che un giorno riuscirai ad affrontare i tuoi nonni. Lo faremo insieme, va bene?»

«Va bene» Annuisce. «Non mi abbandonerai, vero?»

«No, Beth. Mai.»

N/A

Ciao cuoricini❣️

Viene menzionato l'oscuro segreto di Annabeth e voglio proprio sentire le vostre teorie.
Secondo voi di cosa si tratta?

Vi annuncio anche che finalmente uscirà il mio libro cartaceo. Trovate tutte le informazioni nell'ultimo capitolo di "Mystery".
Correte a leggerlo! ❤️

Finalmente in vacanza, vi auguro un buon fine settimana.
Cosa farete di bello? 🌞

Un abbraccio e al prossimo capitolo!❤️

Dietro ai miei occhi [Cartaceo disponibile] Where stories live. Discover now